Libri di Salvador Dalì
La mia vita segreta
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 304
«Ho trentasette anni. È il 30 giugno 1941, giorno in cui promisi di consegnare questo manoscritto all’editore. Ho appena finito di trascriver qui i segreti della mia vita; la mia vita soltanto, infatti, mi conferisce l’autorità di farmi ascoltare. Desidero essere ascoltato. Sono l’incarnazione più rappresentativa del dopoguerra europeo, ne ho vissuto tutte le avventure, tutti gli esperimenti, tutti i drammi. Protagonista della rivoluzione surrealista, ho seguito giorno dopo giorno gli incidenti intellettuali e le ripercussioni che il materialismo dialettico di dottrine pseudofilosofiche ha fondato sui miti del sangue e della razza del nazionalsocialismo. Ho studiato teologia seriamente. Ho pagato caro, con le monete nere del mio sudore e della mia passione, il diritto alle diverse scorciatoie che mi sono state necessarie per giunger sempre primo. E mentre partecipavo a ogni ricerca, con il lucido fanatismo dello spagnolo, ho sempre d’altra parte rifiutato di iscrivermi a un qualsiasi partito politico. E come potrei farlo ora, quando la politica sta per essere annientata dalla religione? Sin dal 1929 ho instancabilmente studiato le scoperte delle scienze, che caratterizzano il nostro tempo. Se anche non ho potuto esplorare tutti gli anfratti di così mostruose specializzazioni, ne ho compreso tuttavia perfettamente il significato. Una cosa è certa: nulla, assolutamente nulla, nelle scoperte filosofiche, estetiche, morfologiche, biologiche, morali del nostro tempo nega la religione. Al contrario, il tempio consacrato alle “scienze specifiche” spalanca tutte le sue finestre per accogliere il cielo. E cos’è il cielo? Dove trovarlo? “Il cielo non si trova né sopra, né sotto, né a destra, né a sinistra, ma esattamente nel centro del petto di chi ha fede”. In questo momento non ho ancora fede e temo di dover morire senza cielo».
50 segreti magici per dipingere
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 176
"Salvador, come indica il suo stesso nome, è destinato a riscattare la pittura dalla vacuità dell'arte moderna'. Questa affermazione categorica, anche se di primo acchito, per il suo egocentrismo, potrebbe sembrar scritta dallo stesso Salvador Dali, appartiene alla penna del famoso filosofo catalano Francisco Pujols. Quando, nel 1937, costui scrisse questa frase, in pieno caos surrealista, ammetto - con modestia, per una volta almeno - che io stesso, nonostante i miei ambiziosi imperialismi di ogni genere, non ci credetti molto. Oggi, tuttavia, constato di esser giunto, passo a passo, alla ferma convinzione che è proprio così. Questo è dovuto essenzialmente al fatto che la mia intelligenza è costantemente cresciuta parallelamente alla mia ambizione che, come tutti sanno, è stata sempre eccelsa e maestosa fin dalla mia più tenera infanzia. E posso così affermare, a ragion veduta, che nei giorni immediatamente successivi all'inizio della stesura di codesto libro mi sentivo ancor più intelligente di quanto lo fossi prima. Per buona sorte! Infatti, per essere in grado di scrivere un testo simile - una sorta di iniziazione culinaria al mistero eleusino della pittura - e per riuscire a render limpidi i segreti tecnici più oscuri, che sembrerebbero esigere l'arte della magia unita alla pratica della pittura stessa, non basta essere terribilmente intelligente. Giungo realmente al punto di nutrire il sospetto profondamente radicato che tutte le più eccelse intelligenze riunite insieme non sarebbero sufficienti per trionfare in un'impresa simile, e che, di conseguenza, lo scrittore che intraprenda un tale compito debba possedere, in aggiunta, un'altra cosa sovraessenziale, e quest'altra cosa, questa 'quintessenza' dell'essenziale, che si dà il caso sia esattamente quella necessaria per dipingere un bel quadro, io la possiedo, devo nuovamente dirlo." (Dal prologo di Salvador Dali)
Rompere le regole
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 88
Basta un paio di baffi per fare la rivoluzione. Per rompere le regole di tutto quello che è ordinario, di tutto quello che è venuto prima e di tutto quello che sarà. Basta un paio di baffi al mondo per dire: «Sono Salvador Dalí e salverò l’arte». Salvador Dalí, un artista poliedrico ed esuberante, che non ha avuto paura di esporsi e sperimentare pur di riuscire a esprimersi, pur di mostrare e liberare la parte più vera di sé. Quando rompere le regole diventa un elemento imprescindibile della propria esistenza, tutti i commenti, i giudizi di chi non comprende passano in secondo piano, scalzati dall’urgenza di agire in nome di qualcosa di più grande. In "Rompere le regole" i pensieri e le riflessioni di Dalí ci rivelano la sfrontatezza necessaria per andare oltre e lasciare un segno, perché solo spingendosi al limite, solo sperimentando l’inesplorato, si può raggiungere l’arte più viva, la vita più vera.
La mia vita segreta
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 300
«Ho trentasette anni. È il 30 giugno 1941, giorno in cui promisi di consegnare questo manoscritto all'editore. Ho appena finito di trascriver qui i segreti della mia vita; la mia vita soltanto, infatti, mi conferisce l'autorità di farmi ascoltare. Desidero essere ascoltato. Sono l'incarnazione più rappresentativa del dopoguerra europeo, ne ho vissuto tutte le avventure, tutti gli esperimenti, tutti i drammi. Protagonista della rivoluzione surrealista, ho seguito giorno dopo giorno gli incidenti intellettuali e le ripercussioni che il materialismo dialettico di dottrine pseudofilosofiche ha fondato sui miti del sangue e della razza del nazionalsocialismo. Ho studiato teologia seriamente. Ho pagato caro, con le monete nere del mio sudore e della mia passione, il diritto alle diverse scorciatoie che mi sono state necessarie per giunger sempre primo. E mentre partecipavo a ogni ricerca, con il lucido fanatismo dello spagnolo, ho sempre d'altra parte rifiutato di iscrivermi a un qualsiasi partito politico. E come potrei farlo ora, quando la politica sta per essere annientata dalla religione? Sin dal 1929 ho instancabilmente studiato le scoperte delle scienze, che caratterizzano il nostro tempo. Se anche non ho potuto esplorare tutti gli anfratti di così mostruose specializzazioni, ne ho compreso tuttavia perfettamente il significato. Una cosa è certa: nulla, assolutamente nulla, nelle scoperte filosofiche, estetiche, morfologiche, biologiche, morali del nostro tempo nega la religione. Al contrario, il tempio consacrato alle "scienze specifiche" spalanca tutte le sue finestre per accogliere il cielo. E cos'è il cielo? Dove trovarlo? "Il cielo non si trova né sopra, né sotto, né a destra, né a sinistra, ma esattamente nel centro del petto di chi ha fede". In questo momento non ho ancora fede e temo di dover morire senza cielo». (Salvador Dalì)
I cornuti della vecchia arte moderna
Salvador Dalì
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 120
«I cornuti della vecchia arte moderna» scrive Alain Bosquet nella sua prefazione «è un testo fondamentale dell'epoca in cui la pittura moderna si trova a una svolta cruciale:, sia in America (Pollock, De Kooning, Rothko) sia in Europa (soprattutto il "mostro sacro" Picasso). E proprio contro la modernità Dalí si scaglia in questo pamphlet, la demolisce con il suo stile caustico e paradossale, riafferma i valori della tradizione. La modernità in pittura, per Dalí, è sinonimo di bruttezza, di tecnica fine a se stessa, di vuota astrazione. Ad essa contrappone il "classicismo artigianale", di cui si considera il più alto rappresentante, in sintonia con i grandi pittori del passato».
Il mito tragico dell'Angelus di Millet
Salvador Dalì
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2019
pagine: 146
«Nel giugno 1932 si presenta d'improvviso al mio spirito, senza che alcun ricordo recente né associazione cosciente possa darne un'immediata spiegazione, l'immagine dell'Angelus di Millet. Tale immagine costituisce una rappresentazione visiva nettissima e a colori. È pressoché istantanea e non dà seguito ad altre immagini. Ne sono grandemente impressionato, grandemente turbato, poiché, nonostante che nella mia visione di tale immagine tutto "corrisponda" esattamente alle riproduzioni del quadro da me conosciute, essa "mi appare" nondimeno assolutamente modificata e carica di una tale intenzionalità latente che l'Angelus di Millet diventa "d'improvviso" per me l'opera pittorica più inquietante, più enigmatica, più densa, più ricca di pensieri inconsci che sia mai esistita». Attraverso una straordinaria serie di associazioni istantanee, di identificazioni fantastiche e di eventi reali, Dalí applica qui magistralmente il suo metodo, «un metodo spontaneo di conoscenza irrazionale basato sull'associazione critico-interpretativa dei fenomeni deliranti», al celebre quadro di Jean-François Millet. Scritto agli inizi degli anni trenta e rimasto a lungo allo stato di manoscritto, Il mito tragico dell'Angelus di Millet andò perduto durante l'occupazione nazista della Francia e venne ritrovato ventidue anni più tardi. Fu pubblicato per la prima volta nel 1963 in una tiratura limitata e successivamente nel 1978. È quest'ultima edizione che qui presentiamo, arricchita rispetto alla precedente di numerosi commenti dell'autore e di nuove illustrazioni.
Perverso e paranoico. Scritti 1927-1933
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2017
pagine: 349
"Perverso e paranoico" raccoglie i testi che Salvador Dali scrisse negli anni trenta, i più decisivi per la definizione della sua poetica surrealista e per la sua maturazione artistica. Ne nasce l'autoritratto della più grande «mente immaginativa del secolo scorso», che illumina di luce nuova le sue opere - ma anche il suo pensiero sul rapporto fra arte e politica, sul sesso e sulla religione, sulla scienza e sulla psicoanalisi -, l'amicizia con Luis Bunuel e Federico Garcia Lorca, il tormentato sodalizio artistico con i surrealisti e la passione per il cinema e la fotografia. L'ossessione, il sogno, l'estasi, il delirio: l'irrazionalismo è il più fertile dei fattori espressivi e creativi grazie al metodo paranoico-critico, vera e propria chiave di volta del percorso di Dali. Nel suo universo artistico ogni rigida distinzione intellettuale, ogni comoda categoria pratica, persino il più ovvio rapporto di causa-effetto sembra implodere e dichiararsi «altro» da sé. L'inorganico trapassa improvvisamente nell'organico, istinto sessuale e istinto alimentare si fondono, mentre Freud e Einstein vengono eletti degni successori di maghi e alchimisti per aver dimostrato - ciascuno a modo suo - che la materia è instabile. Ci vuole un «genio» - un genio che, inutile dirlo, Dali identifica con se stesso - per portare a termine l'aspirazione alchemica prima: mostrare, proprio attraverso una radicale, mistica trasmutazione della materia, come sia possibile perseguire un analogo cambiamento di coscienza: un'«estasi», cioè uno stato nel quale «ogni giudizio cambia in modo sensazionale», e da cui solo può sgorgare l'arte.
Diario di un genio
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 212
"Dalla Rivoluzione francese si è sviluppata la viziosa tendenza rincretinente a pensare che i geni (a parte la loro opera) siano degli esseri umani più o meno simili in tutto al resto dei comuni mortali. Ciò è falso. E se ciò è falso per me che sono, nella nostra epoca, il genio dalla spiritualità più vasta, un vero genio moderno, è ancora più falso per i geni che incarnarono l'apogeo del Rinascimento, come Raffaello genio quasi divino. Questo libro testimonierà che la vita quotidiana di un genio, il suo sonno, la sua digestione, le sue estasi, le sue unghie, i suoi raffreddori, il suo sangue, la sua vita e la sua morte sono essenzialmente differenti da quelli della restante umanità." (Salvador Dalì)
La droga sono io. Pensieri di un eccentrico
Salvador Dalì
Libro: Libro rilegato
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2007
pagine: 158
"Dali è un genio", proclamava lo stesso Dalì. I pensieri e gli aforismi del maestro raccolti in quest'opera, di cui molti inediti, sono inconsueti, spiazzanti, visionari e sempre divertentissimi. Che siano sulla sua vita, sulla religione o sull'amore, sul sesso o sull'arte le provocazioni di Dalì danno la migliore chiave per capire come si sia costruito e affermato, anno dopo anno, il suo mito. L'humor della più grande "mente immaginativa del secolo scorso" è tale e quale al personaggio in sé: bizzarro, folgorante e conturbante.
La Divina Commedia. Inferno
Dante Alighieri, Salvador Dalì
Libro: Libro rilegato
editore: Salani
anno edizione: 2011
pagine: 396
Parigi, 1950. In vista della commemorazione del 700º anniversario della nascita di Dante Alighieri, il governo italiano commissiona a Salvador Dalì l'illustrazione della Divina Commedia. L'artista vi lavora per quasi nove anni, dando vita a 100 acquerelli che nel 1960 vengono esposti al Musée Galliera di Parigi e trasposti in xilografia a cura del Maestro Stampatore Raymond Jacquet. Per la perfetta riproduzione degli acquerelli vengono impiegati 3000 legni e fino a 35 colori per ogni tavola. Firenze, 1962. Adriano Salani Editore, nella persona di Mario Salani, progetta, insieme alla casa editrice Arti e Scienze di Roma, un'edizione della Commedia in sei libri, due per ogni cantica, corredati dalle tavole di Dalì. I partner scelti allo scopo sono quanto di meglio offra il panorama tipografico e cartario dell'epoca: il Maestro Tipografo Giovanni Mardersteig della Stamperia Valdonega di Verona, le Cartiere Enrico Magnani di Pescia e le Cartiere francesi di Rives. Della supervisione scientifica all'Opera viene incaricato "il principe della lingua italiana", Giovanni Nencioni, futuro Presidente dell'Accademia della Crusca per 28 anni, "nume della purezza del fiorentino" come lo definisce Indro Montanelli. Milano, 2011. L'Inferno di Dante illustrato dalle tavole di Dalì torna in libreria in un unico volume. Un'edizione che fa rivivere splendore e la qualità dell'originale, in veste contemporanea. Testi di Demetrio Paparoni, e Giorgio Bacci.
La droga sono io. Aforismi e pensieri di un artista eccentrico e geniale
Salvador Dalì
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2010
pagine: 160
"Dali è un genio", proclamava lo stesso Dalì. I pensieri e gli aforismi del maestro raccolti in quest'opera, di cui molti inediti, sono inconsueti, spiazzanti, visionari e sempre divertentissimi. Che siano sulla sua vita, sulla religione o sull'amore, sul sesso o sull'arte le provocazioni di Dalì danno la migliore chiave per capire come si sia costruito e affermato, anno dopo anno, il suo mito. L'humor della più grande "mente immaginativa del secolo scorso" è tale e quale al personaggio in sé: bizzarro, folgorante e conturbante.
Il mito tragico dell'Angelus di Millet
Salvador Dalì
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2010
pagine: 146
"Nel giugno 1932 si presenta d'improvviso al mio spirito, senza che alcun ricordo recente né associazione cosciente possa darne un'immediata spiegazione, l'immagine dell'Angelus di Millet. Tale immagine costituisce una rappresentazione visiva nettissima e a colori. È pressoché istantanea e non dà seguito ad altre immagini. Ne sono grandemente impressionato, grandemente turbato, poiché, nonostante che nella mia visione di tale immagine tutto "corrisponda" esattamente alle riproduzioni del quadro da me conosciute, essa "mi appare" nondimeno assolutamente modificata e carica di una tale intenzionalità latente che l'Angelus di Millet diventa "d'improvviso" per me l'opera pittorica più inquietante, più enigmatica, più densa, più ricca di pensieri inconsci che sia mai esistita ". Attraverso una straordinaria serie di associazioni istantanee, Dalì applica qui magistralmente il suo metodo, "un metodo spontaneo di conoscenza irrazionale basato sull'associazione critico-interpretativa dei fenomeni deliranti ", al celebre quadro di Jean-François Millet. Scritto agli inizi degli anni Trenta e rimasto a lungo allo stato di manoscritto, andò perduto durante l'occupazione nazista della Francia e venne ritrovato ventidue anni più tardi. Fu pubblicato per la prima volta nel 1963 in una tiratura limitata e successivamente nel 1978. E quest'ultima edizione che qui presentiamo, arricchita rispetto alla precedente di numerosi commenti dell'autore e di nuove illustrazioni.