Libri di Pierre Savy
Roma 1524. I Capitoli di Daniel da Pisa e la nascita della comunità ebraica
Bernard D. Cooperman, Serena Di Nepi, Anna Esposito, Pierre Savy
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2025
pagine: 280
Il 12 dicembre 1524, papa Clemente VII pubblicò con un breve i Capitoli di Daniel da Pisa, il primo statuto di una comunità ebraica di cui si abbia notizia. Questo documento costituì il pilastro della vita istituzionale degli ebrei di Roma nei secoli successivi, restando in vigore per l’intero periodo del ghetto (1555-1870). I Capitoli segnarono l’atto di nascita della comunità ebraica romana e furono il frutto dell’attenta opera di persuasione e mediazione affidata dal pontefice a Daniel da Pisa, un banchiere toscano in rapporti stretti con la famiglia Medici e ben inserito nel cenacolo umanista del cardinal Egidio da Viterbo. Grazie a questo testo, si mise fine alla fase di tensione e riconfigurazione che si era aperta nel gruppo ebraico dal 1492, con l’arrivo degli ebrei sefarditi. I Capitoli sono arrivati fino a noi in tre copie: la prima, originale e inedita, include elenchi dettagliati di chi lavorò con Daniel per redigere lo statuto; la seconda, successiva, già quasi interamente pubblicata da Attilio Milano nel 1935, poi scomparsa e riemersa solo recentemente, risale agli anni Settanta del Cinquecento e traccia le prime modifiche; la terza, parziale, riporta esclusivamente gli articoli di interesse delle magistrature pontificie. Questo libro pubblica per la prima volta i testi principali, accompagnati da quattro brevi saggi introduttivi che illustrano la storia eccezionale dei Capitoli e dei loro protagonisti e il posto significativo che occupano nella storia dell’ebraismo europeo.
Storia mondiale degli ebrei
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 496
Cosa accomuna individui distanti anche 3000 anni e dispersi lungo ogni angolo della terra? Questo libro è prima di tutto una grande sfida: quella di raccontare una storia epica, straordinariamente complessa e articolata. Dare conto di guerre, migrazioni di massa e violenze indicibili, certo, ma anche di successi clamorosi e inaspettati. Costruire non una storia lacrimevole fatta di sofferenze, progrom e shoah, ma il grande racconto di un popolo che ha dato prova di una capacità di resistenza spirituale e intellettuale unica al mondo.

