Libri di Sharo Gambino
Fischia il sasso, l'impero in provincia
Sharo Gambino
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 190
Apparso per la prima volta a metà degli anni Settanta, nella temperie di uno dei periodi più difficili della storia repubblicana, "Fischia il sasso" rappresenta una ironica quanto feroce critica al fascismo, osservato e smascherato attraverso lo sguardo ingenuo eppure implacabile di un bambino. Nella cornice di una cittadina calabrese, lontana dal cuore dell’Impero ma non dalla sua retorica, il piccolo protagonista, alter ego dello stesso autore, assorbe e riflette il grottesco teatro della propaganda, delle divise e degli slogan, e lo rievoca con una satira tagliente e disarmante. Fischia il sasso restituisce con acume e sarcasmo la voce di un’Italia di provincia intrappolata nei miti di un regime che, pur nell’apparente ordinaria quotidianità, impone la propria brutale tracotanza. Nel silenzio di quanti per convenienza o convinzione chinano il capo di fronte al fascismo, la voce irriverente dell’autore-bambino urla ancora una volta che il re è nudo, fischiando il sasso sulla fronte di ogni forma di autoritarismo e prevaricazione. Prefazione di Goffredo Fofi.
Il sesso dei gatti e altri racconti
Sharo Gambino
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2015
pagine: 363
"'Abbiamo sempre bisogno di un'altra storia, anche quando sembra di no', dice Antonio Tabucchi, perché non c'è altro che fa degli uomini esseri diversi dagli animali se non la fantasia, l'immaginazione, Il 'come se', la capacità di inventare, di notte e di giorno, altre vite. Insomma lo storytelling, che è la capacità, e l'esigenza, di raccontarsi e di raccontare storie. Come queste che andrete a leggere, un po' vere e un po' no, un po' calabresi e un po' no, un po' autobiografiche e un po' no, un po' inventate e un po' no. In quel 'un po' no', sta l'arte affabulatoria di Sharo Gambino, che è scrittore di dettagli e di paradossi, di guizzi d'ingegno e di colpi di scena, che squinternano i disegni del destino e alleggeriscono con uno scarabocchio di fantasia e di sberleffo i mondi pesanti come montagne che incombono sulle vie stentate di poveri uomini e ne cambiano la sorte." (Dalla prefazione di Annarosa Macrì)
Vita di Tommaso Campanella. Dieci cavalli bianchi
Sharo Gambino
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 160
Sole nero a Malifà
Sharo Gambino
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 128
Pubblicato per la prima volta nel 1965, "Sole nero a Malifa" conclude idealmente la grande parabola della letteratura neorealista. Il romanzo, ambientato in un villaggio delle Serre calabresi, narra la vicenda umana ed esistenziale di un giovane il cui nome, Gesuino, è metafora del suo destino e di quello della gente cui appartiene. Un romanzo crudo, impietoso, nato dalla passione e dall'impegno civile dello scrittore calabrese. Una storia che sin dal suo concepimento ha inteso dare fiato e dignità alla voce dei vinti, sottraendo la loro esistenza a quella che Mariano Meligrana definiva strategia organizzata della dimenticanza.
Vizzarro
Sharo Gambino
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 282
Francesco Moscato è un giovane di umilissime origini, nato nella parte più povera e miserabile del paese. Cresce forte e robusto, adatto alla fatica dei campi, e subito si mostra insofferente del suo destino. Destino che lo accomuna a tanti altri calabresi che allora vivevano una vita grama perché "tutto era baronale sulla terra - scrive Gambino - e bisognava pagare una tassa sulle sorgenti d'acqua ed una sull'acqua piovana". Gambino conduce per mano il lettore raccontando la storia del suo paesano che "non fu un emulo di Robin Hood, né un Angiolillo (Angelo Duca), né un Vardarelli. Non rubò mai al ricco per donare al povero". Fu un brigante, un figlio di un popolo subalterno che si mise prima al servizio dei baroni e poi dei Borbone; gli uni e gli altri se ne servirono e poi lo scaricarono malamente quando dava fastidio o non serviva più. Introduzione di Enzo Ciconte.