Libri di Alessandro Avallone
Musica, pensiero, interpretazione. Toscanini tra Puccini e Furtwängler
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 186
«Le vere intenzioni dell’autore»... con queste parole Giacomo Puccini sottolineava la singolare capacità di Arturo Toscanini di illuminare, come interprete, il pensiero del compositore, rivelando al pubblico l’opera musicale nella sua essenza. In un’epoca in cui la professione del direttore d’orchestra era ormai ben consolidata, l’approccio scrupoloso e pragmatico di Toscanini nei confronti della partitura trovava una naturale dimensione espressiva nella musica di Puccini, compositore che esordì nel fervido clima culturale della Milano fin de siècle. Nell’idea pucciniana, come da tradizione, l’interprete può essere inteso quale medium fra compositore e pubblico. Secondo la visione di Wilhelm Furtwängler, altra figura chiave nella storia dell’interpretazione fra Ottocento e Novecento, il direttore d’orchestra, invece, è chiamato a cogliere le strutture profonde dell’opera musicale, per ricostruirne l’ispirazione originaria. L’interprete diventa, quindi, un ri-creatore dell’opera d’arte, nell’atto estemporaneo dell’esecuzione. Il volume raccoglie contributi di studiosi di varia provenienza e formazione, ed è strutturato in due parti. La prima è dedicata agli esordi artistici di Puccini e Toscanini nella fucina milanese e approfondisce il contesto storico, sociale e artistico di grande vivacità e fermento in cui operarono. La seconda propone un’indagine critica sui percorsi interpretativi dei due direttori, Toscanini e Furtwängler, con riflessioni e analisi su alcune importanti pagine del repertorio sinfonico e operistico.
Poesia e musiche. Convergenze e conflitti in Italia dal 1940 ad oggi
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2023
pagine: 213
La musica del verso non può essere scandita da un metronomo. La sua isocronia, se pure esiste, è puramente mentale e la durata delle pause non è quantificabile. La metrica ci permette di misurare il computo sillabico con l’illusione di una precisione matematica, ma chi comanda in poesia è il ritmo che regolando la distribuzione degli accenti risospinge i poeti fra le braccia della musica. Come a quel punto non invidiare la leggerezza delle note, segni distintivi di suoni che viaggiano ovunque, senza il peso dei significati che le parole si trascinano addosso come macigni e che abbisognano di traduzione ogni volta che si valica una frontiera? (Dal Preludio di Biancamaria Frabotta)
L'ignoto iconoclasta. Studi su Mario Castelnuovo-Tedesco
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2019
pagine: 175
Ci sono storie che meritano di essere raccontate e musiche che meritano di essere ascoltate, ma che spesso non trovano spazio nelle grandi narrazioni storiografiche perché non si lasciano facilmente imbrigliare nelle categorie convenzionali. Il caso di Mario Castelnuovo-Tedesco (1895–1968) è un esempio assai eloquente di questa difficoltà di raccontare l'esperienza musicale di un artista che sembra aver deliberatamente assunto una posizione refrattaria a ogni inquadramento possibile. Dunque una personalità complessa, che tuttavia ha saputo giocare un ruolo attivo nell'orizzonte culturale della sua epoca attraverso la sua musica e le sue riflessioni sulla musica. Dotato di una felice vena creativa e sostenuto da una solida preparazione tecnica, Castelnuovo-Tedesco era anche un intellettuale finissimo, di formazione e attitudini cosmopolite, che ha esercitato l'attività di critico musicale in parallelo con quella di pianista e compositore.
Leggere Prévert al liceo
Alessandro Avallone
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2008
pagine: 78
Paolo, primo anno di scuole superiori; Tommaso e Michele, suoi amici inseparabili; la Bassolini, sua professoressa di Lettere, e tutto l'"Ugo Foscolo", la sua scuola. La prima cotta, la politica e le manifestazioni, le amicizie, l'amore vero e importante per Maria Chiara, quello da cui non si scappa. Poi la viola e la passione profonda per la musica, il Conservatorio, la determinazione di un carattere forte che affascina chiunque gli si avvicina. Ordinaria amministrazione per chiunque, ma non per chi legge Prévert. Leggere Prévert al liceo potrebbe essere la storia di una persona qualsiasi, ma Alessandro Avallone la condisce di sentimenti, sensazioni profonde e intense analisi di coscienza, presentandoci protagonisti che non hanno nessuna intenzione di subire la vita, neanche a quindici anni. E Paolo troverà la sua via d'uscita. Leggendo Prévert.