Libri di Sergio Tognetti
Ordine, calcolo e «ragione» nell'Italia tardo medievale. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 504
Il volume si propone di superare l'idea della "crisi" tardo medievale, adottando una prospettiva che valorizza la costruzione di realtà ordinate, calcolate e razionali come forma di risposta alle difficoltà proposte dalle congiunture. Il termine chiave è "ragione", inteso come contabilità, buon senso, giustizia, ordine sociale e morale. Tre sono gli argomenti affrontati: la contabilità come forma di controllo e razionalizzazione della realtà; il quadro normativo e il funzionamento della giustizia per le imprese e il mondo del lavoro; il contesto ordinamentale costituito da manuali, regole e strumenti approntati per le professioni e i mestieri.
Contadini e proprietari nelle grandi aziende agrarie toscane. Tardo Medioevo - prima Età Moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2024
pagine: 228
Le trasformazioni del paesaggio agrario, la configurazione della grande proprietà, le forme di conduzione della terra, l'evoluzione dei canoni fondiari, i rapporti più o meno conflittuali tra contadini e proprietari: questi i temi affrontati nella giornata di studio svoltasi il 7 ottobre 2023 a Montevarchi presso l'Accademia valdarnese del Poggio e incentrata sulle condizioni di lavoro dei contadini nelle grandi aziende agrarie toscane dei secoli XIV-XVII. Per lungo tempo trascurato dalle recenti tendenze storiografiche, l'universo agrario emerge qui come la struttura portante delle società tardomedievali e di antico regime, analizzata grazie al paziente vaglio di una ricca documentazione notarile, fiscale e soprattutto amministrativa.
Narrare la crisi. Storia e storiografia in Italia fra tardo medioevo ed età contemporanea. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 216
In questo volume, il termine “crisi” è utilizzato in maniera tucididea, per definire, nel racconto del passato, il punto di svolta, all’interno di un più generale processo di mutamento, la cui osservazione è in grado di chiarire la natura di uomini e cose. In un lungo e non sempre lineare percorso che parte dal tardo medioevo e si conclude con l’ascesa del fascismo, autrici e autori si sono cimentati con l’osservazione di momenti critici della storia d’Italia, da una parte tenendo conto dell’analisi dei contemporanei e, dall’altra, delle più recenti acquisizioni storiografiche. Ne emerge un mosaico composto da studi di caso, che invitano a non interpretare necessariamente la “crisi” come decadenza, ma come cambiamento, improvviso e traumatico, ma non sempre negativo.
Osservanza e partita doppia. La contabilità della Badia fiorentina nel primo Rinascimento
Sergio Tognetti
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2023
pagine: 140
L’abbazia di S. Maria di Firenze, nota come Badia fiorentina, è uno dei monasteri più antichi e forse il più illustre della città gigliata. Le sue origini risalgono agli ultimi decenni del X secolo. Ricordata da Dante nel canto XV del Paradiso per la sua funzione di ‘orologio pubblico’ nella Firenze «sobria» e «pudica» della prima età comunale, la Badia fu coinvolta nelle principali trasformazioni architettoniche e urbanistiche a cui la città andò incontro nei secoli bassomedievali, anche per i vasti patrimoni immobiliari di cui disponeva negli spazi urbani e suburbani. Nei primi decenni del Quattrocento, essa fu uno dei luoghi privilegiati per la diffusione in Toscana dell’Osservanza monastica, grazie al lungo abbaziato di don Gomes Eanes, religioso portoghese formatosi spiritualmente negli ambienti veneti che promosse l’erezione e la decorazione di un nuovo sontuoso chiostro monastico. Al rilievo spirituale, culturale e patrimoniale del cenobio va aggiunta una peculiarità solo apparentemente minore: la Badia fu il più precoce tra i monasteri e i conventi fiorentini ad adottare la ragioneria in partita doppia per esigenze amministrative e gestionali. La disponibilità di ampia documentazione contabile prodotta subito a ridosso delle riforme di don Gomes permette di stabilire un nesso tra i principi di rigore e di ordine espressi dall’Osservanza e la trasposizione in ambienti religiosi di metodi amministrativi originatisi nel mondo dell’impresa, particolarmente vivace in una città dalla forte vocazione commerciale e manifatturiera quale era all’epoca Firenze. Questo volume si pone dunque all’incrocio di due culture: quella aziendale e quella monastica. Le soluzioni adottate dalla Badia e a seguire da altri luoghi pii fiorentini forniscono prospettive inconsuete per valutare ruolo e peso dei saperi tecnici nelle società di antico regime.
Niccolò Acciaiuoli, Boccaccio e la Certosa del Galluzzo. Politica, religione ed economia nell’Italia del Trecento
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 318
Niccolò Acciaiuoli (1310-1365), rampollo di una potente famiglia fiorentina di uomini d’affari (e poi di alti prelati), amico di gioventù di Giovanni Boccaccio, fu Gran Siniscalco del regno di Napoli. Durante il regno di Giovanna d’Angiò, fu al centro di una rete politico-diplomatica e culturale di respiro italiano se non addirittura mediterraneo. Tuttavia, la notorietà del personaggio, più che alla sua straordinaria carriera di mercante e di spregiudicato tessitore di alleanze internazionali, è certamente legata alla fondazione di un immenso monastero certosino, costruito nei pressi del borgo del Galluzzo. La Certosa, nella cui cripta diversi esponenti della consorteria vennero seppelliti in sontuosi e raffinatissimi sepolcri, sarebbe rimasta sotto il patronato degli Acciaiuoli per secoli. Come affermò proprio Boccaccio, «cercare con edifici perpetua fama» era stato uno degli obiettivi ultimi di messer Niccolò.
Notariorum itinera. Notai toscani del basso Medioevo tra routine, mobilità e specializzazione
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2018
pagine: 320
La ricchezza della documentazione notarile basso medievale toscana sta alla base di questo volume, interessato ad alcuni nuclei problematici: dimensione territoriale del lavoro notarile; rapporti con i molteplici poteri pubblici ed ecclesiastici (in città e nelle campagne)specializzazioni funzionali nelle attività per corporazioni di mestiere, confraternite e fabbricerie; differenziazioni negli usi scrittori e nei livelli culturali raggiunti. Il tutto nella prospettiva di altri ambiti regionali e per un complessivo progresso della ricerca al riguardo.
Commercio, finanza e guerra nella Sardegna tardomedievale
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2017
pagine: 246
In questo volume la genesi e l’evoluzione bassomedievale dei “caratteri originali” dell’identità sarda sono state declinate avendo un occhio di riguardo per i temi della mercatura, della guerra, della finanza pubblica e privata, strettamente interconnessi nella Sardegna dei secoli XIII-XV e capaci di influenzare in maniera marcata la storia dell’isola nel suo passaggio da un’epoca caratterizzata dall’egemonia di potenti élite mercantili pisane e genovesi a quella del problematico dominio catalano-aragonese. Per raggiungere l’obiettivo si è cercato di tenere insieme la dimensione storiografica con la necessità di avere nuovi contributi analitici forniti da ricerche di prima mano, impegnate a valorizzare il patrimonio documentario conservato negli archivi di tre stati dell’Europa mediterranea: Italia, Spagna e Francia.
Tribunali di mercanti e giustizia mercantile nel tardo Medioevo
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2016
pagine: VI-222
Il volume analizza alcuni casi di giustizia nell’ambito del commercio mediterraneo tardo medievale. Una serie di ricerche mette in luce la varietà di fattispecie e procedimenti utilizzati dalle comunità mercantili per risolvere le loro controversie. Uno straordinario panorama documentario, in larghissima parte inedito, capace di aprire squarci assai significativi non solo nell’ambito della giustizia mercantile, ma anche della storia economica, politica e sociale nel suo complesso.
I Gondi di Lione. Una banca d'affari fiorentina nella Francia del primo Cinquecento
Sergio Tognetti
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2014
pagine: VI-146
Il volume analizza la storia di una banca d'affari e di una famiglia fiorentina trapiantate a Lione all'inizio del Cinquecento. I tre superstiti libri mastri della compagnia Gondi sono esaminati con lo scopo di descrivere il ruolo dell'imprenditoria mercantile, bancaria e finanziaria fiorentina in un centro fondamentale dell'economia europea del Rinascimento. Spezie indonesiane e drappi italiani, speculazioni valutarie e prestiti ai sovrani, animano una potente élite di uomini d'affari, guidati da un sentimento di grandeur e da un ambizioso mecenatismo culturale e artistico.
Il principe e il mercante nella Toscana del Quattrocento. Il magnifico signore di Piombino Jacopo III Appiani e le aziende Maschiani di Pisa
Patrizia Meli, Sergio Tognetti
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2006
pagine: XII-206
La vita e le opere del Magnifico Jacopo III Appiani, signore di Piombino e di alcune isole dell'arcipelago toscano (tra cui l'Elba), vengono ricostruite attraverso i fitti carteggi degli ambasciatori di Siena, Firenze e Milano e tramite la documentazione contabile (oggi all'archivio dell'Opera del Duomo di Firenze) prodotta da una famiglia di mercanti pisani, i Maschiani, con i quali il principe aveva stretto solidi rapporti d'affari, incentrati sulla commercializzazione del ferro elbano.