Libri di Stefano Maggi
La stanza delle meraviglie. Per la Scuola media. Volume Vol. 1A
Pier Luigi Mulas, Stefano Maggi, Chiara Copes, Elena Bandini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
anno edizione: 2025
Commercio internazionale e «Miracolo economico». La figura di Giuseppe Tucci-Introduzione alla mercantistica internazionale
Stefano Maggi, Giuseppe Tucci
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 1999
pagine: 156
La ferrovia per la Maremma (1859-1994)-Viaggio in strada ferrata da Asciano a Grosseto
Stefano Maggi, Giovacchino Losi
Libro
editore: NIE
anno edizione: 1997
pagine: 160
Dalla città allo Stato nazionale. Ferrovie e modernizzazione a Siena tra Risorgimento e fascismo
Stefano Maggi
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 1994
pagine: VIII-360
Littorine. L'interpretazione italiana dell'automotrice termica
Stefano Maggi, Gian Guido Turchi, Marcello Cruciani
Libro: Libro in brossura
editore: Pegaso (Firenze)
anno edizione: 1990
pagine: 72
Cittadella della scienza. L'Istituto Sclavo a Siena nei cento anni della sua storia (1904-2004)
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2004
pagine: 240
Conseguita la laurea in Medicina a Torino e prestato servizio presso la Direzione generale di Sanità, Achille Sclavo (1861-1930) si trasferì all'Università di Siena nel 1898 come professore della cattedra di Igiene. Nel 1904 avviò la costituzione dell'Istituto Sieroterapico e Vaccinogeno Toscano in una villetta alle porte della città, per produrre il siero contro il carbonchio da lui scoperto. Unico esempio di grande industria nella piccola Siena, la Sclavo ha sempre avuto un rapporto stretto con la città del Palio, le cui istituzioni sono intervenute con forza per conservare lo stabilimento e rilanciarlo nel periodo della maggiore crisi societaria, a cavallo tra gli anni '80 e '90.
Travel on the nature train
Stefano Maggi
Libro: Copertina morbida
editore: NIE
anno edizione: 2004
pagine: 96
Educare all'antico. Esperienze, metodi, prospettive
Stefano Maggi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2008
pagine: 232
La stanza delle meraviglie. Ediz. Pack. Per la Scuola media
Pier Luigi Mulas, Stefano Maggi, Chiara Copes, Elena Bandini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
anno edizione: 2025
Ferrovia Val d'Orcia. Guida storica e panoramica sui binari del Treno Natura
Stefano Maggi, Eleonora Belloni
Libro: Libro in brossura
editore: NIE
anno edizione: 2022
pagine: 128
Questa guida esce in occasione del 150° anniversario della “strada ferrata” Siena-Asciano-Grosseto, che fu inaugurata il 27 maggio 1872, ma anche in occasione del 25° anniversario della Ferrovia Val d’Orcia, come la linea fu denominata quando partì il servizio turistico, nel tratto di 52 km tra Asciano e Monte Antico. La ferrovia è storica e panoramica: il treno corre a bassa velocità a fianco di fiumi e torrenti, su alti viadotti a contatto con la flora e la fauna delle Crete Senesi, della Val d’Orcia, della Valle dell’Ombrone. Dal finestrino si ammirano campi coltivati che si alternano ad aree di macchia mediterranea e a calanchi e biancane, in un caleidoscopio di colori che cambiano secondo le stagioni. Esistono molte guide turistiche su queste stupende terre, ben note a livello internazionale, ma questo testo racconta una storia diversa, perché incentrata sul movimento. Non si descrivono soltanto i luoghi attraversati, ma anche cosa si vede dal finestrino delle vecchie carrozze di terza classe o delle littorine. Con i treni antichi, è possibile spostarsi per godere della natura e delle bellezze artistiche, tramite un viaggio di altri tempi, uno slow travel si potrebbe dire, che ricorda una vita meno frenetica e più profonda rispetto a quella attuale. La guida riprende un filone dimenticato, quello delle guide turistico-ferroviarie, sperimentato con successo nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, quando il treno costituiva l’unico mezzo di trasporto sulle distanze medio lunghe. Risultava allora necessario allietare i passeggeri, molti dei quali erano forestieri – visto il precoce sviluppo del turismo in altri paesi europei – illustrando la visuale paesaggistica, nonché i centri toccati dai binari. La prima parte è dedicata a un’attenta ricerca storica sui 150 anni di vita della ferrovia, compresa la sua “rinascita” come collegamento turistico. La seconda parte descrive il panorama visibile dal treno, con diversi incisi (su sfondo celeste), che approfondiscono alcuni argomenti, dal vino e dal tartufo, fino ai paesi incontrati nel tragitto e ad alcune vicende storiche delle aree toccate. La terza parte inquadra il servizio turistico nel contesto europeo, offrendo spunti di riflessione su cosa occorre per andare avanti nella valorizzazione del territorio, a partire dal fare rete con i “cammini” e con le piste ciclabili.