Libri di Paolo Talanca
Musica e parole. Breve storia della canzone d'autore in Italia
Paolo Talanca
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 204
Il volume ripercorre l'intera storia della canzone d'autore italiana e dei suoi protagonisti narrando le vicende di singoli artisti e gruppi la cui opera scaturisce da reali necessità personali e collettive e che, anche a contatto con l'industria discografica, sono riusciti a non compromettere la propria poetica musical-letteraria. Dall'Ottocento a oggi, dalla canzone napoletana alla trap, passando per De André, Guccini, De Gregori, Battiato e tutti gli altri, per ogni epoca le peculiarità dei brani che l'hanno caratterizzata vengono ricostruite sulla base del contesto storico-sociale da cui sono nati stili e poetiche. Particolare attenzione è dedicata alle dinamiche che, nel tempo, fanno sì che la canzone non resti solo un fatto di spettacolo, costume e intrattenimento, ma rappresenti esigenze e capacità artistiche autentiche, a salvaguardia della purezza dell'origine del canto.
Fra la Via Emilia e il West. Francesco Guccini: le radici, i luoghi, la poetica
Paolo Talanca
Libro: Copertina morbida
editore: Hoepli
anno edizione: 2019
pagine: 146
Francesco Guccini è uno dei principali rappresentanti della canzone d'autore italiana: ha sempre scritto assecondando la sua necessità creativa più che le esigenze del mercato discografico. Cantautore di culto, è diventato un punto di riferimento della nostra cultura soprattutto per via dell'aderenza totale tra la sua vita, le proprie scelte e le proprie canzoni, tanto che ci sono pochi dubbi, oggi, nell'inserire le sue opere nel novero della letteratura italiana del Novecento. Tramite il percorso Pàvana-Modena-Bologna-Pàvana, il libro rintraccia i luoghi fondamentali della sua vita, i ricordi, gli aneddoti e le letture amate che costituiscono riferimenti essenziali della sua poetica. Dagli esordi del beat, con brani simbolo per un'intera generazione come Dio è morto o Auschwitz, passando per la stagione d'oro dei cantautori, quegli anni Settanta in cui è stato un riferimento cruciale grazie a canzoni come La locomotiva o Eskimo, o pezzi più intimi come Incontro o Amerigo. E poi il modo in cui ha cantato gli anni Ottanta, con un rinnovamento musicale che ha saputo strutturare maggiormente il proprio stile, in un decennio segnato dal maestoso concerto del 1984 in Piazza Maggiore a Bologna, da cui questo libro ha preso in prestito il nome. Fino agli anni Novanta, di rabbia e d'amore, che attraverso il brano Addio prefigurano la scia che porta a L'Ultima Thule e ai giorni nostri.
Nudi di canzone. Navigando tra i generi attraverso musica e parole
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2019
pagine: 144
Quanta musica c’è dentro a una canzone? Cos’è “canzone d’autore”? E il rock come si riconosce? Quand’è che una canzone è nuda? Come la si spoglia? Togliendo il superfluo? Cos’è superfluo? A queste e altre domande cerca di rispondere "Nudi di canzone". Ragionando per sottrazione, l’essenziale di una canzone dipende dagli elementi (testo, melodia, interpretazione, strumentazioni, arrangiamenti, armonia, ecc.) di cui non si può fare a meno, ma che non sono sempre gli stessi: dipende dal genere. Il “corpo canzone”, perciò, varia da genere a genere. C’è un solo denominatore comune: la presenza di musica e parole. Questo è il motivo del titolo. Se la popular music contiene al suo interno tutto quello che non è “musica colta”, questo libro si occuperà di una parte di essa: cioè della canzone moderna, in particolar modo di quelle italiane che presentano parole e musica. Il volume raccoglie saggi sui principali generi di canzone, scritti da alcuni dei migliori critici musicali italiani per ogni ambito specifico. Il libro è alla sua seconda edizione. Rispetto alla prima, del 2010, i saggi sono stati rivisti e ampliati. La strada del volume è quella che conduce per gradi a giustificare la tesi secondo cui è imprescindibile tener conto dei generi per la corretta valutazione della canzone, partendo da ciò che caratterizza questa forma d’arte: l’unione di musica e parole.
Il canone dei cantautori italiani. La letteratura della canzone d'autore e le scuole delle età
Paolo Talanca
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2017
pagine: 416
La recente assegnazione del premio Nobel per la letteratura al cantautore statunitense Bob Dylan ha dimostrato come la canzone d’autore sia un oggetto artistico munito di una propria esclusività letteraria, per meglio dire un genere letterario, in grado dunque di esprimere una propria letteratura autonomamente intesa. Il presente lavoro, nato da una tesi di dottorato di ricerca presso l’università Tor Vergata di Roma iniziato nel 2014, scaturito quindi da un progetto decisamente precedente all’assegnazione del Nobel a Dylan, si prefigge il compito di individuare le specificità codicologiche di tale genere e stilarne il canone italiano.
Vasco, il male. Il trionfo della logica dell'identico
Alessandro Alfieri, Paolo Talanca
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 127
Vasco è Vasco, Vasco è un mito e un'icona, impossibile negarlo. Che cosa può fare emergere una trattazione rigorosa e seria rivolta al fenomeno dominante della cultura popolare italiana da oltre 30 anni e alla sua musica? Senza voler fare un attacco sconclusionato e fazioso, "Vasco, il Male" vuole colmare un vuoto negli studi critico-filosofici, che troppo spesso trascurano l'importanza che fenomeni di tale portata hanno per l'orizzonte sociale nel quale viviamo. Quella di Vasco è stata la voce più seguita, più amata, più idolatrata e imitata degli ultimi decenni, e nessuno come lui può vantare una così sterminata platea di accaniti fan e autentici adoratori di tutte le età; per questa ragione non può essere esente da responsabilità sulla situazione odierna. Consegnandosi alla logica dell'identità perpetuata, ed avendo esaurito il valore artistico di una ponderata corrispondenza tra icona visiva e composizione musicale, Vasco si fa espressione del Male contemporaneo reiterando a prescindere da tutto il suo indiscutibile successo. Prefazioni di Enrico Deregibus.
Immagini e poesie nei cantautori contemporanei
Paolo Talanca
Libro
editore: BastogiLibri
anno edizione: 2006
pagine: 112
Cantautori novissimi. Canzone d'autore per il terzo millennio
Paolo Talanca
Libro
editore: BastogiLibri
anno edizione: 2008
pagine: 178
Questo libro è stato pensato, scritto e redatto nel periodo di tempo che va dalla primavera del 2007 all'inizio dell'estate del 2008. Si compone di una prefazione scritta da Enrico de Angelis, Direttore artistico del Premio Tenco; da un saggio introduttivo dell'autore che spiega intenti, obiettivi, motivi, metodi dell'intero lavoro; un saggio di Marco di Pasquale, specifico sui motivi d'avanguardia della canzone; nove capitoli antologici di approfondimento. Paolo Talanca applica la logica e la terminologia dei poeti "novissimi" ad alcuni nostri selezionatissimi cantautori dei tempi recenti, in quanto tali successivi ai "novi" che cambiarono la canzone all'inizio degli anni Sessanta. I criteri di scelta sono stati dettati, oltre che dall'elevata qualità artistica di ognuno dei cantautori in questione, anche da complementari requisiti di esperienze discografiche, che arrivano a tracciare un quadro abbastanza esaustivo per ciò che riguarda i modi e i luoghi del farsi della Novissima Canzone d'Autore nel panorama italiano.
Ivan Graziani. Il primo cantautore rock
Paolo Talanca
Libro: Libro in brossura
editore: CRAC Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 200
Di cosa parla questo libro? Parla dell'assoluta unicità di Ivan Graziani come cantautore rock, che negli anni Settanta "inventa" uno stile di scrittura e un linguaggio per la canzone come nessuno aveva fatto prima. Parte dagli anni Sessanta, dalla musica che c'era intorno a Ivan e dai suoi primi passi, e arriva ad analizzare il momento in cui Ivan stesso comprende come scrivere i brani, quale stile usare per dire al meglio le cose che aveva da dire, nella forma artistica "canzone" che gli era più congeniale. Il periodo cruciale è la fine degli anni Settanta, il momento di svolta nello stile verso un modo di scrivere unico e, dunque, d'autore. Certamente non parla solo dei brani più famosi: Agnese, Lugano addio, Firenze. O, meglio, li mette da parte, perché considerarli l'apice artistico di Ivan Graziani - come probabilmente è giusto fare, soprattutto per Lugano addio - farebbe trascurare il suo merito principale: aver compreso come unire al meglio la forza del genere "rock" con quello del genere "canzone d'autore". Sotto questo punto di vista, brani come Pigro o Fuoco sulla collina restituiscono molto meglio di altri la grandezza di un autore che era un fiume artistico in perpetuo moto, che puntava all'autenticità - con tutto l'armamentario etimologico e di senso che questa parola comporta -, che non si fidava mai di forme o verità acquisite ma cercava sempre di stupire, cercava l'originalità e, così facendo, cercava una strada propria. Prefazione di Andrea Scanzi.