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Libri di Péter Esterházy

Kornél Esti

Kornél Esti

Dezsó Kosztolányi

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2022

pagine: 300

Che cos’è Kornél Esti? Un romanzo, una raccolta di novelle, una biografia? Niente di tutto questo e tutto questo insieme. Nel mezzo del cammino della sua vita Kosztolányi abbandona l’arte della composizione romanzesca di matrice realista per lanciarsi in un nuovo esperimento. Come spesso accade il nuovo non è altro che la rielaborazione dell’antico. E infatti Kosztolányi, riorganizzando molte delle sue novelle, compone un libro diviso in diciotto capitoli ciascuno con un suo titolo alla maniera dei romanzi antichi, dove la varietà delle vicende è controbilanciata dall’unità tematica, dalla tonalità stilistica e dalla presenza del protagonista. Così l’autore crea una forma romanzesca inedita dove il narratore, liberandosi dalle pastoie dell’impersonalità, dialoga con i personaggi e interpella il lettore. Kornél Esti narra le sue storie. Non è spinto da nessuna morale, da nessuna ideologia. L’esperienza di un individuo ha ancora un po’ di autorità. I suoi amici lo rimproverano di aver fatto il suo tempo. Esti fa orecchie da mercante, e con lui Kosztolányi che per esplorare il suo presente ritorna non solo all’infanzia e alla giovinezza del suo eroe ma alle radici dell’arte del romanzo, a Boccaccio, al romanzo picaresco. Questo libro è un serbatoio infinito di disincanto e humour, dove un Don Chisciotte ungherese si aggira in una Budapest reale e fantastica in un’epoca in cui la Storia, dopo il crollo dell’Impero Asburgico e la fine della Prima guerra mondiale, non si è ancora incaricata di rendere le avventure dell’uomo su questa terra completamente incredibili o soltanto verosimili. Prefazione di Peter Esterházy.
18,00

Esti

Esti

Péter Esterházy

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2017

pagine: 390

Un'autobiografia suddivisa in settantasette storie. Il nome del protagonista è Esti. E così che i compagni di università chiamavano Esterházy. Esti come il personaggio inventato dal grande scrittore ungherese Dezsö Kosztolányi. Ed Esti è molte persone. È il rampollo di una stirpe di antico lignaggio, dunque vissuto in tante epoche, morto e risuscitato tante volte. Esti è il personaggio qui e ora, ma è anche tutti gli altri che l'hanno preceduto, e che seguiranno. Esti è l'insieme di frammenti di una famiglia che lui conosce già diseredata, stretta nella morsa del socialismo, consapevole che il concetto di libertà è sempre relativo. È uno sguattero che grazie a un gusto sopraffino diventa una celebrità. È il figlio ribelle che non ne vuole sapere di seguire una professione sicura. Esti è un ragazzo, e poi una ragazza, un'affascinante adolescente. Una cameriera eletta La Bella del Kentucky che per contratto deve mangiare quantità impressionanti di hamburger. Esti forse è stato scambiato in culla, perché troppo diverso dal resto della sua famiglia. Esti un'estate su una spiaggia italiana: i quattro figli che vogliono giocare a palla con il padre paralizzato. Esti che si sente come una gallina, una gallina che alza la zampa con la stessa grazia di una Pina Bausch...
22,00

Una donna. Testo ungherese a fronte

Una donna. Testo ungherese a fronte

Péter Esterházy

Libro: Libro in brossura

editore: Forum Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 160

Una donna. O novantasette differenti creature? Il libro si direbbe un inno all'eterno femminino nella sua inarrestabile e travolgente ricchezza di caratterizzazioni, in un continuo ondeggiare fra il sublime, il divino, il comico, il grottesco, l'ovvio e il volgare del quotidiano. Ognuna di queste donne è un'anti-Barbie: ora dea arrogante e inavvicinabile, ora amante capricciosa e passionale, ora moglie e madre detestabile, sa di Chanel n. 5 o di cipolle, ma è sempre irresistibile in tutte le sue metamorfosi. Travolto dalla vitalità di lei, il maschio narratore e personaggio di queste storie si tormenta nel desiderio, languendo nella propria inabilità e soggezione di eterno bambino-adolescente. La grazia del libro Péter Nádas lo definì un vero e proprio romanzo sta in questo balletto irregolare, in questa galleria di figure femminili con le quali i lettori non possono non entrare in un ambiguo rapporto di fascinazione, avvinti da opposte emozioni di repulsione e attrazione. Corredano il volume alcune fotografie di Man Ray.
16,00

Non c'è arte

Non c'è arte

Péter Esterházy

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2012

pagine: 204

Esterházy resuscita la madre perché racconti la sua amicizia o sarebbe meglio dire flirt con il "dio del pallone" Puskás, sfruttando così l'occasione per fare un ritratto di due eventi fondamentali della storia ungherese: la rivolta anti-sovietica del '56 e la leggendaria nazionale magiara del '54. Due miti, due sconfitte, due rivoluzioni perse. Esterházy ci riporta a un'epoca romantica del calcio, quand'era infarcito di leggenda e morale, quand'era l'unico modo per sognare un avvenire diverso, o semplicemente l'unico sfogo per dimenticare povertà e sofferenza. Unire in un'autobiografia romanzata la figura aristocratica di Lili Esterházy con il mito Ferenc Puskás è un modo per fare un'apologia del calcio, nella sua dimensione estetica e in quella politica. Il calcio come evasione totale dall'asfissia della dittatura, il calcio come vita parallela per fuggire dalla paura. Piccoli aneddoti che raccontano la sopravvivenza, la resistenza del popolo ungherese. "Non c'è arte" è un romanzo dove si passa con semplicità disarmante dal dolore al sorriso, dalla paura della dittatura alla gioia di una partita di pallone.
16,00

Una donna

Una donna

Péter Esterházy

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2008

pagine: 151

Una donna. O novantasette differenti creature? Il libro si direbbe un inno all'eterno femminino nella sua inarrestabile e travolgente ricchezza di caratterizzazioni, in un continuo ondeggiare fra il sublime, il divino, il comico, il grottesco, l'ovvio e il volgare del quotidiano. Ognuna di queste donne è un'anti-Barbie: ora dea arrogante e inavvicinabile, ora amante capricciosa e passionale, ora moglie e madre detestabile, sa di Chanel n. 5 o di cipolle, ma è sempre irresistibile in tutte le sue metamorfosi. Travolto dalla vitalità di lei, il maschio narratore e personaggio di queste storie si tormenta nel desiderio, languendo nella propria inabilità e soggezione di eterno bambino-adolescente. Un balletto irregolare, in questa galleria di figure femminili con le quali i lettori non possono non entrare in un ambiguo rapporto di fascinazione, avvinti da opposte emozioni di repulsione e attrazione.
13,00

Verbale di polizia

Verbale di polizia

Imre Kertész, Péter Esterházy

Libro: Copertina morbida

editore: Casagrande

anno edizione: 2007

pagine: 66

Il protagonista sta viaggiando in treno, da Budapest a Vienna. Ha un biglietto di prima classe, la prenotazione, il passaporto. Ma quando viene effettuato il controllo doganale tutto precipita e ciò che, dopo il crollo dei regimi comunisti, avrebbe dovuto essere diverso si dimostra in realtà uguale a prima, uguale a sempre. Di colpo il personaggio di Imre Kertész (che non è altri che Kertész stesso) è sopraffatto dal terrore usuale, quello stesso terrore che lo ha tenuto in scacco per tutta la vita e di cui ora - nel 1991 - aveva creduto di essersi liberato. È questo meccanismo che porta un rispettabile cittadino a sdoppiarsi, a diventare crudele spia di se stesso e vittima kafkiana allo stesso tempo. Sono invece serene e divertite le vicende del protagonista del racconto "Vita e letteratura" di Esterhàzy (che è l'autore stesso), a sua volta in viaggio tra Budapest e l'Austria.
12,00

Harmonia caelestis

Harmonia caelestis

Péter Esterházy

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2005

pagine: 706

L'autore è il discendente dei principi Esterházy d'Ungheria, famiglia di aristocratici vicini a imperatori e re. Quando, nel 1949, il partito comunista impose un regime stalinista, la famiglia di Péter decise di restare piuttosto che di andare in esilio. In questo libro lo scrittore, accanito sperimentatore, racconta con una narrazione non lineare la storia della famiglia dal '500 in poi dando vita a una lunga carrellata storica, in cui ogni antenato maschio viene chiamato "mio padre" con un effetto di straniamento evidente.
12,00

L'edizione corretta di Harmonia caelestis

L'edizione corretta di Harmonia caelestis

Péter Esterházy

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2005

pagine: 291

Nel 1999, ultimata la stesura di "Harmonia caelestis", lo scrittore ungherese nato a Budapest nel 1950 chiede di poter accedere a documenti segreti per sapere se, tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, i servizi ungheresi l'abbiano mai sorvegliato. Con agghiacciante sbalordimento trova quattro fitti dossier che gli rivelano una verità sconvolgente. Riconosce immediatamente la calligrafia, sono scritti da suo padre tra il 1957 e il 1980 e testimoniano inequivocabilmente l'attività di informatore svolto dal padre per i servizi segreti. Questo libro è una sorta di diario in cui l'autore-figlio riporta brani tratti dai dossier, scritti in rosso e commentati in nero, tutto l'amore per il padre, ma soprattutto la delusione e l'odio della scoperta.
18,00

Harmonia caelestis

Harmonia caelestis

Péter Esterházy

Libro

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2003

pagine: 712

L'autore è il discendente dei principi Esterházy d'Ungheria, famiglia di aristocratici vicini a imperatori e re. Quando, nel 1949, il partito comunista impose un regime stalinista, la famiglia di Péter decise di restare piuttosto che di andare in esilio. In questo libro lo scrittore, accanito sperimentatore, racconta con una narrazione non lineare la storia della famiglia dal 1500 in poi dando vita a una lunga carrellata storica, in cui ogni antenato maschio viene chiamato "mio padre" con un effetto di straniamento evidente.
22,00

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