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Libri di Pietro Aretino

Lettere. Volume Vol. 7

Lettere. Volume Vol. 7

Pietro Aretino

Libro

editore: Antenore

anno edizione: 2025

pagine: 738

70,00

Dialoghi. Volume Vol. 2

Dialoghi. Volume Vol. 2

Pietro Aretino

Libro

editore: ES

anno edizione: 1998

pagine: 272

18,08

Lettere. Volume Vol. 1

Lettere. Volume Vol. 1

Pietro Aretino

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 1997

pagine: 708

64,00

Lettere. Libro 1º

Lettere. Libro 1º

Pietro Aretino

Libro

editore: Guanda

anno edizione: 1995

pagine: LXXXII-768

33,57

Poesie varie

Poesie varie

Pietro Aretino

Libro: Copertina rigida

editore: Salerno

anno edizione: 1992

pagine: 398

44,00

Lettere. Volume Vol. 3

Lettere. Volume Vol. 3

Pietro Aretino

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 1999

pagine: 660

60,00

La cortigiana

La cortigiana

Pietro Aretino

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 1997

pagine: 163

14,00

Lettere. Volume Vol. 2

Lettere. Volume Vol. 2

Pietro Aretino

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 1998

pagine: 608

60,00

Lettere. Volume Vol. 4

Lettere. Volume Vol. 4

Pietro Aretino

Libro: Libro rilegato

editore: Salerno

anno edizione: 2000

pagine: 536

53,00

Sonetti lussuriosi. Estratti dalla produzione a sfondo erotico del gran poeta toscano

Sonetti lussuriosi. Estratti dalla produzione a sfondo erotico del gran poeta toscano

Pietro Aretino

Libro: Opuscolo

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2024

pagine: 64

Un classico della letteratura licenziosa, sboccata, irriverente e peccaminosa, con un apparato di note e commenti che ne inquadra il contesto e chiarisce i passi più oscuri.
2,90

Operette politiche e satiriche

Operette politiche e satiriche

Pietro Aretino

Libro: Copertina rigida

editore: Salerno

anno edizione: 2014

pagine: 493

Dopo le sei giornate dei dialoghi della Nanna (1534 e 1536), a distanza di pochi anni e ancora nella libera Venezia Pietro Aretino mette a punto altri due scritti che sfruttano l'impianto dialogico, il Ragionamento de le Corti (1538) e il Dialogo del giuoco (1543), testi finora relegati in una relativa marginalità eppure meritevoli di considerazione, e non solo per la tensione linguistica e stilistica che li attraversa. Il Ragionamento porta a perfetto compimento l'aspra critica dell'istituto corte, secondo modalità di scrittura consuete per il Flagello, mentre al contempo mira, in maniera sottile e con una strategia resa cauta dalla posta in gioco, a inserirsi all'interno del dibattito politico suscitato dal convegno che nel 1538 vide riuniti a Nizza l'imperatore Carlo V, il re di Francia Francesco I e il papa Paolo III, ovvero i rappresentanti delle maggiori corti della cristianità. Dentro le mura amiche del giardino di Francesco Marcolini quattro interlocutori si confrontano sul tema della corte e della vita cortigiana; con il risultato che a appena dieci anni dalla pubblicazione del Cortegiano di Castiglione si avvia una riflessione che tenta di incrinare il modello già classico della corte e quello del cortigiano. Percepito da subito in stretta connessione con il Ragionamento, il Dialogo è frutto della conoscenza dettagliata della passione per il gioco delle carte dimostrata da figure di primo piano dello scenario cinquecentesco cosi come da personaggi semi-sconosciuti.
45,00

Frottole

Frottole

Pietro Aretino

Libro: Libro in brossura

editore: Youcanprint

anno edizione: 2024

pagine: 146

Le due frottole di Pietro Aretino sono separate da poche settimane di differenza. Ma in mezzo scorre il fiume infernale del sacco di Roma. La prima, "Il Coriero mandato da Venere a cercare l'Amore", fu scritta a Mantova nel marzo del 1527 ed è una farsa, ovvero un componimento teatrale per voce sola destinato ad allietare una festa di corte (anche se poi si trasforma in uno sboccato pamphlet satirico). La seconda, "La frottola" di maestro Pasquino, spedita al marchese di Mantova nel luglio di quello stesso anno, quando ormai l'Aretino si era rifugiato a Venezia, è la sua più grandiosa e diabolica pasquinata, quella che fece piangere di rabbia papa Clemente VII quando la lesse, prigioniero dei suoi nemici in Castel Sant'Angelo. Nei suoi versi il sacco di Roma si converte in un macabro e grottesco carnevale che non trova confronti nella nostra letteratura.
17,00

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