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Libri di Susanna Caccia Gherardini

Un edificio-città: la serra di Ivrea. Centro di servizi sociali e residenziali Olivetti

Susanna Caccia Gherardini, Maria Adriana Giusti, Monica Naretto, Francesco Giusti

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2025

pagine: 240

Architettura “parlante”, marchio aziendale della fabbrica Olivetti di Ivrea, l'edificio concluso nel 1975 dopo un lungo e controverso iter progettuale impone la sua forza iconica al limite della città di antica fondazione. La sua forma provocatoria voleva evocare il dinamismo dell'azienda, espressione di cambiamento della società e del modo di vivere, dall'individuale al collettivo. A interpretarne il senso furono gli architetti veneziani Iginio Cappai e Pietro Mainardis, che progettarono l'edificio per una nuova idea del vivere e dell'abitare, un centro di riferimento per gli abitanti e i non abitanti della città olivettiana. L'edificio sorge sul sito di antichi resti archeologici e viene realizzato nonostante le polemiche e gli ostacoli delle amministrazioni di tutela, ma col plauso di critici del calibro di Zevi e di Ragghianti. L'idea era quella di città connessa, inclusa in una struttura che assembla alloggi e servizi: un caso di studio che impone oggi un'attenta riflessione sulla sua conservazione fisica e funzionale. Il volume intende ricostruirne la vicenda, contestualizzata nel momento storico della committenza Olivetti, a oltre un decennio dalla scomparsa di Adriano, e del dibattito internazionale sull'architettura, la città e il design a cavallo degli anni '60 e '70 del Novecento, come base per un'azione di riconoscimento del bene, patrimonio da preservare e valorizzare.
37,00

La genealogia del restauro. La conservazione dei monumenti dalla Conferenza di Atene alla Carta di Venezia (1931-1964)

La genealogia del restauro. La conservazione dei monumenti dalla Conferenza di Atene alla Carta di Venezia (1931-1964)

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2025

pagine: 320

Il volume ripercorre le vicende del dibattito sulla conservazione dei monumenti a partire dagli anni Trenta, dalle prime occasioni di confronto come la Conferenza ad Atene promossa dall'Office International des Musées, organismo della Società delle Nazioni, fino all'evento di respiro internazionale che ha portato alla stesura della Carta di Venezia nel 1964. Due momenti che delimitano in qualche modo la parabola prima linguistica poi costituita da pratiche di quel campo che oggi si chiama patrimonio e che proprio in quegli anni si andava via via definendo. Il dibattito sul restauro viene rappresentato attraverso un intreccio di testimonianze, esperienze, cantieri, ma soprattutto ponendo l'accento sul ruolo di quei protagonisti che animano gli esordi della complessa vicenda del patrimonio culturale in Europa.
30,00

Indagine sulla conferenza di Atene (1931). Enquête sur la conférence d'Athènes (1931)

Indagine sulla conferenza di Atene (1931). Enquête sur la conférence d'Athènes (1931)

Susanna Caccia Gherardini

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2024

pagine: 580

Il volume restituisce il contesto che dà origine alla Conferenza sulla conservazione dei monumenti, promossa ad Atene nel 1931 dall'Office International des Musées, ma anche alla socialità di un mondo volutamente di élite che ruota intorno alla Società delle Nazioni e alle sue molteplici ramificazioni. Il dibattito sul restauro tra gli anni Venti e Trenta viene rappresentato attraverso un intreccio di corrispondenze e documenti, ma soprattutto mettendo a fuoco il ruolo di quei protagonisti, come Paul Léon, Euripide Foundoukidis o Gustavo Giovannoni, che animano gli esordi della complessa vicenda del patrimonio culturale. È infatti in questa congerie che inizia a profilarsi l'idea di un "patrimonio comune dell'umanità", che sembra anticipare molte delle discussioni che porteranno alla nascita dell'Unesco. Saranno proprio le lacerazioni della seconda guerra da una parte a favorire sotto forma di salvaguardia il riconoscimento di architetture e siti come valore universale, ma dall'altra a sancire il fallimento di una visione umanistico utopistica di cui la stessa Conferenza è rappresentazione. La ricostruzione delle vicende del 1931, e la trascrizione integrale dei contributi pubblicati due anni dopo, è anche l'occasione per sfatare una falsa credenza, che ha trasformato un incontro tra esperti nell'origine di una genealogia e, cambiando il nome in "Carta di Atene", in una delle mitografie fondative del restauro. Le volume reconstitue le contexte qui a donné naissance à la Conférence sur la conservation des monuments promue à Athènes en 1931 par l'Office international des musées, mais aussi à la socialité d'un monde délibérément élitiste gravitant autour de la Société des Nations et de ses nombreuses ramifications. Le débat sur la restauration entre les années 1920 et 1930 est représenté à travers un entrelacement de correspondances et de documents, mais surtout en se concentrant sur le rôle des protagonistes, tels que Paul Léon, Euripides Foundoukidis ou Gustavo Giovannoni, qui ont animé les débuts du cas complexe du patrimoine culturel. C'est en effet dans cet ensemble que prend forme l'idée d'un "patrimoine commun de l'humanité", qui semble anticiper un certain nombre des discussions qui aboutiront à la naissance de l'Unesco. Ce sont précisément les lacérations de la Seconde Guerre mondiale qui, d'une part, favoriseront la reconnaissance de l'architecture et des sites comme valeur universelle sous la forme de mesures de sauvegarde, mais qui, d'autre part, sanctionneront l'échec d'une vision utopique humaniste dont la Conférence elle-même est la représentation. La reconstitution des événements de 1931 et la transcription intégrale des contributions publiées deux ans plus tard, est aussi l'occasion de démystifier une fausse croyance, qui a fait d'une rencontre entre experts l'origine d'une généalogie et, en changeant son nom en "Charte d'Athènes", l'une des mythographies fondatrices de la restauration.
59,00

Le Corbusier e la villa Savoye: un caso di restauro autoriale-Le Corbusier and the villa Savoye: a case of authorial restoration

Le Corbusier e la villa Savoye: un caso di restauro autoriale-Le Corbusier and the villa Savoye: a case of authorial restoration

Susanna Caccia Gherardini

Libro: Libro in brossura

editore: Firenze University Press

anno edizione: 2024

pagine: 250

Seguendo i percorsi di indagine indiziaria, l'autrice intreccia una serie di documenti e spunti per delineare le vicende dei restauri della villa Savoye di Le Corbusier, ma soprattutto indaga il ruolo giocato dai diversi attori coinvolti in questa storia, ancora oggi non chiusa. Da George Everard Kidder Smith al poliedrico Jean-Louis Véret, che diverrà il più accanito conservatore e interprete della villa, a partire dalla stesura del suo 'Carnet d'Identité', una delle fonti più ambigue e affascinanti per la storia del restauro del moderno. Susanna Caccia Gherardini, grazie al periodo di ricerca come Guest Scholar presso il Getty Conservation Institute di Los Angeles, aggiunge così un nuovo tassello ai diversi studi già da lei pubblicati sull'argomento. Introduzione di Carlo Olmo.
22,00

Il palazzo in mezzo a una selva millenaria. Villa Borbone a Viareggio: progetto di conoscenza-The palace in the middle of a thousand-year old forest. Bourbon Villa in Viareggio: knowledge and conservation project

Il palazzo in mezzo a una selva millenaria. Villa Borbone a Viareggio: progetto di conoscenza-The palace in the middle of a thousand-year old forest. Bourbon Villa in Viareggio: knowledge and conservation project

Susanna Caccia Gherardini

Libro: Libro in brossura

editore: Firenze University Press

anno edizione: 2023

pagine: 210

Villa Borbone si presenta all'occhio del viaggiatore attento immersa nelle geometrie di un rigoglioso giardino, che sfuma nella motilità del paesaggio costiero. Un insieme di edifici, tra cui la piccola cappella intrisa di suggestioni classiche, va a comporre ancora oggi quella che rappresentava la vasta proprietà della famiglia ducale. Un patrimonio incredibilmente prezioso, di cui questo libro intende dar conto, restituendone la storia, la materialità, ma anche tutta la sua fragilità, per tentare di definire un percorso che possa contribuire alla sua conservazione.
22,00

Memorie di un restauratore. Piero Sanpaolesi. Scienza e arte del restauro
18,00

Metamorfosi americane. Destruction through neglect. Villa Savoye tra mito e patrimonio. Corbu dopo Corbu (2015-1965)

Metamorfosi americane. Destruction through neglect. Villa Savoye tra mito e patrimonio. Corbu dopo Corbu (2015-1965)

Carlo Olmo, Susanna Caccia Gherardini

Libro

editore: Quodlibet

anno edizione: 2016

pagine: 160

La ricezione dell'opera e della figura di un architetto è tema scarsamente affrontato dalla letteratura artistica. Se questa si realizza poi al di là dell'Oceano Atlantico, si aggiunge, al problema della trascrizione di un'opera e di una biografia, anche la sua traduzione in un'altra cultura. L'opera, Villa Savoye, è per di più un'icona e l'architetto, Le Corbusier, l'incarnazione dell'autorialità nel Novecento architettonico. Il libro racconta come, tra il Secondo dopoguerra e la metà degli anni Sessanta, Villa Savoye conosca una metamorfosi da icona a rovina, fino alla querelle sul suo restauro. Quando si arrivò alla mostra del MOMA nel 1966, Destruction through Neglect, i nodi di questa straordinaria vicenda si stavano chiarendo. Il restauro delle icone del moderno conosceva ormai le sue retoriche e argomentazioni, e la remise en état della villa stava davvero per iniziare. Il fuoco del libro è quindi su un'esposizione, quella newyorkese, che è punto di svolta nell'indagine sull'opera di Le Corbusier e sulla sua patrimonializzazione, ma anche nell'avvio di un dibattito sul restauro del moderno, e della villa stessa, che arriva sino a oggi.
14,00

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