Libri di Vittorio Pajusco
Il Canova mai visto. Opere del Seminario vescovile di Padova e della Chiesa degli Eremitani
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2025
pagine: 188
Catalogo della mostra "Il Canova mai Visto". Con questo evento espositivo la Chiesa di Padova intende ricordare lo scultore veneto Antonio Canova, artista di fama mondiale e indiscusso protagonista dell’arte a cavallo tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Vengono proposti due marmi che si pensavano perduti: la Stele funeraria del principe Guglielmo d’Orange Nassau e il Vaso cinerario di Louise von Callenberg, due marmi straordinari e unici nel loro genere. Grazie alle ricerche di Elena Catra e Vittorio Pajusco è stato possibile rintracciare quello che rimaneva del Monumento sepolcrale Callenberg alla chiesa degli Eremitani, in particolare il vaso. Il progetto ebbe poi uno sviluppo, includendo una preziosa ma poco conosciuta testimonianza: il medagliere che il fratello di Antonio, Giovanni Battista Sartori donò al Seminario nel 1837 che, oltre a parlare di una passione specialistica da parte del donatore, costituisce un prezioso materiale di studio per le monete come fonte di ispirazione per Canova.
Antonio Canova nel Veneto. Itinerari
Elena Catra, Vittorio Pajusco
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 128
Antonio Canova fu un protagonista assoluto dell’arte mondiale a cavallo tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Definito dai contemporanei il «novello Fidia», incarna oggi l’essenza del Neoclassicismo; le sue opere si trovavano nelle maggiori collezioni del mondo, dagli Stati Uniti alla Russia. In occasione delle celebrazioni dei 200 anni dalla morte dell’artista, avvenuta a Venezia nel 1822, si è pensato a un itinerario per guidare il visitatore alla scoperta delle molteplici testimonianze artistiche lasciate dallo scultore, pittore e architetto nella sua regione: il Veneto, a cui rimase sempre legato. Possagno, Bassano del Grappa, Vicenza, Padova, Verona e Venezia sono ricche di opere conservate nei musei, nei palazzi e nelle chiese del territorio. Il Tempio di Possagno fu regalato dall’artista al suo paese natale mentre, per volere del fratello Giovanni Battista Sartori, dopo la morte di Antonio, gran parte delle opere dall’atelier romano vennero trasferite a Possagno e a Bassano del Grappa. Per ammirare la maggior parte delle sue sculture in marmo bisogna fare il giro del mondo, ma basterà recarsi a Possagno per ammirare in un unico luogo oltre trecento opere (sculture, disegni, incisioni e dipinti) dell’artista; la più grande esposizione permanente di Antonio Canova al mondo. Il volume offre un percorso di visita permanente alla scoperta del territorio veneto, infatti, oltre alle opere, si è invitati a scoprire i “luoghi canoviani” particolarmente significativi nella vita dell’artista.
Antonio Canova nel Veneto. Itinerari. Ediz. inglese
Elena Catra, Vittorio Pajusco
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2022
pagine: 128
Antonio Canova fu un protagonista assoluto dell’arte mondiale a cavallo tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Definito dai contemporanei il «novello Fidia», incarna oggi l’essenza del Neoclassicismo; le sue opere si trovavano nelle maggiori collezioni del mondo, dagli Stati Uniti alla Russia. In occasione delle celebrazioni dei 200 anni dalla morte dell’artista, avvenuta a Venezia nel 1822, si è pensato a un itinerario per guidare il visitatore alla scoperta delle molteplici testimonianze artistiche lasciate dallo scultore, pittore e architetto nella sua regione: il Veneto, a cui rimase sempre legato. Possagno, Bassano del Grappa, Vicenza, Padova, Verona e Venezia sono ricche di opere conservate nei musei, nei palazzi e nelle chiese del territorio. Il Tempio di Possagno fu regalato dall’artista al suo paese natale mentre, per volere del fratello Giovanni Battista Sartori, dopo la morte di Antonio, gran parte delle opere dall’atelier romano vennero trasferite a Possagno e a Bassano del Grappa. Per ammirare la maggior parte delle sue sculture in marmo bisogna fare il giro del mondo, ma basterà recarsi a Possagno per ammirare in un unico luogo oltre trecento opere (sculture, disegni, incisioni e dipinti) dell’artista; la più grande esposizione permanente di Antonio Canova al mondo. Il volume offre un percorso di visita permanente alla scoperta del territorio veneto, infatti, oltre alle opere, si è invitati a scoprire i “luoghi canoviani” particolarmente significativi nella vita dell’artista.
Noè Bordignon 1841-1920. Dal Realismo al Simbolismo
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2021
pagine: 208
Noè Bordignon (1841- 1920), frescante e pittore, partecipe narratore delle povere genti e del mondo della campagna veneta nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento, nonostante i numerosi riconoscimenti internazionali in vita, attendeva ancora una piena riscoperta in epoca moderna al pari di quella che ha interessato altri suoi contemporanei. Un doveroso riconoscimento che giunge nel centenario della morte con la prima mostra monografica a lui dedicata neii due Comuni che segnano l’inizio e la fine della sua vita e della sua carriera: Castelfranco Veneto, dove Bordignon nacque (nella frazione di Salvarosa) e San Zenone degli Ezzelini luogo prediletto, ove l’artista si ritirò definitivamente negli ultimi anni di vita e che custodisce le sue spoglie.