Libri di S. Zatti (cur.)
La Cina di Zeng Yi. Immagini di un recente passato. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Nomos Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 49
"La Cina di Zeng Yi. Immagini di un recente passato". Musei Civici del Castello Visconteo (Pavia, 23 Febbraio-7 Aprile 2019). Testi di Xiang Qianli, Susanna Zatti, Ivan Quaroni, Athos Angelo Collura, Robert Pledge.
L'eroe e l'ostacolo. Forme d'avventura nella narrativa occidentale
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 270
Il teatro Fraschini di Pavia
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2009
pagine: 144
Fondato nella seconda metà del Settecento da quattro esponenti dell'aristocrazia pavese che intendevano dotare la loro città di un'elegante sala per buone rappresentazioni musicali e per giochi di società, il Teatro del Nobile Condominio divenne pubblico solo nel 1869 quando il Comune acquistò l'edificio lo intitolò al tenore pavese Gaetano Fraschini. In oltre un secolo di gestione diretta, la Municipalità aveva dedicato più volte la sua attenzione ai problemi di conservazione della splendida architettura tardobarocca e, malgrado le difficoltà di ordine tecnico, di capienza e di agibilità, aveva sempre sventato radicali e nefasti progetti di riforma che, se attuati, ne avrebbero compromesso l'unitarietà architettonica e decorativa. Poi, dai primi anni novanta del Novecento, a conclusione di un piano di rinnovo complessivo elaborato in conformità con le norme di tutela e restauro monumentale, il Fraschini si è presentato alla città più bello, funzionale, sicuro e confortevole, ha modificato il suo modello gestionale, ha avviato una fitta e pregevole programmazione così da ottenere nel 2003 l'ambito riconoscimento, da parte del Ministero, di "teatro di tradizione".
Orlando furioso e cinque canti
Ludovico Ariosto
Libro
editore: UTET
anno edizione: 2015
pagine: 1864
Alle origini dell'epopea di Orlando c'è un episodio storico, la disfatta della retroguardia dell'armata di Carlomagno a Roncisvalle. Un episodio in realtà secondario, che solo grazie alla fantasia dei cantastorie si è arricchito man mano di dettagli, personaggi e vicende, producendo il groviglio di storie alla base, tra gli altri, dell'Orlando innamorato di Boiardo e del suo autoproclamato seguito: l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto. È forse anche questo suo statuto di "sequel" che imprime da subito al poema ariostesco una velocità sfrenata, il dinamismo di una storia che inizia in medias res. Poco importa l'antefatto, insomma, per gettarsi all'inseguimento di Angelica, sfuggente e bellissimo motore dell'azione: tutti i cavalieri la amano e la desiderano, e su tutti Orlando, che "per amor venne in furore e matto". Ma da qui il fiume del racconto inizia presto a diramarsi in torrenti e rigagnoli, che poi si ricongiungono e si dividono ancora: Orlando, Angelica, Rodomonte, Ruggiero, Bradamante e gli altri si perderanno e si ritroveranno più volte, incontrando altri personaggi e imbarcandosi di continuo in nuove avventure. Ariosto reinterpreta, riordina e ricrea le storie ereditate dalla tradizione, ordendo un complesso arabesco in cui riesce a disciogliere del tutto l'austera epica carolingia nel romanzo cavalleresco, così che nelle ottave del poema i duelli tra Mori e Franchi cedono il passo volentieri a mostri marini, maghi o viaggi fantastici.
La pittura italiana del XIX secolo. Dal Neoclassicismo al Simbolismo. Ediz. italiana e russa
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2012
pagine: 240
Attraverso il percorso nella pittura del primo Neoclassicismo, passando per le varie sfaccettature del Romanticismo storico e del Realismo, sino ad arrivare al Simbolismo di fine secolo, questo volume racconta la storia civile, la società, la cultura, le idee e i luoghi di una nazione che si è via via aggregata, mantenendo tuttavia peculiarità formali e contenutistiche. La ricchezza e varietà delle formule artistiche, dei generi e delle iconografie appare evidente dalla selezione di circa ottanta opere di alcuni protagonisti della pittura italiana, degni di stare alla pari con i più celebrati rappresentanti europei: da Appiani ad Hayez, da Piccio a Faruffini, da Morbelli a Fattori, da Cremona a Segantini, da Pellizza a Zandomeneghi. Una grande rassegna sulla pittura italiana dell'Ottocento, che illustra - con un ventaglio di proposte originale, rappresentativo delle diverse epoche, delle diverse scelte stilistiche, delle diverse tematiche - la realtà pittorica italiana del XIX secolo, dapprima divisa nelle differenti scuole regionali e poi sempre più unitaria: ci presenta personaggi noti della storia e della letteratura, luoghi conosciuti e mete turistiche, iconografie veriste tipiche della tradizione popolare accanto a immagini seducenti del simbolismo di fine Ottocento.
Pasquale Massacra. Pittore romantico tra storia e mito. Catalogo della mostra (Pavia, 25 settembre-13 dicembre 2009)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2009
pagine: 118
Pavia celebra Pasquale Massacra (1819-1849), uno dei suoi artisti più noti e apprezzati, con una mostra monografica documentata nelle pagine di questo volume. Circa sessanta opere ripercorrono la produzione di questo talentuoso artista del Risorgimento italiano, la cui vicenda artistica, animata da una forte adesione agli ideali patriottici, fu prematuramente stroncata dalla morte sopraggiunta a trent'anni, durante la militanza antiaustriaca. Sensibile innovatore del genere storico, Massacra venne accolto all'Esposizione di Brera del 1846 come un nuovo protagonista di questo genere pittorico in Italia, in cui si distinse per la capacità di condurre lo spettatore alla commozione e alla riflessione, rivestendo di "impeto e poesia" il messaggio morale insito nelle sue opere. Il catalogo, introdotto dai testi critici di Susanna Zatti e Felice Milani, rende conto non solo della sua produzione di soggetti storico-letterari, ma anche di opere fra studi grafici, bozzetti, affreschi e dipinti di tematica sacra, ritratti e di altro genere. Completano il volume una cronistoria, un regesto delle opere e una bibliografia.
Il bacio. Tra Romanticismo e Novecento. Catalogo della mostra (Pavia, 14 febbraio-2 giugno 2009)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2009
pagine: 119
Il bacio, naturale espressione dell'amore e delle emozioni affini, è il tema scelto per un originale percorso espositivo al castello di Pavia, documentato in questo catalogo. Un'occasione per addentrarsi nelle diverse declinazioni del bacio tra Ottocento e Novecento, che restituisce diverse chiavi interpretative del tema, proponendo la lettura di un gesto di valore universale così come è stata resa dai maestri dell'arte italiana. Dal Romanticismo, che recupera figurativamente gli amori sventurati narrati in letteratura come Romeo e Giulietta o Paolo e Francesca, attraverso la Scapigliatura lombarda, che restituisce immagini di baci quotidiani, e procedendo tra le valenze simboliste proprie del divisionismo e le istanze veriste dei macchiaioli, fino a giungere agli esiti delle avanguardie nonché alle singole esperienze di artisti successivi che hanno variamente frequentato il tema.
«Quel cielo di Lombardia...». Paesaggi dell'Ottocento e Novecento nei Musei Civici di Pavia. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2008
pagine: 112
Il volume rappresenta un significativo contributo per la conoscenza del territorio lombardo attraverso un nucleo di circa cinquanta dipinti che da una parte offrono l'opportunità di valorizzare l'ingente patrimonio artistico cittadino, dall'altra consentono di tracciare un percorso della pittura lombarda dal neoclassicismo al Novecento. Le opere provenienti, per lo più, dai depositi offrono infatti sia un panorama delle personalità e degli sviluppi dell'arte figurativa di scuola lombarda dal neoclassicismo al naturalismo al divisionismo sino agli anni trenta, sia un album delle tante bellezze paesaggistiche di un territorio che, lungo il Po, va dal Piemonte alla laguna veneta, dalle Alpi alle Prealpi, dalla pianura al mare. Sotto questo grande cielo di Lombardia, che Manzoni ci ha descritto splendido e in pace, sono rappresentati scene agresti idealizzate, ruderi e pastorelli, vedute esatte di città e, dalla seconda metà dell'Ottocento, "paesaggi umani" nei quali si riflettono gli stati d'animo e le emozioni di chi guarda.