Libri di Paola Giacomoni
Interiorità e natura. Petrarca e l'esperienza del paesaggio
Ruth Groh, Dieter Groh
Libro: Libro in brossura
editore: Tararà
anno edizione: 2025
pagine: 130
Una tradizione pressoché consolidata fa risalire a Petrarca la nascita della letteratura d’alpinismo e il poeta stesso viene considerato il primo alpinista "ante litteram", con la sua salita al Monte Ventoso, raccontata nella sua memorabile epistola. Il suo scritto segnerebbe anche l’inizio dell’apprezzamento del paesaggio montano nell’arte e nella letteratura nel mondo occidentale . Ma è davvero così? Questo libro mette in discussione una lunga tradizione interpretativa e lo fa a partire dal fatto che lo scritto di Petrarca non è quello che noi oggi chiameremmo con un termine noto un 'récit d’ascension'; se la salita al Ventoso data infatti al 1336, la lettera viene pubblicata nel 1353 e non è certo frutto di improvvisazione. Nella lettura dei Groh la salita di Petrarca deve essere collocata in una precisa dimensione letteraria che è quella dei testi classici medievali, dove la figura della montagna ha soprattutto un valore allegorico: un luogo della tentazione, della ricerca dell’amore e della fama terrena, o anche quello della purificazione dell’anima. Nel caso particolare del poeta, la salita al Ventoux sarebbe soprattutto una ricerca di se stesso, dove la natura, però, giocherebbe un ruolo del tutto marginale. L’attenzione del Petrarca ai particolari dell’ambiente però è innegabile, ed è ciò che lo fa tendere verso la modernità di cui si parlava, ma il libro dei Groh ci provoca e ci invita a riflettere sull'opportunità di guardare al passato attraverso le categorie del pensiero odierno. Prefazione di Paola Giacomoni.
Il nuovo laboratorio della natura. La montagna e l'immagine del mondo dal Rinascimento al Romanticismo
Paola Giacomoni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 242
La bellezza della montagna è un’invenzione recente. Il suo valore scientifico è stato considerato a lungo pari a zero. Per molti secoli i monti sono apparsi come «disuguaglianze», luoghi orridi e pericolose barriere all’azione dell’uomo. Solo quando, a partire dal tardo Rinascimento, gli scienziati comprendono l’importanza di uscire dalle biblioteche e leggere il «libro del mondo», si forma un nuovo interesse, che avverte la montagna come luogo cruciale: una sorta di laboratorio della natura in grado di raccontare la lunga e complessa storia della terra. Contemporaneamente alcuni intellettuali cittadini trovano eccitante il paesaggio selvaggio e il fascino inquieto della montagna, parlano di un «piacevole orrore» e inaugurano un gusto e uno stile nuovi. Saltano così le regole dell’estetica classica e la «bellezza col brivido» trova una nuova definizione in un termine antico: il sublime. Per i Romantici nasce la necessità di un nuovo linguaggio, frammentato e sfrangiato come il loro instabile cuore. La montagna, luogo cruciale per comprendere l’organizzazione del nostro pianeta, ci parla di una nuova e difficile bellezza, di una natura materna e minacciosa in cui noi contemporanei, frenetici e ansiosi di pace, possiamo riconoscerci. Una montagna moderna, spiazzante e accogliente, antica e all’avanguardia. Questo libro è una versione completamente rinnovata, arricchita e aggiornata di "Il laboratorio della natura", del 2001.
Ardore. Quattro prospettive sull'ira da Achille agli Indignados
Paola Giacomoni
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 151
L'ira non gode di buona stampa. Perdita di controllo, aggressività, irrazionalità sono spesso i tratti di un'immagine negativa. È noto tuttavia che il suo valore per gli antichi era notevole: supporto acre ma essenziale della dignità dell'uomo libero. Questo lavoro presenta alcuni aspetti del tema dell'ira dal punto di vista filosofico, quindi non come vizio, né come patologia, e nemmeno come punizione divina. Tenendo conto del dibattito internazionale in corso sul valore delle emozioni, la "passione furente" viene analizzata come un fenomeno storicamente e concettualmente rilevante: anzitutto come energia che spinge all'azione, che può produrre conflitto ma anche cambiamento. E intesa come ardore del sentire e dell'agire più che come irresistibile pulsione aggressiva. Ha a che fare con il tema del riconoscimento sociale, ma anche con quello della fragilità dell'individuo e del bisogno di giustizia; aspetti che innervano socialmente e colorano di forti tinte emotive anche alcuni movimenti di emancipazione. Da questo punto di vista vengono interrogati alcuni testi-chiave del pensiero filosofico, scientifico e letterario dall'antichità fino ai lavori più recenti.
Pensare la natura. Dal Romanticismo all'ecologia
Gianfranco Frigo, Paola Giacomoni, Wolfgang Müller Funk
Libro
editore: Guerini e Associati
anno edizione: 2005
pagine: 337
Il laboratorio della natura. Paesaggio montano e sublime naturale in età moderna
Paola Giacomoni
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2002
pagine: 256
Le montagne sono apparse a lungo come delle "disuguaglianze" rispetto a un ordine creduto perfetto e statico, come imperfezioni o deformazioni della crosta terrestre, loci horridi, inutili, infecondi e pericolose barriere all'azione dell'uomo. Questo studio vuole mostrare il modo in cui avviene il passaggio di sensibilità rispetto al paesaggio montano, che è alla base dell'atteggiamento contemporaneo nei confronti della natura, attraverso l'analisi di testi di filosofi come Shaftesbury, Leibniz, Rousseau, Kant, Hegel, di scienziati come Burnet, Vallisnieri, Buffon, Scheuchzer, Volta, de Saussure, Alexander von Humboldt, e di poeti e scrittori come Haller, Goethe, i romantici.

