Libri di Rossella Valdrè
La nobiltà degli inermi
Rossella Valdrè
Libro: Libro in brossura
editore: MC
anno edizione: 2024
pagine: 114
«Si può solo scrivere / l'essenziale della vita?». Potremmo partire da questo emblematico distico di Rossella Valdrè per parlare della raccolta d'esordio della psicoanalista genovese che si affida al logos poetico per descrivere la situazione, disarmante e controversa, della madre malata. E non è un caso che il termine «inermità», con il quale l'autrice traduce il freudiano Hilflosigkeit, ricorra in maniera così insistente, accampandosi nel cuore stesso di tale dittico. Qui si descrivono non solo le vicissitudini relative all'assistenza a una persona anziana, relegata in una delle tante RSA spuntate nel nostro territorio, ma anche di alcune degenti «immobili» che la parola poetica dota di una fisionomia e una storia ben definite. La vita, «ridotta all'osso», sembra accontentarsi dei bisogni più elementari. Lo stesso rapporto tra madre e figlia non si risolve nel semplice capovolgimento dei ruoli ma conserva quel vicendevole dissidio sedimentato nel tempo: «Le due, le tre / di notte, / sono sveglia, / mi perseguitano i tuoi no». Nel giro di poche parole si riesce nel difficile intento di rendere esemplare uno dei frequenti contrasti che la malattia della madre tende gradualmente a stemperare. Gli sforzi compiuti si ripercuotono in una più consapevole ricerca dell'assistenza vissuta alla stregua di una dimensione salvifica: «Mi dà valore / piacere agli altri, per te». Così, nella «girandola / chiamata vivere», l'epifania sostituisce il responso clinico, insufficiente a soddisfare «i residui giorni» di una «Memoria impietosa». (p.d.p.)
Sul masochismo. L'enigma della psicoanalisi. Riflessioni nella teoria, nella clinica, nell'arte
Rossella Valdrè
Libro
editore: CELID
anno edizione: 2020
pagine: 320
«Come potere studiare e descrivere, dentro l'uomo, una presenza così perturbante e in fondo in controtendenza con tutto quello che tendiamo a pensare o a credere degli essere umani: il bello, l'amore, la speranza, la sessualità? Valdrè ci dà due risposte, entrambe molto incisive.Per la prima, il masochismo erogeno non è una forza separata e scissa, ma una componente fondamentale della pulsionalità insite nell'uomo. Come Freud ci indica nel Problema economico del masochismo, il masochismo erogeno anche lega la pulsionalità eccessiva del bambino e rende possibile una strada di conciliazione dell'eterno contrasto tra eros e civiltà. Ma, a questo fine, è necessario che le identificazioni primarie avvengano in modo equilibrato. In assenza di questo equilibrio, l'eccesso pulsionale non viene incanalato, si ha un disimposto pulsionale e il masochismo erogeno si svincola e agisce negativamente, come inerzia e inibizione.La seconda risposta riguarda la dipendenza. È questo uno dei temi più scottanti, ma in cui il pensiero di Rossella Valdrè si fa più limpido e, se vogliamo, più coraggioso.Valdrè afferma che il masochismo erogeno è collegato colla naturale tendenza originaria dell'essere umano alla dipendenza da un altro essere umano, o da un gruppo, o da un'idea. Insomma, la originaria, lunghissima dipendenza del bambino lascia una traccia incancellabile, la fantasia potente di liberarsi di se stessi, di disfarsi della propria libertà, scelta, decisionalità, per affidare a un altro la gestione di noi stessi. Il masochismo erogeno sarebbe espressione quindi di questa dipendenza originaria o meglio, dipendenza e masochismo originario o erogeno, si rispecchiano l'uno coll'altro, come due forme di una stessa medaglia» (dall'introduzione di Antonello Correale).
La morte dentro la vita. Riflessioni psicoanalitiche sulla pulsione muta. La pulsione di morte nella teoria, nella clinica e nell'arte
Rossella Valdrè
Libro: Libro in brossura
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2016
pagine: 245
«Questo libro di Rossella Valdrè sulla pulsione di morte è frutto di un contatto con un “fuori” che si addensa di violenza e che rende difficile il compito vitale di dare significato agli eventi che attraversano il mondo in cui viviamo. La pulsione di morte è concetto poco di moda, inconsueto per la letteratura psicoanalitica attuale, salvo quella francese. Si tratta di un concetto intrigante, ambiguo, ma nel panorama attuale Rossella Valdrè si caratterizza proprio per l’invito che rivolge a tutti noi di sostare su questo tipo di concetti, di non liquidarli come obsoleti o scandalosamente metapsicologici. La metapsicologia è proprio la dimensione che ci porta accanto alla realtà. Il testo scava nelle perplessità che la pulsione di morte freudiana ha suscitato in psicoanalisi: la vita e la morte non come polarità antitetiche ma dimensioni che convivono in una dialettica conflittuale e complementare insieme. Come provato oggi dalle scoperte scientifiche del suicidio cellulare e dell’apoptosi, la straordinaria intuizione freudiana torna a interrogarci: la morte si mescola con la vita.» (Laura Ambrosiano)
Cattive. È sempre la donna la vittima? Autrici che ribaltano il mito: una riflessione psicoanalitica
Rossella Valdrè
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2015
pagine: 180
"Cattive" nasce dall'osservazione di un curioso fenomeno culturale: l'uscita quasi contemporanea e l'enorme successo editoriale di 4 romanzi scritti da autrici donne. Ad accomunare libri apparentemente lontani è l'enorme successo di pubblico, l'essere scritti da donne quasi in contemporanea e il ribaltamento della figura femminile rispetto allo stereotipo della vittima. Si tratta di "L'amore Bugiardo" di Gillian Flynn; "La sposa silenziosa" di A.S.A. Harrison; "Il mistero di Oliver Ryan" di Liz Nugent e "Tutto solo per me" di Ingrid Noll. La letteratura - e il cinema a cui spesso presta le sceneggiature - proprio in un passaggio storico in cui sembra bandito il femminismo e rifarsi strada la sottomissione femminile (l'assillo mediatico dei 'femminicidi'), anticipa invece i tempi e sa meglio intercettare i fantasmi inconsci, se queste figure femminili e i loro massacri coniugali hanno avuto tanto successo? Con l'analisi dei 4 romanzi in oggetto e brevi incursioni in altri precedenti letterari e cinematografici, il libro indaga, attraverso la psicoanalisi, le radici e le ipotesi di questo nuovo scenario sui ruoli vittima-carnefici e giocati nell'intimità della coppia.
Sulla sublimazione. Un percorso del destino del desiderio nella teoria e nella cura
Rossella Valdrè
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 157
"L'umanità 'sublima meno'? La Psicoanalisi oggi utilizza con interesse apparentemente minore il concetto di sublimazione nella teoria, nella pratica clinica e nella tecnica? In questo lavoro ben documentato internazionalmente, uno dei più perspicaci e stimolanti che ho avuto occasione di leggere in anni recenti, una psicoanalista appassionata, estremamente sensibile agli urgenti cambiamenti che stanno avvenendo, esplora l'evoluzione e gli alti e bassi di un concetto che è stato in parte dimenticato ma che rivela una segreta e potente connessione - più forte di quanto non si potesse immaginare - con le trasformazioni dello stile di vivere nel mondo contemporaneo. Cultura, stili di vita, tratti di personalità, modelli educativi, percorsi terapeutici, la dimensione estetica e i contratti sociali sono guardati alla luce delle vicessitudini della sublimazione: ancora una volta prova che la prospettiva psicoanalitica, se rigorosa e va in profondità, è capace di contribuire all'interpretazione di una realtà più complessa, così come al continuo sviluppo delle sue stesse pietre angolari teoriche e cliniche." (Stefano Bolognini)
Cinema e psicoanalisi nel territorio dell'alterità. L'altro. Diversità contemporanea
Rossella Valdrè
Libro: Libro in brossura
editore: Borla
anno edizione: 2015
pagine: 280
Quante cose ci sono in un film non pensate da noi lì per lì, ma in qualche caso nemmeno "sapute" o decise a tavolino, in corso d'opera, dallo sceneggiatore e dal regista. Col suo speciale mix di cultura, profondità e chiarezza, Rossella Valdrè ci accompagna in una rilettura approfondita e a volte spiazzante di alcuni recenti film più o meno famosi, ma tutti significativi per la loro ricchezza interna e per le esperienze che possono produrre in noi. Cinema e psicoanalisi sembrano fatti l'uno per l'altra e questo libro lo conferma in pieno. La novità, qui, risiede nell'accostare ed analizzare alcune pellicole contemporanee apparentemente distanti tra loro, che rivelano invece segrete contiguità e che contribuiscono a farci conoscere meglio la condizione umana di questi nostri anni così difficili da descrivere e da intendere. Il pensiero dell'autrice va in profondità in modo naturale e aiuta il lettore a proseguire il pensiero dopo l'impatto, non sempre semplice, con film di alta intensità, adatti ad una ulteriore riflessione.
La lingua sognata della realtà. Cinema e psicoanalisi nell'esplorazione della contemporaneità
Rossella Valdrè
Libro: Copertina morbida
editore: Antigone
anno edizione: 2013
pagine: 200
Il cinema crea, inventa la realtà. Ecco perché, con molta più forza di altre forme artistiche, raggiunge tutti: è come se quello che vediamo sullo schermo ci appartenesse, lo avessimo creato noi. Prendendo a prestito le parole di Winnicott, il cinema è una magnifica "area transizionale" a portata di mano, accessibile a tutti. Secondo la psicoanalisi, la visione cinematografica è una metafora che può essere utilizzata in seduta con il paziente, perché è l'esperienza più vicina al sogno o alla rêverie: si svolge al buio, richiede rilassamento, solitudine, una certa regressione narcisistica, con l'effetto di farci lasciare la realtà momentaneamente fuori dalla porta, stimolando le aree più creative della nostra psiche.