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Libri di Pasquale Iaccio

Salerno e il cinema

Salerno e il cinema

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2025

pagine: 222

Salerno, pur essendo luogo di nascita di personaggi importanti per la storia del cinema, non solo italiano, ha finito per ignorare per lungo tempo le sue glorie cittadine. La ricerca si è proposta di ribaltare la prospettiva e di delineare uno sguardo d'insieme su Salerno e il cinema, un tema complesso che riguarda un lungo arco temporale e che investe ambiti differenti oltre la sola storia del cinema: la cultura in tutti i suoi aspetti, l'immaginario collettivo, l'antropologia, la sociologia, la comunicazione, o - meglio - il rapporto del cinema con i diversi e molteplici fenomeni sociali che si sono susseguiti dalle origini delle immagini in movimento ai nostri giorni. È importante esaminare come una "rappresentazione" di un luogo geografico, ma anche antropologico e culturale, frutto di secoli di rappresentazioni visive legate agli strumenti e al gusto dei tempi, arrivi al secolo del cinema e assorba o modifichi il precipitato di una lunga tradizione dell'immagine e come questa si trasformi in ragione dell'evoluzione tecnica dello strumento cinematografico e della nascita di nuovi generi. La ricerca, oltre che dedicarsi a una singola fonte (il testo), si è proposta di dare per la prima volta uno sguardo d'insieme su un luogo geografico, come la città di Salerno, nel momento in cui il cinema si è inserito nel flusso della storia delle varie epoche (il contesto).
18,00

Rossellini. Dal neorealismo alla diffusione della conoscenza

Rossellini. Dal neorealismo alla diffusione della conoscenza

Libro: Libro in brossura

editore: Liguori

anno edizione: 2006

pagine: 232

20,99

La scena negata. Il teatro vietato durante la guerra fascista (1940-1943)
15,49

Il Mezzogiorno tra cinema e storia. Ricordi e testimonianze
21,99

Vincere! Fascismo e società italiana nelle canzoni e nelle riviste di varietà (1935-1943)

Vincere! Fascismo e società italiana nelle canzoni e nelle riviste di varietà (1935-1943)

Pietro Cavallo, Pasquale Iaccio

Libro: Libro in brossura

editore: Liguori

anno edizione: 2003

pagine: XIV-243

Fare storia attraverso le canzoni e le riviste di varietà. Questa l'idea base del volume. Migliaia di testi di canzonette e di riviste, ricavate dagli archivi della censura fascista, ci rimandano il clima di un'Italia che passò dai fasti dell'impero alle tragedie della guerra. La canzone, con le aspirazioni e i sogni che racchiude, si rivela così uno straordinario termomentro dell'immaginario collettivo degli italiani di allora.
29,99

Non solo Scipione. Il cinema di Carmine Gallone

Non solo Scipione. Il cinema di Carmine Gallone

Libro

editore: Liguori

anno edizione: 2003

pagine: 272

23,99

I quaderni del Giornale di storia. La storia sullo schermo. Il Novecento

I quaderni del Giornale di storia. La storia sullo schermo. Il Novecento

Pasquale Iaccio

Libro: Copertina morbida

editore: Pellegrini

anno edizione: 2004

pagine: 264

22,00

Cinema e storia. Percorsi e immagini

Cinema e storia. Percorsi e immagini

Pasquale Iaccio

Libro: Libro in brossura

editore: Liguori

anno edizione: 2008

pagine: 288

26,99

Lo spettacolo asservito. Teatro e cinema in epoca fascista

Lo spettacolo asservito. Teatro e cinema in epoca fascista

Pasquale Iaccio

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Scientifiche Italiane

anno edizione: 2020

pagine: 172

Lo spettacolo è stato un cardine del consenso durante il fascismo. Il volume ricostruisce il meccanismo di censure, di lacci e lacciuoli con cui il regime imbrigliò ciò che gli spettatori vedevano sulla scena e sugli schermi italiani. L'abbandono di una pratica personalistica nell'ambito della politica culturale si ebbe nel passaggio dagli Anni Venti agli Anni Trenta, gli anni della «normalizzazione». Si passa dalla pratica della repressione e dell'improvvisazione a quella del consenso e del coinvolgimento o - per dirla in altro modo - dalle passioni, dai sogni, dai progetti (di tanti intellettuali e cineasti di belle speranze) alle pratiche istituzionali, agli enti ministeriali, ai burocrati. Il 1931 segna l'inizio della svolta in tutti i settori della comunicazione e dello spettacolo; nel cinema e nel teatro in primo luogo. Il regime interviene a favore di un sistema misto in cui lo stato, forte di un controllo sui vari passaggi della produzione, si attribuisce il ruolo di indirizzo ideologico e di promotore finanziario. Rispetto al passato, lo stato adegua la revisione teatrale a quella cinematografica, nel senso che istituisce un ufficio ministeriale di censura preventiva affidato a un censore unico. Il disegno è uniformare le diverse branche dello spettacolo, secondo un unico criterio censorio, sotto la supervisione del duce. Da allora in poi ogni decisione veniva presa attraverso una catena che partiva dal censore, passava per il ministro competente e arrivava su fino al giudizio insindacabile di Mussolini. Il risultato del lavoro sotterraneo della censura, aggiunto a quello palese degli altri organismi creati all'occorrenza, fu di addormentare più di una coscienza e di soffocare la vitalità dello spettacolo italiano. Singoli casi di autonomia intellettuale - pochi in verità - valgono per quello che sono: splendide testimonianze individuali. Il costume del bastone (censura) e della carota (sovvenzioni) fu il sistema che il regime mise in atto per ottenere ciò che più gli stava a cuore: acquiescenza, autocensura, conformismo, compromissione, adulazione a cui fu ridotto lo spettacolo italiano.
20,00

L'antico al cinema

L'antico al cinema

Pasquale Iaccio, Mauro Menichetti

Libro

editore: Liguori

anno edizione: 2010

pagine: 250

21,99

L'alba del cinema in Campania. Dalle origini alla Grande Guerra (1895-1918)

L'alba del cinema in Campania. Dalle origini alla Grande Guerra (1895-1918)

Libro: Libro in brossura

editore: Liguori

anno edizione: 2010

pagine: 352

38,49

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