Libri di Tommaso Pomilio
L'Illuminista. Volume Vol. 67-68-69
Libro
editore: Università La Sapienza
anno edizione: 2025
pagine: 210
«Un’ Arcadia horror». Roma per Andrea Zanzotto
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 346
Il titolo del volume di studi su Andrea Zanzotto si riferisce al topos classico della pittura del Seicento, ricorrente nei dipinti di Nicolas Poussin e Guercino, Et in Arcadia ego. L’Arcadia è il luogo mitico della pace e della contemplazione, consacrato dalla poesia e collocato fuori dalla storia. Nella visione del poeta sono inclusi segni discreti, ma inequivocabili, della presenza della morte, dunque del tempo storico. E proprio la morte costituisce il tema del capolavoro di Zanzotto, Il Galateo in Bosco, raccolta poetica in memoria delle stragi della Prima guerra mondiale. Sensibilità ambientale, un senso profondo della storia e un indiscusso magistero retorico e letterario sono le più evidenti, e cruciali, connotazioni della poesia e della prosa del nostro autore. A questi temi sono insieme a una riflessione e un’analisi in merito alla visione che Zanzotto aveva della città di Roma.
Il rovescio di un minuto
Tommaso Pomilio
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2023
pagine: 226
I rapporti fra letteratura e cinema, e le loro condizioni (innanzitutto produttive, industrial-culturali), sono stati di frequente oggetto di studio. Meno strutturale, tuttavia, in questo campo d’indagine, è l’osservazione dei rapporti (mimetici, a contrasto, a rilievo o sottotraccia, in atto-mancato persino) fra gesto scrittorico (e più specificamente, poetico) e messa in movimento, e in taglio, dell’immagine: l’introiezione, sul piano del discorso alfabetico, di quell’altro e alieno che è il discorso visuale (cinematico), sia esso sequenza, taglio, o sovrapposizione (postproduzione). Ciò implica ovviamente non solo una considerazione delle difficoltà (e delle sfide) per l’autore attore-di-scrittura (l’incorporare l’ombra-luce dell’immagine cangiante e le sue temporalità, assai spesso moltiplicandole e rovesciandole), ma, più a monte, un interrogarsi circa la natura del codice adottato (cinema vs. letteratura) e i modi della sua violazione.
Cinema come poesia. Capitoli sui bordi di un'immagine
Tommaso Pomilio
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2010
pagine: 130
Attraverso una serie molteplice e suggestiva di prospettive e la presentazione di una polifonia mobile e vasta di casi, questo libro entra nel vivo di uno dei nodi più incandescenti della prassi filmica e dello stesso pensiero sinestetico che sovrintende ad essa. La questione, vale a dire, di una dialettica specularità delle forme cinematiche nei confronti di quelle letterarie, e più in particolare poetiche. Un rapporto in cui, nell'assumere i modi e le tensioni del linguaggio altro, un linguaggio (quello filmico, ma non meno, quello letterario) giunge a riconoscersi scoprendo la propria stessa alterità. Attingendo a quel fuoco metamorfico, che lo spinge oltre se stesso per lasciar spazio alla sua materia di visione. Fino a dar vita a individui estetici dotati di un'unicità sempre nuova, spesso "inclassificabili" ma sempre in dialogo gli uni con gli altri, quasi una comunità eterogenea e, per questo, tanto più dinamica.
Dentro il quadrante. Forme di visione nel tempo del neorealismo
Tommaso Pomilio
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2012
pagine: 120
Asimmetrie del due. Di alcuni motivi scapigliati
Tommaso Pomilio
Libro
editore: Manni
anno edizione: 2002
pagine: 192
Autografo. Volume Vol. 69
Libro: Opuscolo
editore: Interlinea
anno edizione: 2023
pagine: 164
Mario Pomilio ha scritto che all'origine del Quinto evangelio sta l'idea di un libro che «soggiace alle Scritture già note e di continuo ne modifica e ne amplifica il senso, trasformandone la verità in una specie di meta mobile». A tale spirito di ricerca, ermeneutica ed esistenziale, ci si è voluti richiamare dedicando il numero di "Autografo" a questo romanzo che si conferma tra i risultati maggiori del secondo Novecento. Meta mobile, dunque: qui indagata, anche con l'apporto di nuovi documenti d'archivio, da una pluralità di punti di vista che ne mettono in risalto la ricchezza e la complessità. Romanzo-mondo, attraversamento enciclopedico degli apocrifi neotestamentari, costruito su una raffinatissima apocrifia, opera metanarrativa e autoriflessiva, specchio allegorico di una congiuntura storico-politica e culturale di grandi fermenti e contraddizioni, ibrido multigenere subito in parte riscritto dall'autore per la scena teatrale.