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Libri di Roberto Garaventa

Sofferenza e suicidio. Per una critica del tradizionale approccio cristiano al problema del dolore

Sofferenza e suicidio. Per una critica del tradizionale approccio cristiano al problema del dolore

Roberto Garaventa

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2008

pagine: 238

Il pensiero cristiano vede nel dolore fisico la conseguenza di una colpa commessa (poena peccati) e/o l'occasione per dar prova della fede professata (probatio fidei), attribuendogli quindi una funzione fondamentalmente pedagogico-provvidenziale. Questa concezione tradizionale della sofferenza segna pesantemente anche l'attuale dibattito sul testamento biologico e il suicidio assistito. In questa prospettiva va letto il presente volume, che affronta in particolare i seguenti problemi: l'assenza nella Bibbia di una condanna esplicita di suicidio ed eutanasia; l'influenza decisiva dell'Agostino antidonatista nella tabuizzazione del fenomeno suicidale nella nostra cultura; la differente valutazione che del suicidio hanno dato le diverse epoche della storia dell'occidente; la presenza di due concezioni opposte ma complementari del suicidio: atto razionalmente ponderato e liberamente voluto da un lato, risultato conclusivo di uno sviluppo patologico dall'altro; la svolta impressa dalla sociologia e dalla psicoanalisi nell'approccio al gesto autodistruttivo per eccellenza; la decisività dell'orizzonte di senso che sostanzia l'esistenza del singolo individuo, nell'atto di decidere della legittimità o meno del suicidio; la disumanità di quel cristianesimo che, invece di offrire perdono e speranza, condanna e colpevolizza chi è preso dalla tentazione di togliersi la vita, l'incongruenza dei principali argomenti addotti dalla chiesa contro l'eutanasia.
24,00

Nichilismo, teologia ed etica

Nichilismo, teologia ed etica

Roberto Garaventa

Libro

editore: Milella

anno edizione: 1991

pagine: 211

15,00

Angoscia e peccato in Sören Kierkegaard

Angoscia e peccato in Sören Kierkegaard

Roberto Garaventa

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2007

pagine: 240

Il presente lavoro analizza, collocandoli nel loro contesto storico-culturale, i principali temi affrontati da Søren Kierkegaard ne Il concetto dell'angoscia (1844): il nesso angoscia-libertà-peccato nel momento della scelta (del salto), nel momento cioè in cui il singolo individuo è chiamato a decidere responsabilmente della sua esistenza; la necessità di riscoprire l'importanza del tema del peccato nelle sue varie figure (peccato d'origine, peccato ereditario, peccato attuale) in una cultura (illuministica prima, romantica poi) in cui esso sembra essere caduto in oblio; la pluralità delle forme di angoscia di cui l'individuo è preda nel corso della sua vita (angoscia del nulla, del male, del bene, della sessualità, del finito); il rapporto tra scelta di vita e preoccupazioni quotidiane in una cristianità neopagana; il carattere demoniaco di numerosi aspetti della società moderna; l'importanza della fede come alternativa alla disperazione in cui finisce ineluttabilmente per cadere l'individuo peccatore.
13,00

Tebe dalle cento porte. Saggi su Arthur Schopenhauer

Tebe dalle cento porte. Saggi su Arthur Schopenhauer

Roberto Garaventa

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2010

pagine: 164

"Un giorno, quando verrà il tempo in cui mi si leggerà, si troverà che la mia filosofia è come Tebe dalle cento porte: da ogni parte vi si può entrare e da ciascuna arrivare dritti al centro". Così Arthur Schopenhauer descriveva la sua filosofia nella prefazione alla prima edizione (1841) de "I due problemi fondamentali della morale". Sotto questo titolo sono qui raccolti cinque saggi che si accostano al pensiero del filosofo di Danzica da una pluralità eterogenea ma complementare di problematiche: il nesso tra estetica, metafisica e mistica, quale possibile punto d'incontro tra Europa e Oriente; il rapporto tra i due volti della filosofia di Schopenhauer: la metafisica tragica contenuta ne "Il mondo come volontà e rappresentazion"e e la saggezza eudemonica sviluppata negli "Aforismi per una vita saggia"; la ricezione della prospettiva schopenhaueriana nelle Carte di Soren Kierkegaard; l'irragionevolezza del gesto suicidale quale estrema affermazione della volontà; l'ambiguità ed equivocità del "nulla" cui approda "Il mondo come volontà e rappresentazione".
11,00

Sogno, scetticismo e nichilismo. Dalla filosofia antica alle neuroscienze

Sogno, scetticismo e nichilismo. Dalla filosofia antica alle neuroscienze

Riccardo Roni, Enrico Piergiacomi, Roberto Garaventa

Libro: Libro in brossura

editore: Maria Pacini Fazzi Editore

anno edizione: 2023

pagine: 112

In questo volume si avanza una lettura interdisciplinare di tre nuclei teorici decisivi - il sogno, lo scetticismo e il nichilismo - che hanno configurato i momenti principali della riflessione filosofica, scientifica e letteraria a partire dall'età antica fino alla contemporaneità a noi più vicina. Se già nell'atomismo antico (Democrito, Epicuro, Polistrato, Lucrezio) l'esperienza onirica consente di accedere a una realtà fuori dall'ordinario, dando così avvio alla ricerca del divino che prosegue nella veglia, nella Germania romantica lo scrittore Jean Paul (1763-1825) mostra la stretta connessione esistente tra la nascita delle immagini oniriche e il processo di creazione poetico-letteraria, al cui interno trova spazio anche un'acuta riflessione sul nichilismo che di lì a poco impronterà anche le visioni oniriche dei personaggi di alcuni celebri romanzi di Dostoevskij. Mentre nella Francia di fine Ottocento, grazie ai progressi dell'indagine psicologica, Bergson riporta il sogno nella realtà sociale e storica, interpretandolo come il fondamento immateriale della société ouverte. Passando infine al dibattito epistemologico contemporaneo, le indagini sul naturalismo e lo scetticismo mostrano come il «naturalismo scientifico» (da Quine a Sellars fino a Dennett), contestando lo statuto privilegiato della riflessione filosofica, ponga in primo piano un problema metodologico fondamentale, il quale ci permette di verificare l'attendibilità empirica delle percezioni condizionate dall'attività divinatoria degli individui. Ed è proprio sulla scia di questa impostazione che il contributo delle neuroscienze può spiegare come la continua riorganizzazione del nostro cervello attraverso prove ed errori ci metta nelle condizioni di costruire un nuovo principio di realtà ancora più inclusivo, resiliente e plurale, che può modellarsi anche sull'esperienza onirica.
13,00

Religiosità senza dogmi. Ambiguità e prospetticità delle religioni storiche

Religiosità senza dogmi. Ambiguità e prospetticità delle religioni storiche

Roberto Garaventa

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2012

pagine: 304

Ha senso parlare di una "religiosità" costitutiva dell'uomo? Non è forse vero che ogni singolo individuo è strutturalmente "aperto" a un "orizzonte ultimo di senso" che, nel corso della storia, è stato definito in guise diverse: Divino, Eterno, Trascendenza, Bene? Le religioni storiche con i loro messaggi soterico-redentivi non sono, al pari delle utopie sociali con i loro ideali di giustizia, tentativi storicamente e culturalmente determinati di dar corpo e figura a tale esperienza del Divino, dell'Eterno, della Trascendenza, del Bene? E non è proprio alla luce di tale "orizzonte ultimo di senso" che la realtà naturale e umana, così come la conosciamo, ci appare tragicamente segnata da una negatività radicale, da un "male metafisico" irredimibile per buona volontà umana, di cui i singoli mali fisici, morali, sociali, psico-esistenziali non sono che la concreta manifestazione? Le religioni sono fenomeni profondamente ambigui, soprattutto laddove non accettano di riconoscere la prospetticità della loro verità e non operano in controtendenza rispetto alla logica crudele, impietosa ed egoistica del mondo.
17,00

Rileggere Kierkegaard

Rileggere Kierkegaard

Roberto Garaventa

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2015

pagine: 188

A poco più di duecento anni dalla nascita di Kierkegaard (5 maggio 1813), questo volume si propone di rileggere alcune delle questioni centrali affrontate dal pensatore danese lungo il suo itinerario di pensiero: il difficile e controverso rapporto con la cristianità borghese di Danimarca; il carattere indiretto della comunicazione religiosa; il tratto paradossale, se non addirittura assurdo della fede; la noia quale lato notturno della vita ironico-estetica; la logica dei due principali tipi di seduttore; l’ambiguità dell’angoscia quale segno distintivo della libertà umana, ma al contempo fattore predisponente al peccato. L’ultima parte è, invece, dedicata alla recezione di Kierkegaard da parte di alcuni grandi interpreti tedeschi del suo pensiero: Christoph Schrempf, Theodor Haecker, Karl Jaspers, Martin Heidegger.
17,00

«La verità è ciò che ci unisce». Attualità del pensiero di Karl Jaspers

«La verità è ciò che ci unisce». Attualità del pensiero di Karl Jaspers

Roberto Garaventa

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2017

pagine: 154

Nel mondo d’oggi, in cui le istanze veritative predominanti ‒ le scienze naturali e le fedi rivelate ‒ sembrano disposte a riconoscere valore alla filosofia solo se questa accetta di assumere una posizione loro subordinata, può il pensiero filosofico ‒ che da sempre incarna la tendenza dell’uomo a ricercare la verità e comprendere la realtà ‒ rivendicare ancora una sua specificità e una sua autonomia? È a fronte di questa questione decisiva che la prospettiva illuministico-liberale di Karl Jaspers ‒ psicopatologo e filosofo al contempo ‒ mostra tutta la sua attualità. Infatti, pur criticando ogni forma di scientismo, cioè ogni forma di fede superstiziosa nelle capacità del sapere scientifico di dare risposte alle questioni filosofiche di fondo (circa il senso dell’esistenza, i comportamenti morali e sociali, i modelli di vita buona, di giustizia, di felicità), egli si guarda bene, da un lato, dallo svalutare l’importanza della scienza e della tecnica. Dall’altro, pur senza negare la dimensione metafisico-religiosa dell’esistenza, non si fa scrupolo di mettere radicalmente in discussione la pretesa assolutistica delle religioni storico-positive di possedere la verità.
17,00

Notabene. Quaderni di studi kierkegaardiani. Volume Vol. 10

Notabene. Quaderni di studi kierkegaardiani. Volume Vol. 10

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2018

pagine: 172

Nel 1846, un Kierkegaard poco più che trentenne iniziò ad annotare le proprie riflessioni in quaderni sul cui frontespizio tracciava un grande “NB” (ovvero: NotaBene). Con questa sigla soleva indicare ciò che si proponeva di tener presente, ciò su cui voleva richiamare l’attenzione, ciò che richiedeva un commento, ironico, serio o ammonitore. Nello scegliere NotaBene come titolo dei Quaderni di studi kierkegaardiani, si è voluto, quindi, utilizzare la stessa sigla adottata dal filosofo danese per i suoi appunti, ad indicare una “ripresa” del suo esercizio di pensiero. Il logo dei Quaderni, che riproduce il disegno di un uomo con il cannocchiale – sorta di “autoritratto” di mano dello stesso Kierkegaard –, vuole poi sottolineare un duplice aspetto della sua fisionomia intellettuale: quello dell’osservatore accurato e quello dell’ironista acuto e mordace, capace però anche di autoironia. Sono questi, infatti, i tratti che hanno reso il filosofo danese uno dei pensatori più lucidi e incisivi del pensiero moderno, capaci di esercitare una profonda influenza in ogni ambito dell’attività intellettuale e artistica del Novecento.
20,00

Studi jaspersiani. Rivista annuale della società italiana Karl Jaspers. Volume Vol. 6

Studi jaspersiani. Rivista annuale della società italiana Karl Jaspers. Volume Vol. 6

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 342

Come mettere in dialogo le fedi religiose di fronte alle chiusure dogmatiche e a invalicabili muri identitari? Come pensare a uno spazio – a un Logos – che leghi, che funga da ethos accomunante, da punto di traducibilità delle fedi? Queste domande, queste problematiche, questi motivi sono all’origine della riflessione sviluppata nel sesto fascicolo della Rivista di Studi Jaspersiani dedicato a Il dialogo interreligioso. Saggi di: Omar Brino, Roberto Celada Ballanti, Roberto Garaventa, Angela Giustino, Stefano Marabelli, Rita Mei, Chiara Pasqualin, Tolga Ratzsch, Paola Ricci Sindoni, Kurt Salamun, Edoardo Simonotti, Stefania Tarantino, Domenico Venturelli, Bernd Weidmann, Mario Wenning.
25,00

La religione deve trovare rifugio nella filosofia? Saggi sulla filosofia della religione di Hegel

La religione deve trovare rifugio nella filosofia? Saggi sulla filosofia della religione di Hegel

Roberto Garaventa

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2020

pagine: 164

I saggi raccolti nel presente volume affrontano alcuni aspetti centrali della riflessione hegeliana sulla religione: la dialettica tra rappresentazione e concetto, ossia tra religione e filosofia; la religione nella Fenomenologia dello spirito; la critica dell’idea schleiermacheriana della religione come “sentimento della dipendenza assoluta”; la religione della magia quale stadio iniziale della “storia delle religioni”; la religione cinese nei quattro corsi di lezioni berlinesi; Alberto Caracciolo interprete di Hegel. Se nell’interpretazione della prospettiva hegeliana data da Walter Jaeschke la religione – una volta raggiunta la sua forma più alta: quella cristiana – è destinata a “trovare rifugio” nella filosofia, se non addirittura (come religione della libertà) a dissolversi nelle istituzioni etiche, improntandole di sé, nella critica dell’impostazione hegeliana sviluppata da Caracciolo la religione, quale rapporto diretto del singolo con la Trascendenza, non può non conservare una sua autonomia rispetto al pensiero filosofico, destinato però come tale a mettere in questione la pretesa di assolutezza delle religioni storico-positive.
18,00

La noia. Esperienza del male metafisico o patologia dell'età del nichilismo?
25,82

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