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Libri di Paola Frandini

Ebreo, tu non esisti. Le vittime delle leggi razziali scrivono al Duce

Ebreo, tu non esisti. Le vittime delle leggi razziali scrivono al Duce

Paola Frandini

Libro: Libro in brossura

editore: Manni

anno edizione: 2006

pagine: 222

Il volume raccoglie le lettere che gli Ebrei d'Italia hanno indirizzato a Benito Mussolini, Rachele Mussolini, alla Regina Elena e a esponenti del Regime, nello smarrimento, nell'umiliazione, nella paura derivati dalla promulgazione delle leggi razziali. Sono riportate 95 lettere rinvenute nell'Archivio Centrale dello Stato, scritte tra il 1938 e il 1941. Ci sono insegnanti, militari, operai, studenti, madri, spose, casalinghe, artisti di teatro, cattolici indignati e personalità come Giovanni Agnelli, Maria Pascoli (sorella del poeta), l'attrice Maria Melato e Ardengo Soffici.
16,00

Il peccato e la fanciulla. Caravaggio: La Maddalena Doria

Il peccato e la fanciulla. Caravaggio: La Maddalena Doria

Paola Frandini

Libro: Libro in brossura

editore: Edilazio

anno edizione: 2010

pagine: 112

14,00

Il magico recinto. Roma nella narrativa straniera tra Ottocento e Novecento

Il magico recinto. Roma nella narrativa straniera tra Ottocento e Novecento

Paola Frandini

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2015

pagine: 408

Il rapporto degli scrittori stranieri con la Roma postunitaria fu problematico: si trattava di creare personaggi moderni e farli muovere in una città leggendaria, fino ad allora argomento di poemi e tragedie, dove il tempo era fermo alle rovine dell'Impero e al Seicento barocco. Una sfida non sempre vittoriosa per questi autori, i cui personaggi, infatti, nutrono spesso sentimenti alterni di rifiuto e amore. Gli scrittori inglesi (Dickens, Thackeray, Eliot) si armarono di understatement; gli americani opposero alla Città Eterna la purezza della loro terra, oppure, come James, la elessero città dell'anima; la vicinanza linguistica è geografica rese meno problematico il contatto dei francesi (Goncourt, Zola, Bourget, Stendhal, Sand, ecc.), che guardarono anche agli aspetti sociali e psicologici. Dopo l'Unità, il viaggiatore diventa turista, speculatori e politicanti diventano i protagonisti dei romanzi. Roma riduce man mano il suo potere e valore simbolico, e ospita una fauna cosmopolita quanto irriverente, che non vive i monumenti ma li usa come fondale a effetto. Il magico recinto racconta la drammatica evoluzione dell'idea di Roma nel vissuto e nell'immaginario letterario internazionale.
35,00

Il poeta il cane e la gallina. Scorciatoie e raccontini di Umberto Saba tra umorismo ebraico e Shoah

Il poeta il cane e la gallina. Scorciatoie e raccontini di Umberto Saba tra umorismo ebraico e Shoah

Paola Frandini

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2011

pagine: 168

Si tratta in assoluto della prima pubblicazione monografica su "Scorciatoie", brevi aforismi che Umberto Saba ha composto nel 1945 a Roma. L'opera è unanimemente riconosciuta come la più felice e singolare tra le prose sabiane. Il libro, fa centro sull'analisi testuale dei brani, interpretati secondo i modi del pensiero ebraico a cui Saba, volontariamente o meno, era legato per vincoli familiari. In particolare risaltano due elementi: l'uso e la ripetizione di parole, la scelta di ritmo e scansione delle frasi in forte sintonia con la prosodia e la cantillazione ebraiche. Il secondo elemento è l'umorismo, spesso e volentieri umorismo al nero, che l'autrice dimostra legato alle analisi del comportamento di Sigmund Freud e alle battute dell'umorismo yiddish, nonché alle espressioni spesso appositamente divaganti dell'insegnamento rabbinico. Dato che "Scorciatoie" è la prima opera scritta e pubblicata da Saba dopo la liberazione, la tragedia del popolo ebraico, di cui non si conoscevano ancora le proporzioni, fa da cemento etico (ecco la citazione della Shoah in sottotitolo), e dà ragione a considerarlo come un libro anche storico: dalla guerra alla speranza di rinnovamento.
18,00

Giorgio Bassani e il fantasma di Ferrara

Giorgio Bassani e il fantasma di Ferrara

Paola Frandini

Libro: Copertina morbida

editore: Manni

anno edizione: 2004

pagine: 136

Bassani non ha mai interrotto il rapporto con Ferrara, la sua città. Qui si analizza e racconta questo legame, derivando la poetica del romanziere dal suo ethos ebraico. La prospettiva è tuttavia nuova. L'autrice ricostruisce l'urbanistica di Ferrara dal punto di vista dei correligionari emarginati e perseguitati. La città diventa così il riflesso d'un ghetto metafisico e rivela sorprendenti affinità con la grande narrativa ebraica europea.
13,00

Il teatro della memoria. Giacomo Debenedetti dalle opere e i documenti
18,08

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