Libri di Marco Vallora
Dal nulla al sogno. Dada e surrealismo. Dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen. Catalogo della mostra (Alba, 27 ottobre 2018-25 febbraio 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 424
Le opere rare e preziose della Collezione surrealista del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam raccontano, insieme a riviste, documenti, fotografie, film e volantini, come la rivoluzione del Surrealismo sia fiorita accanto all’eversione Dada, nel cuore dell’Europa, in un momento nero e insensato della sua storia. Il movimento surrealista, nato ufficialmente nel 1924 e guidato perentoriamente dal “pontefice” André Breton, ha esplorato temi e ambiti – come la psicanalisi e l’erotismo – del tutto nuovi alla ricerca artistica, rovesciando, attraverso un ‘gioco serissimo’, modelli e aspettative borghesi, influenzando così in maniera bruciante tutte le avanguardie del XX secolo e inaugurando un rapporto spregiudicato con la nascente cultura di massa, in particolare grazie alla figura di Dalí. Il volume, promosso dalla Fondazione Ferrero di Alba con la cura di Marco Vallora, è una ricognizione a più voci sugli aspetti della storia e dell’azione di Dada e Surrealismo, con indagini letterarie, filosofiche e scientifiche, richiami a figure di progenitori più o meno illustri, saggi e testimonianze di prima mano, improvvise aperture su fatti e vicende biografiche dei protagonisti. Tra questi, l’eccentrico gentiluomo inglese Edward James, collezionista e mecenate di Magritte e Dalí. Il suo volto (non) ci guarda dal celebre ritratto di Magritte in copertina e ci accompagna “dal Nulla al Sogno”, “dalle spiagge brulle e nichiliste del Dadaismo alla ricarica dell’energia surrealista”. Saggi e interventi di: Giorgio Agamben, Giovanni Amelino-Camelia, Marcello Barison, Pietro Bellasi, Alessandro Botta, Maurizio Cecchetti, Andrea Cortellessa, Hanneke de Man, Paolo Fabbri, Marco Enrico Giacomelli, Sergio Givone, Valerio Magrelli, David Pigeret, Luigi Sansone, Antonella Sbrilli, Marco Vallora, Saskia Van Kampen-Prein, Andrea Zucchinali.
Carlo Mattioli. Catalogo generale dei dipinti
Vittorio Sgarbi, Marzio Dall'Acqua, Marco Vallora, Enzo Bianchi
Libro
editore: Franco Maria Ricci
anno edizione: 2016
pagine: 228
Gianfranco Ferroni
Alberto Veca, M. Cristina Rodeschini Galati, Marco Vallora
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2007
pagine: 208
Francesco Tabusso. Dipinti 2001-2006
Marco Vallora
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2007
pagine: 96
"Lui "mangia" la vita e la pittura, con la golosità dispiegata di quei tubetti, turgidi di colore, che paion di giandujotto fuso, pronti a spararsi in bocca." dal testo di Marco Vallora.
Gianfranco Ferroni. Litografie. Catalogo ragionato
Chiara Gatti, Marco Vallora
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2006
pagine: 240
Schönberg pittore. Catalogo della mostra
Marco Vallora, Christian Meyer, Otto Breicha
Libro
editore: Fondazione Torino Musei
anno edizione: 2003
pagine: 120
Tullio Pericoli. Il volto di cristallo. Ritratti degli autoritratti di Rembrandt. Catalogo della mostra. Ediz. italiana e inglese
Marco Vallora
Libro: Libro in brossura
editore: Lizea Arte
anno edizione: 2011
pagine: 64
La felice mano di Pericoli gioca con le forme ed i colori: intorno ad un volto famoso scuce e ricuce i fili dell'aria, le sfumature del cielo, la stoffa delle nuvole; disfa e ricompone il tessuto delle stelle, la seta dell'arcobaleno, con leggerezza e grazia.
Marco Fantini. Antilogia. Ediz. italiana e inglese
Marco Vallora, Angela Tecce, Stephen Danzig
Libro: Libro in brossura
editore: Charta
anno edizione: 2010
pagine: 176
Pittore, scultore, fotografo e regista, Marco Fantini (Vicenza 1965) mette in scena negli Ambulacri di Castel Sant'Elmo a Napoli gli eterogenei e spesso contraddittori cortocircuiti visivi che attraversano il corpus di quindici anni di lavoro. Il risultato è un'Antilogia di opere disposte in forma di ossimoro, forma ideale per un artista che sembra aver ricondotto la categoria del dubbio e delle sue infinite declinazioni allo status di identità personale. Un atto di chirurgia della ricostruzione, un ricucire, tassello dopo tassello, come testimonia la sequenza volutamente acronologica delle opere pubblicate nel volume, i pezzi mancanti di un puzzle del quale sia andata persa la matrice. Così dichiara l'artista: "Il principio motore di questa mostra è il dubbio. Dubito di tutto e tendo a concepire possibilità opposte per ogni situazione. Mi riconosco nell'altro, in tutte le molteplici forme dell'altro. L'unica cosa che posso fare è marginare questa tendenza con il lavoro, diminuendo la casistica delle possibilità, dicendo a me stesso, volta dopo volta: ecco, lavoro finito... avanti il prossimo..."