Libri di Stefano Casi
Bologna 900 e duemila teatri di vita nella città
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2023
pagine: 123
In occasione del novecentesimo anniversario della nascita del Comune di Bologna, nel 2016, uno spettacolo itinerante di Andrea Adriatico ha abitato la città nei suoi gangli storici, urbanistici, vitali: la piazza davanti alla stazione, il giardino accanto all'università e, infine, le Due Torri. Questo volume raccoglie le tracce di quell'evento: i testi commissionati a tre scrittrici: Milena Magnani, Grazia Verasani e Simona Vinci; le fotografie e alcuni sguardi critici e le presenta, oggi, ai lettori, al volgere di un altro importante anniversario: i 30 anni di Teatri di vita, un teatro che continua ad attraversare il capoluogo felsineo con il suo esserci e il suo operare.
Lettere
Bernard-Marie Koltès
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2022
pagine: 360
Le lettere, i biglietti agli amici, le confidenze ai familiari riportate nel volume svelano un Koltès inedito, molto lontano dalla crudezza dei testi teatrali conosciuti dal pubblico italiano: ne esce il ritratto di un animo sensibile, sempre in tensione tra il desiderio di emergere nel mondo culturale francese e internazionale e la paura del fallimento artistico. Dall’infanzia all’età matura, l’inconfondibile voce di Koltès accompagna il lettore in un autentico viaggio, non solo affettivo e spirituale, ma propriamente ‘fisico’: dall’Africa al Sud America, fino ai lunghi soggiorni a New York e a Parigi, la geografia sembra dominare l’epistolario, «come a rivelare che il legame con il luogo non sia un mero dispositivo drammaturgico e letterario, ma prima di tutto una realtà esistenziale e autobiografica». A cura di Stefano Casi
Le tragedie umoristiche di Pasolini ed altre eresie
Stefano Casi
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 160
Dal riso popolare di Totò e dalle gag di Chaplin all'umorismo come strumento alienante della borghesia: la comicità attraversa l'opera di Pasolini, seguendo evoluzioni imprevedibili, fino a condizionare fortemente le sue tragedie e l'opera del suo ultimo decennio. L'umorismo nelle tragedie e nell'opera di Pasolini è una delle eresie contenute in questo volume, in cui il suo teatro, in stretta relazione con la poesia, il cinema e la scrittura, è riletto con uno sguardo originale, mettendo in evidenza elementi come la visionarietà che sta alla base del dramma Nel '46! e il queer che attraversa diverse opere fino a Petrolio, o parentele con autori come Copi, Scaldati e Mishima.
I teatri di Pasolini
Stefano Casi
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2019
pagine: 300
Pier Paolo Pasolini è stato studiato da molti punti di vista, mettendo in risalto ora la produzione poetica, ora la prosa e la saggistica, ora la cinematografia e l’impegno politico nel leggere il suo tempo. Ma il suo teatro è stato in genere ritenuto dalla critica qualcosa di minore. Stefano Casi si propone in questo volume di sradicare tale interpretazione, mettendo in evidenza la centralità del teatro nel pensiero e nell’opera dello scrittore, partendo dall’adolescenza friulana vissuta alla ricerca di una drammaturgia sperimentale e di una lingua nuova che la potesse reggere. Al di là dell’analisi minuziosa degli scritti, anche giovanili, destinati dallo scrittore alle scene e a un riesame minuzioso degli allestimenti, il volume mette in evidenza – attraverso una fitta serie di carteggi, appunti, note a margine e documenti autografi spesso inediti – l’autentica vocazione teatrale di Pasolini, rovesciando un luogo comune della critica. Introduzione di Luca Ronconi.
Per un teatro pop. La lingua di Babilonia Teatri
Stefano Casi
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2013
pagine: 200
Si sono definiti pop, rock, punk, ma il loro nome dice già tutto: Babilonia Teatri. Hanno vinto il Premio Scenario, il Premio Ubu, il Premio Hystrio, il Premio Franco Enriquez: tutto in pochissimi anni di vita, da quando nel 2007 Enrico Castellani e Valeria Raimondi hanno dato vita alla compagnia. Babilonia Teatri ha saputo marcare questi anni con un'originalità rara nelle giovani formazioni artistiche, inventando letteralmente una nuova lingua teatrale. Con un marchio inconfondibile: l'hanno definito rap, litania, coro, un teatro dove il testo dilaga beffardo e musicale in tirate declamate in modo cadenzato da performer raggelati in una frontalità implacabile. Con il loro spettacolo-rivelazione made in italy hanno raccontato l'italietta avida e razzista dei nostri anni, dalla prospettiva della provincia veneta, fucina di nuove esperienze che stanno riscrivendo la geografia teatrale contemporanea. Lo hanno fatto reinventando lo spazio, la drammaturgia, la recitazione, l'attore e perfino il tecnico, rigorosamente a vista.
600.000 e altre azioni teatrali per Giuliano Scabia
Stefano Casi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 282
Teatro di partecipazione e animazione teatrale: è Giulia- no Scabia a sperimentarli per la prima volta a Torino, nel primo grande Decentramento Teatrale del 1969/70. Quattro quartieri-ghetto per immigrati, attraversati da lotte sociali e sindacali in pieno "autunno caldo", si trasformano in un immenso laboratorio teatrale: a Mirafiori Sud, Le Vallette, La Falcherà e Corso Taranto prendono forma azioni di strada, spettacoli di teatro politico e d'inchiesta, esperienze pionieristiche con i bambini e un happening non-stop di 33 ore sul manicomio. Queste pagine raccontano le utopie, i boicottaggi, le mediazioni di quell'esperienza, entrando nell'officina sperimentale di Scabia (e della neonata Assemblea Teatro) alla ricerca di un teatro di scontro e contraddizione, con e per la comunità.
I teatri di Pasolini
Stefano Casi
Libro: Libro in brossura
editore: Ubulibri
anno edizione: 2005
pagine: 318
Pier Paolo Pasolini è stato studiato da molti punti di vista, mettendo in risalto ora la produzione poetica, ora la prosa e la saggistica, ora la cinematografia e l'impegno politico nel leggere il suo tempo. Ma il suo teatro è stato in genere ritenuto dalla critica qualcosa di minore. Stefano Casi si propone in questo volume di sradicare tale interpretazione, mettendo in evidenza la centralità del teatro nel pensiero e nell'opera dello scrittore, partendo dall'adolescenza friulana vissuta alla ricerca di una drammaturgia sperimentale e di una lingua nuova che la potesse reggere.