Libri di Riccardo Parmeggiani
Domenico di Caleruega, il suo ordine e la sua memoria da Bologna all'Occidente
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 588
Inquisitions and money (13th - 19th century)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 340
Current trends in the historiography of inquisitions. Themes and comparisons
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 412
«Sapiens, ut loquatur, multa prius considerat». Studi di storia medievale offerti a Lorenzo Paolini
Libro: Libro in brossura
editore: Fondazione CISAM
anno edizione: 2019
pagine: 590
Il volume raccoglie ventinove saggi di trenta studiosi legati da un vincolo di amicizia e di condivisione di percorso professionale a Lorenzo Paolini. Seguendo le principali direttrici di ricerca sviluppate dall'onorato in oltre quarant'anni di didattica e ricerca, l'impianto della miscellanea si struttura in tre macrosezioni, dedicate rispettivamente a "Eresia, inquisizione, ordini mendicanti", a "Insegnamento e studia", a "Figure e tematiche bolognesi", cui si aggiunge un ulteriore nucleo di studi vari. I saggi hanno come filo conduttore la storia medievale, coprendo un ventaglio cronologico che si estende nelle sue linee essenziali dal secolo XI ai primi del Cinquecento, e sono in parte caratterizzati da un approccio interdisciplinare, comprendente settori quali la filologia, la storia del diritto, l'italianistica, l'antropologia e la storia dell'arte. La citazione latina ripresa nel titolo del volume, a lungo erroneamente ascritta a San Girolamo, è tratta dal "De officiis" di sant'Ambrogio (I/1, 10, 35).
L'Inquisizione a Firenze nell'età di Dante. Politica, società, economia e cultura
Riccardo Parmeggiani
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 232
Il volume ripercorre le origini e l'evoluzione storica del tribunale antiereticale a Firenze a partire dagli anni Trenta del Duecento fino al pontificato di Giovanni XXII. La città di Dante rappresenta un esemplare case study dei profondi intrecci che legarono il 'negotium fidei' medievale alla vita politica e alle trasformazioni della società comunale, non secondariamente in ragione dell'accentuato dinamismo economico che caratterizzò il passaggio tra Due e Trecento. In questo fervido contesto gli aspetti di carattere più schiettamente religioso sembrano rimanere di fatto in secondo piano, ancorché presenti anche nei dibattiti culturali che animarono il convento francescano di Santa Croce, sede dell'Inquisizione fiorentina. Il rilievo sociale dei lignaggi a vario titolo coinvolti nella repressione evidenzia come l'attività finanziaria e l'«indotto» generato dal tribunale ponessero il 'negotium fidei' al centro di forti interessi, che coinvolsero sia il ceto politico che quello imprenditoriale. Le irregolarità di gestione emerse in seguito ad un'inchiesta papale degli anni 1333-1334 fotografano in maniera nitida fino a che punto l'attività antiereticale si fosse progressivamente (e precocemente) trasformata da questione religiosa ad 'affaire' principalmente d'ordine finanziario.
Explicatio super officio inquisitionis. Origini e sviluppi della manualistica inquisitoriale tra Due e Trecento
Riccardo Parmeggiani
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 190
Il volume è dedicato allo studio e all'edizione del più antico manuale inquisitoriale italiano, "Explicatio super officio inquisitionis", scritto da un anonimo francescano ad uso di un giudice della fede di Toscana attorno al 1258. Per una migliore comprensione delle caratteristiche del testo, l'opera è inquadrata storicamente nel panorama complessivo della prima manualistica, fonte 'interna', in quanto riservata ai soli inquisitori. Nati contestualmente al negotium fidei, i manuali rappresentano il veicolo della normativa, permettendo di cogliere un duplice e contrastante fenomeno: se da un lato si dimostrano lo specchio della declinazione della procedura su base locale, restituendo un'immagine complessivamente plurale dell'Inquisizione medievale, dall'altro sono caratterizzati da una forte permeabilità testuale, recependo influssi provenienti da ambiti diversi rispetto a quello di fruizione. Quest'ultima tendenza è confermata da tre inediti formulari italiani, pubblicati in appendice.