Libri di Paolo Matthiae
La Siria antica. Arte e architettura
Paolo Matthiae
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 304
Le meraviglie di una civiltà dimenticata riemergono da una serie di nuovi scavi, e si mostrano scintillanti davanti ai nostri occhi increduli. In pagine riccamente illustrate, avvolte dal fascino misterioso dell’era che riportano alla luce, Paolo Matthiae ci guida, trasmettendoci tutta l’emozione della scoperta fatta sul campo, attraverso le stupefacenti rovine di un tempo perduto e ora ritrovato. La Siria è comparsa tardi da protagonista nel grande scenario dell’Archeologia orientale, dominato prima dall’Egitto e poi, dall’Ottocento, dalla Mesopotamia; e solo negli ultimi decenni di quel secolo di straordinarie esplorazioni ebbero inizio gli scavi nell’area siriana. Nel Novecento si sono poi susseguite clamorose scoperte che ci hanno restituito un’inedita immagine del territorio siriano nell’antichità: nel 1929 a Ugarit sulla costa del Mediterraneo, nel 1933 a Mari sul medio Eufrate e nel 1964 a Ebla nella Siria interna. Gli Egizi, creatori della più antica, complessa, durevole e splendida civiltà tra quelle affacciate sul Mediterraneo, consideravano la Siria negativamente singolare per la mutevole situazione climatica, per la costante frammentazione politica, per la bizzarria dei grandi fiumi, Eufrate e Tigri, che avevano un corso, a differenza del Nilo, da nord a sud, e utile solo per rifugiarvisi, come accadde a Sinuhe, o per crearvi un impero, come fecero i Thutmosidi. Ma la Siria, proprio per la sua conformazione geografica, è stata protagonista nel III millennio a.C. della seconda urbanizzazione della storia dell’umanità a scala planetaria, indipendente dalla presenza di una valle alluvionale. La Siria dell’Età del Bronzo ha reso piena verità al detto che «città» è sinonimo di «civiltà» e ha fatto sì che la città divenisse un modello universale di illimitata versatilità nella storia della Terra.
Ebla. Un impero ritrovato
Paolo Matthiae
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 369
La rinascita di Ebla e della sua cultura è una delle più sensazionali scoperte dell'archeologia contemporanea. La ricostruzione di un mondo complesso di avanzata struttura amministrativa, di sofisticata ideologia e di raffinata cultura materiale è il risultato di una attività di ricerca che dura da oltre venticinque anni. La rivelazione inattesa di Ebla ha stupito il pubblico internazionale e il mondo scientifico non meno dei ritrovamenti di Schliemann a Troia e Micene. La riproposta è in occasione della mostra che si terrà a Roma da marzo a giugno. Nuova introduzione dell'autore e aggiornamento bibliografico.
Senza veli. Ricordi dell'archeologo che scoprì Ebla
Paolo Matthiae
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 168
Nella notte avanzata, stanco e felice di trovarmi finalmente in terra siriana sotto un cielo splendente di stelle, varcato l'allora desolato posto di frontiera di Bab el-Hawa, la Porta del Vento, nell'improvvisa frescura delle notti del clima predesertico osservavo tra le ombre fuggevoli distese sempre più fitte di ulivi e pistacchi. Il nome di Paolo Matthiae è indissolubilmente legato all'epocale missione archeologica che ha condotto alla scoperta di Ebla, in Siria, grazie a una serie di campagne ininterrotte da lui dirette tra il 1964 e il 2010. Con lo sguardo rivolto al passato, il grande archeologo dipana adesso senza reticenze il filo dei ricordi per raccontare un'esperienza di vita e di ricerca senza precedenti, tra imprese straordinarie e aspre difficoltà, delusioni imprevedibili e alti riconoscimenti. Sono memorie che trasudano le vibranti emozioni connesse ai ritrovamenti rievocati, il dolente rammarico per le tensioni accademiche e politiche collegate alle scoperte e il coraggio con cui lo studioso ha saputo affrontare e superare i problemi insorti in regioni segnate da conflitti senza fine.
Ebla, la città del trono. Archeologia e storia
Paolo Matthiae
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 552
Il fortunato volume dedicato a Ebla da Paolo Matthiae (Ebla, un impero ritrovato. Dai primi scavi alle ultime scoperte) uscì nel 1977 e venne riveduto e aggiornato dall'autore nel 1989. Dopo le recenti campagne di scavo e in seguito al progresso degli studi sugli archivi, un semplice aggiornamento non era sufficiente: l'autore ha ritenuto indispensabile scrivere un nuovo saggio su Ebla che fosse una ricostruzione omogenea e del tutto aggiornata della storia e dell'archeologia della città siriana. La società, l'economia, la lingua, l'architettura, l'arte, la religione di un centro urbano e di una struttura politica di oltre quattromila anni or sono si ricompongono in un quadro affascinante lungo 45 anni di scavi. Dai primi sondaggi della Missione archeologica in Siria nel 1964, con l'identificazione di Ebla nel 1968, fino ad oggi (il titolo del volume ricalca l'appellativo che designa la città in uno straodinario poema hittio-hurrita sulla conquista di Ebla scoperto di recente ad Hattusa): le tappe salienti da cui rinasce un millennio di storia, tra il 2400 e il 1600 a.C., con le vicende di un regno potente e temuto di cui tremila anni fa era già perduto il ricordo.
Proceendings of the 1th Icaane. Ediz. inglese e francese
Paolo Matthiae
Libro: Copertina rigida
editore: Missione Archeologica Siria
anno edizione: 2000
pagine: 1843
Prima lezione di archeologia orientale
Paolo Matthiae
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2005
pagine: 188
L'archeologia orientale, dal Mediterraneo orientale all'Iran, è la disciplina che studia nella cultura materiale la nascita, la fioritura, la crisi delle prime civiltà urbane della storia umana: attraverso un itinerario tormentato per le continue interferenze politiche, anche oggi drammaticamente attuali, le grandi civiltà dell'Oriente antico sono risorte dall'oblio di secoli.
Distruzioni, saccheggi e rinascite. Gli attacchi al patrimonio artistico dall'antichità all'Isis
Paolo Matthiae
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2015
pagine: 263
Un tema sterminato è il soggetto di queste pagine: un tema di angosciante attualità che chi scrive non avrebbe mai pensato di affrontare, non solo per la sua illimitata vastità, ma per la convinzione che mai più esso sarebbe divenuto di agghiacciante rilievo dopo la conclusione della Seconda guerra mondiale... Le pagine di questo volume non contengono alcun catalogo, pur incompletissimo, delle distruzioni occorse nelle tempeste della storia, ma solo dati, parziali e imperfetti, e riflessioni, personali e forse arbitrarie, su alcune tra le tante di quelle distruzioni e su alcuni, tra i tanti, modi con cui gli uomini, da un lato, hanno provato, già in un passato lontano ma soprattutto in un passato vicino e nel presente attraverso i recuperi prodotti dall'archeologia, a far fronte ai degradi e alle perdite del patrimonio culturale e, dall'altro, si sono posti di fronte ai ritrovamenti, occasionali o ricercati, di beni del patrimonio culturale materiale andati perduti... Queste pagine sono dedicate, in segno di deferente e commosso omaggio, alla memoria di chi ha eroicamente sacrificato la propria vita per proteggere i resti splendidi e immortali di una delle più affascinanti città del mondo antico, Palmira, città martire del patrimonio mondiale: Khalid al-Asaad, conservatore per oltre quaranta anni della città di Zenobia, conoscitore impareggiabile dei suoi tesori d'arte, ambasciatore nel mondo delle sue sfolgoranti bellezze, un giusto.
Dalla terra alla storia. Scoperte leggendarie di archeologia orientale
Paolo Matthiae
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 574
L'appassionante racconto delle campagne archeologiche dell'antico Oriente da metà Ottocento a oggi, dalla decifrazione delle due scritture più antiche dell'umanità alle prime epiche imprese alla ricerca di Ninive, alle grandi scoperte nella Valle dei Re a Tebe, da Ebla, Qatna e Aleppo in Siria a Nimrud e Sippar in Mesopotamia, a Troia e Hattusa in Anatolia, ad Abido e Amarna in Egitto, fino a Gerusalemme in Palestina.
I volti del potere. Alle origini del ritratto nell'arte dell'Oriente antico
Paolo Matthiae
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 318
Da sempre le grandi civiltà preclassiche dell'Oriente mediterraneo, dall'Egitto alla Mesopotamia, dall'Anatolia alla Siria all'Iran, sono state fonte d'ammirazione per l'imponenza colossale di celebri opere architettoniche, dalle Piramidi di Giza alla Torre templare di Babilonia al centro cerimoniale di Persepoli. Questa dimensione monumentale ha contribuito da sola a definire agli occhi dell'Occidente l'elemento distintivo e il limite fatale di tutta l'arte orientale antica, cioè la sua immutabilità e ripetitività ossessiva e straniante. Risalente a una sorta di età preistorica, l'espressione artistica di quelle civiltà, così dedita al meraviglioso, sarebbe stata del tutto estranea al rapporto con la Storia, che con le sue costanti trasformazioni sarebbe divenuta prerogativa fondamentale ed eccellenza dell'arte greca, romana e tardoantica. In realtà, nella prospettiva di Paolo Matthiae, proprio il ritratto, forma espressiva realistica e quindi storica tra tutte, costituì fin dagli inizi del III millennio a.C. una dimensione specifica di tutte le culture artistiche dell'Oriente antico. «Il ritratto è usualmente considerato un genere che, fin dalla civiltà etrusca, ha percorso tutta la storia dell'espressione artistica del mondo occidentale e che non ha conosciuto che rarissimi, inconsistenti e accidentali precedenti nel mondo orientale antico d'Egitto e d'Asia. Questo giudizio è non soltanto inaccettabilmente sommario, ma soprattutto non è per nulla corrispondente alla realtà, in quanto forme di rappresentazione che, pur molto approssimativamente, possono definirsi di ritratto, concepite e realizzate in relazione a definite visioni della natura - umana, divina o divinizzata - dei detentori del potere come maschere create in un complesso processo di comunicazione visiva di eccezionale rilievo per le società di quasi tutte le realtà statuali storiche - urbane, territoriali, nazionali, imperiali - dell'Oriente antico, sono ben documentate, con infinite varietà, lungo tre millenni di storia. Nelle pagine che seguono, per l'attenzione prestata alla restituzione dei collegamenti tra le opere artistiche e le concezioni dei ruoli istituzionali dei personaggi raffigurati, il tema del "ritratto" è trattato nella prospettiva di una sempre più avanzata storicizzazione dell'arte dell'Oriente antico».