Libri di Paolo Valera
La folla
Paolo Valera
Libro: Libro in brossura
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2003
pagine: 384
Protagonista di questo "studio", allo stesso tempo psicologico e sociale, è la galleria dolente e multiforme di oppressi che popolavano il Casone del Terraggio di Porta Magenta. A questa Folla ai margini appartiene l'Annunciata, esuberante popolana che per anni ha ovviato con disinvoltura a gravidanze indesiderate e che poi non ha pace al ricordo dei suoi "delitti materni"; l'Agata Maddaloni, madre di undici Figli affamati, che nei momenti lugubri è assalita dal pensiero spaventoso di gettarne uno dalla ringhiera "per far sapere con una tragedia che i suoi figli muoiono di fame"; indimenticabile anche la Famiglia Cristaboni, "che riassumeva tutto ciò che vi era di tragico e deforme nel Casone".
La folla
Paolo Valera
Libro: Libro in brossura
editore: Greco e Greco
anno edizione: 2003
pagine: 389
Gli scamiciati. Seguito alla Milano sconosciuta [1881]
Paolo Valera
Libro: Libro in brossura
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2004
pagine: VIII-128
"Gli scamiciati, seguito alla Milano sconosciuta", qui proposti in una ristampa dell'edizione del 1881. Lo scrittore comasco affronta un viaggio-inchiesta, questa volta lungo il Naviglio, sul Barchett di pover, il Barchett de Boffalora, in compagnia di una banda di ladruncoli, capeggiati da Nosetti, che raccontano la loro "odissea" di vittime delle istituzioni e dei pregiudizi sociali. Gli scamiciati vogliono essere la "detronizzazione della logica borghese. Ovvero sono gli straccioni che sbucano dalla cloaca per prendere posto al banchetto della vita". Riproduzione a richiesta dell'edizione: G. Ambrosoli e C, 1881 (Biblioteca naturalista).
Milano. Pitocchi, frati cavadenti, il lader onest, prostitute, ladri, poliziotti, avvocati dei poveri, locande luride e mille altre storie milanesi raccontate e disegnate.
Paolo Valera
Libro: Libro in brossura
editore: Storie
anno edizione: 2024
pagine: 384
Più che un libro, un reportage spietato sulla Milano di fine ‘800. Mentre il Visconti si occupava dei “piani alti e nobili” il Valera, origini povere le sue, figlio di un ambulante e di una lavandaia, si intrufolava nei bassifondi milanesi e nelle case dove i ragni disdegnavano di tessere la loro tela e i sorci cambiavano quartiere nulla trovando se non spaventosa miseria. Definito il Victor Hugo milanese non risparmiò niente a nessuno nel raccontare gli ultimi, i pitocchi, le prostitute, il carcere, le locande malfamate, i frati cappuccini e le loro minestre date ai poveri, ubriachi e ladri nella città che già allora si auto definiva la Capitale Morale d'Italia. Una città, Milano, all’epoca di circa 300 mila abitanti tutta protesa a conquistare il futuro. Valera la colpì al cuore e ne subì le conseguenze. Processato più volte riuscì però, tramite i suoi articoli, a denudare la città e porla di fronte ai suoi limiti che non erano pochi e che non del tutto, ancora oggi, sono stati risolti.
L'assalto al convento (Milano 9 maggio 1898). Ediz. numerata
Paolo Valera
Libro: Copertina morbida
editore: Il Muro di Tessa
anno edizione: 2010
pagine: 204
Milano sconosciuta rinnovata
Paolo Valera
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2016
pagine: 228
Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, Milano consolida il primato di "capitale morale" del Bel paese. Tuttavia, sotto la gaudente e ottimistica città famosa per il Duomo, la Galleria e i monumenti, esiste un'altra Milano, notturna e depravata, nella quale si muove una folla di spiantati, di reietti, di miserabili: artisti falliti, giovani belle senza speranza, piccola e grande criminalità, locch e prostitute. Li possiamo vedere al Bottonuto, al Verziere, in via del Guast tra il Castello e Porta Garibaldi. Riempiono i dormitori, i locali aperti fino a tardi, i postriboli e le case malfamate, talvolta le sale da ballo e i restaurants, più spesso i bois e le carceri. A questa schiera di oppressi Paolo Valera dedica la sua più celebre opera letteraria, a metà strada tra il modello naturalistico di Zola e i personaggi del melodramma, con la testa verso la lotta proletaria e i piedi nella scapigliatura milanese. Quando nel 1922 l'autore ripubblica "Milano sconosciuta", in edizione "rinnovata", tanta parte di quella città ormai non c'è più. Il vizio è dilagato ovunque, senza nemmeno il pudore di nascondersi. L'autore non può allora non ripensare a quella Milano, alla fiera degli oh bei! oh bei! e alla signorilità meneghina perduta; e così anche i toni della nostalgia vanno ad arricchire i quadri prodotti in oltre quarant'anni di instancabili esplorazioni palombare.
Per ammazzare il «Corriere della Sera». Romanzo follaiolesco
Paolo Valera
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2017
pagine: 348
«“La Folla” non offre ai suoi abbonati a 5 lire né chincaglieria né cartelle di lotteria né automobili. Offre solo Per ammazzare il “Corriere della Sera”, il romanzo più spettacoloso del giornalismo dei nostri tempi»: con queste parole, nell’autunno 1912, veniva annunciato sulla rivista «La Folla» il romanzo del giornalista e scrittore socialista Valera. Il testo non venne mai pubblicato ed è stato considerato fino ad oggi introvabile. In quest’opera, che per la prima volta si pubblica in volume, l’autore nomina centinaia di giornalisti, scrittori e politici, innumerevoli testate italiane e internazionali; di tutti e di tutte discute l’organizzazione, gli orientamenti, le azioni, ne giudica le firme e l’atteggiamento tenuto nei confronti del potere. Un ritratto spietato e disincantato del giornalismo italiano ed europeo tra Otto e Novecento, e il sogno di un nuovo quotidiano, «Il Corrierissimo», che non sarà la tribuna dell’opinione nazionale, liberata dall’influenza del «Corriere della Sera», ma il principale divulgatore del verbo socialista, antiborghese e antimonarchico in tutti gli angoli della terra, per la redenzione dell’umanità, finalmente illuminata dal «Sol dell’Avvenire»
Mussolini
Paolo Valera
Libro: Libro in brossura
editore: Alemar
anno edizione: 2022
"Mussolini" di Paolo Valera non è una biografia del Duce ma un profilo veloce, quasi come una istantanea, non solo di Mussolini ma anche del mondo che ruotava intorno alla sua figura, fornito da un cronista dell'epoca che riesce a catturare lo spirito del suo tempo. Valera difatti è un giornalista, nato nel 1850, che scrive di Mussolini nel 1924, due anni dopo la "marcia su Roma", e due anni prima di morire. Il libro fu sequestrato dai gerarchi e Valera espulso dal partito.
E venne il Natale
Paolo Valera, Eleonora Carta
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2023
pagine: 82
È la mattina del 25 dicembre. Lo scrittore e giornalista Paolo Valera, la cui voce data per sovversiva gli valse il carcere alla fine del XIX secolo, ci fa entrare nella cupa atmosfera del reclusorio di Finalborgo: lì l’astio che grava sul cuore dei detenuti si scioglie appena un poco al giungere dei messaggi d’auguri delle famiglie, e di una colazione condivisa con i forzati dimenticati da tutti. In quello stesso momento esce di prigione il protagonista del racconto contemporaneo di Eleonora Carta: graziato dall’annuale amnistia natalizia, assapora la consapevolezza di essere libero e vivo. Una certezza che subito vacilla: la libertà si trasforma in un viaggio allucinato oltre i confini delle leggi fisiche, che lo condurrà davanti a una delle immagini più tenacemente radicate nell’immaginario religioso occidentale. Quale altro accompagnamento potrebbe celebrare al meglio questo insolito connubio, se non il suono senza tempo delle ciaramelle di Giovanni Pascoli? I suoi versi aprono il libro, rassicurandoci subito sul fatto che, in qualunque epoca e condizione ci troviamo, l’atmosfera del Natale sarà sempre la stessa.