Libri di Vincenza Alfano
Le sibille
Vincenza Alfano
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2025
pagine: 192
Costanza è una scrittrice inquieta. Emma, sua figlia, è una lettrice appassionata. Costanza desidera scrivere il romanzo perfetto, per non essere dimenticata. Emma reclama il suo diritto a una vita «normale», con una famiglia, senza ambizioni artistiche. Le loro esistenze sembrano viaggiare in direzioni opposte, fino a quel giorno, a quel biglietto con scritto «Perdonami, se puoi», a quel volo dal balcone. Costanza si salva, per miracolo; Emma rischia di perdersi nel gorgo dei sensi di colpa e delle domande. L’unico appiglio per venire a patti con il gesto sconsiderato di sua madre sembra essere un libro, che proprio lei le ha regalato anni prima: Una donna, di Sibilla Aleramo. Era un presagio, una richiesta di aiuto, la chiave del mistero di un’anima? Il fatto è che ripercorrendo i giorni, gli amori e le opere della scrittrice, Emma scopre incredibili connessioni tra i due destini, al punto che pagina dopo pagina la vita di Sibilla e quella di sua madre sembrano sovrapporsi fino a confondersi. Tra quelle righe Emma e Costanza potranno tentare di ritrovarsi, di riannodare i fili della propria storia nel punto esatto dove tutto sembrava finito, per poter ricominciare. Attraverso gli anni e attraverso i libri, una storia su come si diventa madre e figlia, scambiandosi i ruoli, ricomponendo i frammenti. Su come si scopre che dalla vita non si guarisce mai, ma si può sempre lottare, contro ogni male: della società, delle relazioni, del cuore. Un romanzo ribelle, doloroso e fiammeggiante come le storie delle donne che non si piegano.
Nemmeno con un fiore
Libro
editore: L'Erudita
anno edizione: 2017
Compagne di vita, madri, mogli, sorelle, amiche, lavoratrici, casalinghe, donne. Figure controverse, spesso irrazionali, lontane dalla stringente logica maschile, che dovrebbero trovare negli uomini un riparo sicuro dove mostrare liberamente la propria personalità ed essere protette dalla crudeltà del mondo. Ma non sempre questo è quel che accade. l’antologia Nemmeno con un fiore, in occasione della Festa della Donna, mostra un’altra realtà, dove gli uomini abusano con prepotenza della fragilità femminile, dove la violenza diviene strumento del possesso e le vessazioni impongono un limite alla forza della donna. i racconti qui raccolti riconsegnano la voce a chi ne è stata brutalmente privata, ma seguono anche il distorto ragionamento di chi quella stessa voce l’ha soffocata, mostrando la prospettiva più intima ed emotiva del controverso rapporto tra uomo e donna.
La città nuova
Vincenza Alfano, Santa Mileto
Libro: Copertina morbida
editore: Boopen
anno edizione: 2010
pagine: 179
Fiction
Vincenza Alfano
Libro: Copertina morbida
editore: Photocity.it
anno edizione: 2011
pagine: 224
A Napoli con Maurizio de Giovanni. Creatura terrestre e marina, sospesa tra cielo e terra
Vincenza Alfano
Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2015
pagine: 140
Città imprendibile, creatura terrestre e marina, sospesa tra cielo e terra. Occorre una guida per attraversare Napoli: bifronte, labirintica. Un possibile itinerario è quello tracciato da Maurizio de Giovanni nei romanzi del commissario Ricciardi ambientati nella città partenopea degli anni Trenta. Sempre in bilico tra vita e morte, Napoli sembra il posto giusto per Ricciardi che vede i vivi e i morti e condivide, quindi, con la sua città un destino di sospensione. Il percorso che si intraprende è tortuoso e bellissimo: si parte dal Gambrinus, nel quartiere San Ferdinando, dove è metaforicamente nato il commissario; poi ci si perde tra i Quartieri Spagnoli, dove il vicolo diventa profondo come una ruga, vivo come una ferita sempre aperta. Ogni angolo di Napoli è simbolo e contrasto. Capodimonte è il volto di un bambino che sembra dormire sotto la pioggia, Mergellina è lo scontro fra l'opulenza dei gerarchi e la miseria dei pescatori, è il futuro che incespica, è la voce del mare. Chiaia è l'alcova di un amore, anche se incontrato nel bordello più elegante delle città, ma è anche lo svelamento di una mistificazione che si ammala cronicamente della sua stessa ipocrisia. Ma Napoli è prima di tutto, e senza ombra di dubbio, un'emozione, oltre che un luogo, e Vincenza Alfano la percorre seguendo l'itinerario letterario di Maurizio de Giovanni e restando fedele agli odori, le voci, le canzoni e gli assordanti silenzi di una città crudele e pietosa, che accudisce e schernisce solo con uno sguardo.
Non solo bianco è il Natale
Libro
editore: L'Erudita
anno edizione: 2016
pagine: 110
Natale. c’è chi lo attende tutto l’anno, pregusta l’odore di caldarroste, il sapore rosso del vino, le luci intermittenti avviticchiate sull’albero, vicino all’arancio caldo di un focolare. e c’è poi chi lo detesta... Rabbrividisce al pensiero del freddo pungente, della neve disciolta in fanghiglia sotto lo scalpiccio molesto dei parenti, ne mal tollera i festoni, l’entusiasmo collettivo, le spese obbligate per regali non necessariamente ripagati. Ma, che piaccia o no, anche quest’anno, inesorabile, è arrivato il natale. Questa antologia può essere un regalo per chi aspetta trepidante l’appuntamento natalizio o un’inaspettata strizzata d’occhio agli insofferenti del 25 dicembre da parte dei suoi detrattori. In ogni caso, che l’amiate o no, questo natale riserva per voi un regalo di cento parole.
Napoli nelle canzoni in cento parole
Libro
editore: L'Erudita
anno edizione: 2016
““Te voglio bene assai”, la voce arriva lenta dalla piazza, la folla radunata per la Santa. Mi guardi e si sospende il tempo. Siamo in questa canzone portata dal vento”. Vedi Napoli e puoi muori, dice il proverbio. Ma anche ad ascoltarla, una città così poliedrica e multiforme, si fa fatica a trattenerla: si divincola in mille eco, erutta in un boato magmatico. Ad ascoltarla – questa sirena barocca distesa sul golfo campano – si corre il rischio di abbandonare il timone, di naufragare. Per sopravvivere alla sua malìa si può forse tentare di coprire la voce con la voce, raccontando storie emerse da altre storie ancora, quelle dense e salmastre dei cantori di Napoli, magari recitandole tutti insieme, stretti in una piazza, rivolti al mare. Cento e più scrittori, musicisti, artisti e giornalisti assolvono in questa antologia il difficile compito di raccontare la Napoli nelle canzoni (antiche e moderne, dalla tradizione classica al contemporaneo rap) in solo cento parole. Si tratta di un impegno corale e solidale, e di un libro da ascoltare.
Ti odio e ti amo
Libro
editore: L'Erudita
anno edizione: 2017
Odi et amo, scriveva Catullo alla sua Lesbia, lasciandoci in eredità una concezione dell’amore ossimorica e travagliata, celebrata da tutta la futura letteratura occidentale e oggi pienamente radicata nella cultura corrente. Non stupisce allora che anche la festa degli innamorati, che è come dire dell’amore, sia allo stesso modo amata e odiata, entusiasticamente romantica o cinicamente solitaria e, che, come in tutte le religioni, abbia i suoi fedeli e i suoi detrattori, le preghiere e le invettive dei quali sono qui raccolte in cento parole. Un’antologia d’odio e d’amore, dove l’ispirazione classica si incontra e si scontra con uno spirito irriverentemente “illuminista”.
La guerra di Dario. Vivere e morire a Napoli
Paolo Miggiano
Libro: Libro in brossura
editore: Tra le righe libri
anno edizione: 2018
pagine: 78
“La guerra di Dario” è una selezione di storie di vittime innocenti della criminalità e del dovere. Spesso si raccontano le mafie, le camorre, il male in genere in quanto narrazione importante, perché il nemico se c’è lo devi conoscere. Così a finire su un libro, sullo schermo di un cinematografo o di una televisione sono sempre più spesso le storie dei criminali, dei camorristi, magari pentiti, o al massimo dei morti ammazzati illustri. Il più delle volte è il male che prende la scena! Ci sono, però, altre storie che meritano di essere raccontate, quelle degli umili, dei troppo dimenticati dalla storia, quelle che non appassionano. Ma a farlo sono in pochi. Sono le storie dei più deboli, dei vinti che, comunque, non devono cadere nell'oblio, di chi non ha più voce per colpa del crimine o della poca attenzione alle regole. In una “scrittura sociale” appassionata, Paolo Miggiano presenta le storie di questi cittadini. Federico Del Prete, l’ambulante solo; Annalisa Durante, una bambina uccisa nel cuore di Napoli. Antonio Landieri, un giovane disabile; Gelsomina Verde, uccisa e data alle fiamme; Dario Scherillo scambiato per un killer; Fabio De Pandi, un bambino di undici anni. Prefazione di Vincenza Alfano.
La guerra non torna di notte
Vincenza Alfano
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2023
pagine: 208
La vita di Cenzina è tracciata fin da ragazzina: cresciuta da uno zio ricco che trova per lei un buon partito, sarà moglie e madre nella Napoli borghese. Ma a deviarne continuamente la traiettoria c’è l’inquietudine che la percorre a causa della ferita mai rimarginata dell’abbandono materno, che diluisce le piccole felicità quotidiane in troppi ricordi, troppe domande. E a stravolgerla del tutto, poi, arriva la guerra. Suo marito Pasquale sembra avere tutte le risposte:si tratta di prendere le parti dei più forti, i fascisti, e poi di sopravvivere indenni al conflitto. Nonostante la contrarietà di Cenzina, trasferisce la famiglia in una casa più sicura, davanti al mare, quando, nell’estate del 1943, la città trema sotto i terribili bombardamenti angloamericani e il pericolo si avvicina. Ed è qui che il destino li raggiunge sotto forma di due giovani aviatori polacchi, ebrei, precipitati con l’aereo. Cosa fare? Consegnarli ai nazisti ormai padroni di Napoli, o nasconderli negli scantinati del palazzo? Stavolta, le certezze di Pasquale vacillano e l’intero stabile, dal portiere Pietro con la moglie Addolorata agli inquilini, è coinvolto in una scelta difficile: condannare due vite o rischiarle tutte? Nel fuoco di questo dilemma, Cenzina forgerà una scelta capace di curare le sue ferite e aprire alla possibilità di un futuro. In questo romanzo incalzante, che culmina sulle barricate delle Quattro Giornate di Napoli del settembre 1943, quando la città insorse contro i nazisti, Vincenza Alfano ritrova una vicenda vera della sua famiglia e la restituisce come narrazione avvincente, salvando per il futuro le voci, i gesti, i protagonisti di una pagina importante della nostra storia.
L'estate in una canzone in cento parole
Libro
editore: L'Erudita
anno edizione: 2018
Estate. Quando arriva, la sentiamo nell’aria, nel vento più dolce, portata da una canzone. Quante volte abbiamo cantato l’estate. Quante canzoni hanno accompagnato le nostre storie in riva al mare. Ogni estate ha la propria canzone, che ci tormenta, ma è anche l’insostituibile colonna sonora delle nostre emozioni. La prima volta al mare, il primo bacio, il primo viaggio da soli. L’estate della gioventù ormai passata. L’estate dei nonni. L’estate dei mondiali. L’estate di chi ci ha cambiato la vita. Così abbiamo provato a raccontare l’estate in una canzone. Estate che ha sempre il sapore di mare, sapore di sale. Estate che ci fa morire di nostalgia perché sta finendo. Estate in cui se prendi il solleone sei rosso come… Un’estate fa da rimpiangere perché era con te. Estate verso il mare mare con la voglia pazza di arrivare lì da te. Estate in cui si va a la playa e bastano tre parole sole, cuore e amore per sentirsi leggeri. Estate italiana delle notti magiche inseguendo un goal. Estate in cui si va despacito. Ce ne sono più di cento in questo libro di estati e altrettante canzoni. A ciascuno la sua.
Chiamami Iris
Vincenza Alfano
Libro
editore: L'Erudita
anno edizione: 2018
pagine: 180
La piccola Iris e zia Assunta si appartengono, la loro unione è forte e indissolubile. Una bambina e un’anziana ammalata che, sole al mondo, non riescono ad accettare la separazione imposta dall’assistente sociale. Iris cresce sola, nell’immobile ritmo del chiostro, combattendo tra costrizioni e desideri. Suor Irene è straziata da una vita che le sta stretta, divisa tra l’abito monacale e le pulsioni di un amore inconfessabile. Orizzonti passati e presenti si incrociano in un susseguirsi di analessi e prolessi del racconto, passando da una primitiva e fiabesca Scilla a una Napoli tinta di miserie e severità della vita in convento.