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Libri di Tommaso Nannicini

Genitori alla pari. Tempo, lavoro, libertà

Genitori alla pari. Tempo, lavoro, libertà

Tommaso Nannicini, Alessandra Minello

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 160

Due mesi: ogni anno una madre lavoratrice, rispetto a un padre lavoratore, passa due mesi in più a prendersi cura della famiglia, mentre lui legge, studia, va in palestra, prende una birra con gli amici, fa gli straordinari, gioca a calcetto col capo da cui dipende la sua promozione. Uno squilibrio così sfacciato viene solitamente accettato perché la nostra cultura collettiva si basa su una semplice equazione: donna uguale cura. "Genitori alla pari" ci spiega perché questa equazione è sbagliata. E dimostra la necessità di politiche che parifichino il tempo di cura, esaltandone la condivisione. Le proposte di Alessandra Minello e Tommaso Nannicini fanno leva su tanti strumenti – dai congedi paritari a un “tempo di base”, dal sostegno alle imprese a servizi integrati per la genitorialità – e si pongono un obiettivo prioritario: fare in modo che uomini e donne possano investire lo stesso tempo nel lavoro retribuito e in quello non retribuito. Partendo da un breve quadro in Italia e in Europa della fecondità e delle politiche per le famiglie, gli autori propongono politiche di tipo nuovo, egualitarie e incisive. Danno centralità a un allargamento della popolazione genitoriale, a partire dalle famiglie omoaffettive, e si concentrano sui bisogni delle famiglie in tutte le loro possibili composizioni. "Genitori alla pari" propone non solo un cambiamento politico, ma una vera rivoluzione del paradigma culturale con cui pensiamo e viviamo la genitorialità a livello sociale ed economico. Per far sì che, tra tempo e lavoro, trovi spazio la libertà di tutte e di tutti. Ogni anno una madre lavoratrice passa due mesi in più a prendersi cura della famiglia rispetto a un padre lavoratore. È tempo non solo di un cambiamento politico, ma di una rivoluzione del paradigma culturale con cui pensiamo e viviamo la genitorialità a livello sociale ed economico.
17,00

L'uguaglianza è una cosa seria. Come riformare pensioni e welfare

L'uguaglianza è una cosa seria. Come riformare pensioni e welfare

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2023

pagine: 288

Non c'è campagna elettorale o legge di bilancio in cui non si parli di riformare le pensioni. Nonostante le tante riforme che si sono succedute negli ultimi decenni, il nostro sistema previdenziale non sembra trovare pace. Spesso perché per la politica le pensioni sono solo un terreno di caccia per chi cerca risorse (da tagliare) o voti (da blandire). Per questo il nostro sistema previdenziale soffre ancora di profonde ingiustizie dentro e tra le generazioni. Questo volume mette in fila una serie di proposte che, seguendo il filo rosso dell'equità, rappresentano un vero libro bianco per una riforma complessiva del nostro sistema previdenziale e del welfare. All'insegna di pensioni sostenibili perché giuste. E di un sistema di welfare che protegga tutti e tutte: dipendenti e autonomi, disoccupati e precari, giovani e adulti.
25,00

Continuare insieme. Il family business oltre il passaggio generazionale

Continuare insieme. Il family business oltre il passaggio generazionale

Alessandro Scaglione

Libro: Libro in brossura

editore: Guerini Next

anno edizione: 2021

pagine: 192

Da una prospettiva imprenditoriale, quella che chiamiamo oggi «crisi globale» è un ciclo pluridecennale particolarmente accidentato, all’incrocio tra il crack della finanza del 2008, che ha messo a nudo i limiti del capitalismo così come lo conosciamo, la Quarta rivoluzione industriale, che ha accelerato digitalmente la discontinuità culturale e generazionale, la globalizzazione delle filiere, che ci ha messo in rete con una pluralità di culture, e la pandemia COVID-19, che ha generato una discontinuità cognitiva nella nostra capacità di comprendere il contesto e prevederne l’evoluzione. Ecco che in queste condizioni la parola d’ordine della continuità diventa «insieme», una rete di intelligenze al lavoro intorno allo stesso obiettivo, per superare i confini dell’individuo imprenditore, che rischia di cadere nelle trappole dell’autoreferenzialità, prima, e della paura, poi. Nella misura in cui sapremo rileggere il contributo economico-sociale dell’impresa alla luce della prospettiva fiduciaria che caratterizza tutte le relazioni umane, potremo aggregare tutte le intelligenze intercettabili nel perimetro degli stakeholders, aprendoci a modelli partecipativi che ci aiutino a progettare la trasmissione dell’impresa e del suo valore nel tempo, portando nel mirino delle opzioni – troppo spesso limitate al solo passaggio generazionale «di padre in figlio» – anche le numerose varianti che l’apertura di management, governance e capitale hanno da offrirci. In contesti dove il cambiamento è la regola e dove costantemente a rischio è la continuità del sistema (organizzazione, impresa, società), l’unica possibile risposta è quella di scrivere una nuova narrazione, intergenerazionale, insieme. Con le testimonianze di Michela Conterno, Claudia Mona, Paolo Pavan e Gaetano e Giulio Lanfranchi. Prefazione di Tommaso Nannicini; postfazione di Luciano Pero.
24,00

Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l'Italia

Né sfruttati né bamboccioni. Risolvere la questione generazionale per salvare l'Italia

Francesco Cancellato

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2018

pagine: 116

La discussione pubblica in Italia ricorre spesso alla retorica dei diritti. Alla loro lista oggi ne andrebbe aggiunto uno in più: quello a inseguirei propri sogni. Il libro di Cancellato ricostruisce un quadro di divari generazionali che non riguarda solo le politiche pubbliche, ma la società e l'economia italiane nel loro complesso. Un quadro che porta a una conclusione precisa. L'immobilismo della Seconda Repubblica, l'incapacità della politica a fare le riforme che servivano al paese e quella delle rappresentanze sociali a intermediare in modo nuovo, insieme alla resistenza degli imprenditori e delle famiglie a modificare abitudini consolidate, hanno privato intere generazioni del diritto a sognare. A sognare che se mi impegno a fondo e investo su me stesso, sulle mie capacità e sulle mie aspirazioni, ho una possibilità di farcela, indipendentemente dalle amicizie e dalle risorse di partenza della mia famiglia. Sapendo anche che, se non ce la faccio, c'è una rete di sostegno che mi aiuterà a rialzarmi e a costruire una seconda opportunità. Perché se non è così, va a finire che mi accontento: di stare coi miei, di accettare il lavoro che mi propone la mia rete di conoscenze. E rinuncio a inseguire i miei sogni, quali che siano, o magari quei sogni vado a inseguirli da qualche altra parte, all'estero. Di fronte a questo stallo, il libro riesce a ridare un valore positivo e progressista al cambiamento, a controbilanciare la cagnara sempre più assordante di chi è convinto che solo un illusorio e simbolico ritorno al passato sia l'unica via per emendare il presente, come se ripristinare per legge le rigidità contrattuali, le barriere tariffarie, magari pure una valuta nazionale e le stamperie di carta moneta, possa magicamente ridarci pure il Novecento, il boom economico e la serenità perduta.
16,00

Non ci resta che crescere. Riforme: chi vince, chi perde, come farle

Non ci resta che crescere. Riforme: chi vince, chi perde, come farle

Libro: Libro in brossura

editore: Università Bocconi Editore

anno edizione: 2011

pagine: 194

Perché in Italia, da oltre un decennio, si fa un gran parlare di riforme finendo per fare poco nulla? La risposta è apparentemente semplice: i potenziali vincitori non hanno voce presso partiti e parti sociali, mentre i potenziali sconfitti sanno bene come far pesare la loro influenza. Eppure, mai come in questa fase storica, i costi delle mancate riforme si fanno avvertire. L'Italia è un paese a rischio di "dolce declino", che ha smesso di crescere per la sua incapacità di adattare un modello di sviluppo e d'intervento pubblico nell'economia. Dal welfare al fisco, dalle liberalizzazioni alla scuola, alcuni esperti prendono di petto, con rigore e passione civile, quattro domande. Che cosa si può fare subito (e a costo zero) per rimettere in moto l'economia italiana? Che cosa nell'arco di due legislature? Quali interessi si oppongono alle riforme e come arginarli (o compensarli)? Quali interessi avrebbero tutto da guadagnare e come mobilitarli? tempi sono maturi perché ci si ponga l'obiettivo di passare dalle parole ai fatti, scommettendo sul consenso di quanti pagano i costi del mancato dinamismo, a partire da interessi diffusi, giovani, donne e neoborghesia del capitale umano.
16,00

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