Libri di Sandro Busso
L'altra politica. la partecipazione tra movimenti sociali e attivismo civico nei vecchi e nuovi conflitti
Libro: Libro in brossura
editore: McGraw-Hill Education
anno edizione: 2025
Nella società contemporanea, scossa da un accelerato processo di mutamento sociale e politico che investe tanto le variabili strutturali quanto le condizioni soggettive della vita sociale, esiste un’ampia varietà di azioni e di pratiche che hanno una profonda valenza politica, ma che mal si prestano a essere spiegate utilizzando categorie e concetti con cui siamo abituati ad analizzare la politica stessa. Questo volume offre un quadro quanto mai articolato e aggiornato di tali esperienze, che prendono forma fuori dai confini della sfera delle istituzioni della democrazia rappresentativa, dunque nello spazio dell’altra politica. Dalle nuove lotte per il lavoro alle trasformazioni dei movimenti sociali, dalle forme della partecipazione cosiddetta “civile” fino agli ambiti raramente considerati dalla manualistica tradizionale come il tifo organizzato e le mobilitazioni dei migranti che lavorano come braccianti agricoli, i capitoli che compongono il manuale restituiscono uno sguardo d’insieme, supportato sia da solide chiavi di lettura teoriche e analitiche sia da esperienze e pratiche estremamente attuali. Per questi motivi, il testo si rivolge a un’ampia platea di studentesse e studenti, ricercatrici e ricercatori nonché cittadini, interessati a comprendere il complesso intreccio tra mutamento sociale e politico.
Contro la condizionalità. Riaffermare la cittadinanza dei diritti
Sandro Busso, Alessia Cambiano, Tommaso Frangioni, Eugenio Graziano, Costanza Guazzo, Daniela Leonardi, Antonella Meo
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 152
Esiste un principio che accomuna i prestiti erogati dalle istituzioni finanziarie internazionali, le misure di reddito minimo e, in generale, un numero sempre più elevato di erogazioni economiche rivolte a individui, organizzazioni o Stati che si trovano in condizione di bisogno: la condizionalità. Questa prevede che trasferimenti e servizi non vengano offerti in ragione di un diritto soggettivo, ma siano subordinati all’adozione di comportamenti ritenuti appropriati o desiderabili da chi offre sostegno o aiuto. Questa modalità di relazione tra chi dà e chi riceve è diventata così pervasiva da rappresentare oggi un vero e proprio principio ispiratore dell’azione pubblica; e forse, proprio per questo, fatichiamo a scorgerla in azione e a coglierne la capacità di trasformare la cittadinanza dei diritti in una cittadinanza dei doveri. Questo volume rappresenta un tentativo di “denaturalizzare” il principio di condizionalità, esplorandone le forme, le ragioni del successo, l’universo semantico cui si connette e da cui trae legittimazione. Metterlo in discussione, sottraendolo al “dato per scontato”, è il punto di partenza inevitabile per una riflessione sul senso e sulle forme della cittadinanza sociale, sui suoi cambiamenti e, soprattutto, sulle sue possibili traiettorie future.
Lavorare meno. Se otto ore vi sembran poche
Sandro Busso
Libro: Libro in brossura
editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele
anno edizione: 2023
pagine: 192
«Lavorare meno è per molti un sogno e per alcuni un obiettivo, ma una pratica per pochi. Da queste basi nasce l’idea di fondo del volume: oggi lavorare meno è un traguardo che, forse a differenza di un tempo, non si può raggiungere ex lege normando la durata della giornata lavorativa, ma richiede una trasformazione radicale che va ben oltre i confini del mercato del lavoro. [...] È infatti indispensabile un cambiamento di paradigma che crei innanzitutto spazi di legittimità politica per questa opzione al di là della sua mera sostenibilità economica. Una trasformazione verso un modello di società in cui il lavoro rivesta un ruolo meno centrale non solo in termini di organizzazione della vita quotidiana e gestione del tempo, ma anche in termini di costruzione delle identità individuali, politiche e sociali». Condizioni imprescindibili per realizzare questa “rivoluzione”, insieme all’emancipazione e al rifiuto del lavoro insostenibile, sono nuove e radicali forme di redistribuzione del reddito: «Esistono a oggi le condizioni perché il lavoro esca dall’orizzonte della necessità e dell’obbligo».
Disciplinare i poveri. Paternalismo neoliberale e dimensione razziale nel governo della povertà
Joe Soss, Richard C. Fording, Sanford F. Schram
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 582
Disciplinare i poveri affronta la trasformazione del governo della povertà negli ultimi quaranta anni negli USA: cosa è successo e perché, come funziona oggi il welfare e come influisce sulle persone. Sviluppa un resoconto preciso di come si plasmi la governance della povertà e chiarisce il ruolo centrale della questione razziale all’interno di questa trasformazione. Collegando la riforma del welfare ad altri sviluppi politici, gli autori analizzano varie forme e fonti di dati per spiegare le origini, le pratiche e le conseguenze di una nuova modalità di governance della povertà. Lo studio traccia un percorso di questo nuovo modello: dal livello federale a quello statale e di contea, fino alle differenze nei modi in cui gli street level bureaucrats prendono provvedimenti disciplinari nei singoli casi. Il risultato è un resoconto convincente di come il sistema di governance paternalista-neoliberale stia oggi disciplinando i poveri.
L'informazione nelle politiche sociali. Modelli teorici, processi di legittimazione e dinamiche organizzative
Sandro Busso
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 178
L'attuale dibattito sulle politiche sociali, e in generale sulle politiche pubbliche, è profondamente influenzato dagli ideali di efficienza, razionalità ed eccellenza che sono alla base della visione tecnocratica. In questo modello il valore del coinvolgimento dei saperi esperti e, soprattutto, quello della disponibilità di informazione sono spesso dati per scontati. Ma quale rapporto si stabilisce tra la crescente legittimazione di cui l'informazione gode nelle retoriche, nella normativa e in parte della letteratura, e le dinamiche organizzative con cui finisce inevitabilmente per scontrarsi? Quali ostacoli incontra la realizzazione di strumenti per la raccolta, la gestione e l'uso dell'informazione? Cosa succede quando un modello teorico, quale ad esempio quello italiano del Sistema Informativo dei Servizi Sociali, viene calato in realtà organizzative complesse? Quali dinamiche e quali tensioni si innescano? A partire da uno studio di caso, il libro propone una riflessione su due livelli. Il primo riguarda l'analisi dei processi di raccolta e gestione dell'informazione nell'ambito delle politiche sociali, il secondo, più generale, il rapporto tra informazione, decisione e politiche. Il filo conduttore è la tensione che si genera tra modelli astratti e fortemente legittimati, e le dinamiche e gli assetti organizzativi che caratterizzano i contesti in cui essi sono calati.

