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Libri di Lorella Giudici

Mon histoire. Pensieri e testimonianze

Mon histoire. Pensieri e testimonianze

Claude Monet

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2023

pagine: 144

«Sin dall'infanzia fui indisciplinato di natura; non sono mai riusciti a piegarmi a una regola. È a casa che ho imparato quello che so. Il collegio mi ha sempre fatto l'effetto di una prigione, e non ho mai sopportato di viverci, tranne in quelle ore di libertà, quando il sole era invitante, il mare bello, e m'inebriava correre sulla scogliera, all'aria aperta, o sguazzare nell'acqua». Così inizia "Mon Histoire", lo scritto autobiografico del padre dell'impressionismo. A quella data ha sessant'anni, è ricco e famoso ma ancora lotta con le ossessioni di tutta la sua vita: l'aria e l'acqua. Sta lavorando al ciclo delle Ninfee, sulle rive del lago che si è fatto costruire nel suo giardino a Giverny. Dopo quarant'anni di lavoro ancora si sente impotente di fronte a quella grande lezione di verità che è la natura: «mi sembra di non fare nessun progresso, particolarmente da quando ogni giorno scopro cose nuove che non avevo visto il giorno prima. Aggiungo e perdo. In breve, cerco l'impossibile».
14,50

Mon histoire. Pensieri e testimonianze

Claude Monet

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 144

«Sin dall'infanzia fui indisciplinato di natura; non sono mai riusciti a piegarmi a una regola. È a casa che ho imparato quello che so. Il collegio mi ha sempre fatto l'effetto di una prigione, e non ho mai sopportato di viverci, tranne in quelle ore di libertà, quando il sole era invitante, il mare bello, e m'inebriava correre sulla scogliera, all'aria aperta, o sguazzare nell'acqua». Così inizia "Mon Histoire", lo scritto autobiografico del padre dell'impressionismo. A quella data ha sessant'anni, è ricco e famoso ma ancora lotta con le ossessioni di tutta la sua vita: l'aria e l'acqua. Sta lavorando al ciclo delle Ninfee, sulle rive del lago che si è fatto costruire nel suo giardino a Giverny. Dopo quarant'anni di lavoro ancora si sente impotente di fronte a quella grande lezione di verità che è la natura: «mi sembra di non fare nessun progresso, particolarmente da quando ogni giorno scopro cose nuove che non avevo visto il giorno prima. Aggiungo e perdo. In breve, cerco l'impossibile».
15,00

Lettere e testimonianze

Lettere e testimonianze

Edgar Degas

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2012

pagine: 221

"Tra gli impressionisti Degas è certamente il più eretico. Amava Ingres e Velàzquez, il disegno e la copia dagli antichi. La natura, al contrario, lo stordiva, lo soffocava. Così, mentre i colleghi uscivano all'aria aperta per catturare le vibrazioni luminose, per fermare il tempo in una sequenza di attimi, per cogliere la mutevolezza delle cose, Degas preferiva aggirarsi nelle strade di Parigi, tra i tavolini dei bistrot, entrare nei salotti, sostare nei ridotti dei teatri o sui divani di un bordello, spiare nell'intimità delle loro stanze donne nude, indifese, colte nelle loro pose segrete, nei loro rituali quotidiani, inconsapevoli che un implacabile voyeur le sta osservando. Il pennello, la matita, il pastello di Degas tracciano così i contorni e le coordinate di un reale senza enfasi, perché per lui la vita, da sola, ha già dell'incredibile: 'Il vero realista non dissimula niente, ma pone ogni cosa al suo posto; classifica, a seconda del grado di interesse, gli elementi che concorrono alla sua composizione; stabilisce in questo modo una scelta, e, se questa scelta è giudiziosa, è stile'. Ed è questo bisogno di veridicità, questo perpetuo desiderio di penetrare la forza e la consistenza della materia, di cogliere la sequenza ritmica dei movimenti, che ha spinto Degas a modellare, anche con la creta e con la cera, le forme dei suoi cavalli, le sagome delle sue ballerine, le curve dei corpi delle sue donne. 'Ciò di cui ho bisogno è di esprimere la natura...'" (Lorella Giudici)
22,00

Nella materia. Catalogo della mostra

Nella materia. Catalogo della mostra

Rachele Ferrario, Lorella Giudici

Libro: Copertina morbida

editore: Silvia

anno edizione: 2003

pagine: 112

20,00

Giuseppe Ajmone. Gli amici di Corrente e il Manifesto del Realismo. Catalogo della mostra (Milano, 8 maggio-12 luglio 2018)

Giuseppe Ajmone. Gli amici di Corrente e il Manifesto del Realismo. Catalogo della mostra (Milano, 8 maggio-12 luglio 2018)

Lorella Giudici

Libro: Libro in brossura

editore: Archivio Giuseppe Ajmone

anno edizione: 2018

pagine: 112

La mostra a cura di Lorella Giudici intende soffermarsi sui primi dieci anni (1943-1953) di lavoro di Giuseppe Ajmone con una selezione di oli e intende far luce sul Manifesto del Realismo e sulle pagine del giornale che ne accompagna il dibattito, mostrandone per la prima volta al pubblico tutti i numeri. I vivaci fermenti che seguono la Liberazione portano un gruppo di ventenni, uniti da un comune sentire che aveva i suoi presupposti artistici nell’esperienza di Corrente, a fondare una nuova compagine e a redigere un manifesto programmatico dal nome eloquente e propulsivo: “Oltre Guernica”. Esce nel marzo del 1946 su “Numero”, una rivista fondata nel ’45 dallo stesso Ajmone. Su quelle pagine si consuma il dibattito del Realismo e vi si raccolgono le voci più agguerrite. Giuseppe Ajmone (1923–2005) è stato un pittore italiano. Dal 1941 studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano con Funi e Carrà. Collabora con Einaudi dal 1947 al 1949. Nel 1951 vince il premio "Senatore Borletti" per la giovane pittura italiana ed è membro della Giunta Tecnica della Triennale di Milano. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private.
10,00

Contemporanee. Arte come radice di un'amicizia. Carla Crosio - Margherita Levo Rosenberg

Contemporanee. Arte come radice di un'amicizia. Carla Crosio - Margherita Levo Rosenberg

Michele Gallizzi, Diego Pasqualin, Carla Crosio, Margherita Levo Rosenberg, Lorella Giudici

Libro: Libro in brossura

editore: Vanillaedizioni

anno edizione: 2025

pagine: 96

Volume realizzato in occasione della mostra “Contemporanee. Arte come radice di un’amicizia” di Carla Crosio e Margherita Levo Rosenberg (12 aprile - 11 maggio 2025), presso Palazzo Robellini ad Acqui Terme (AL). “Lo avete notato anche voi? Tutte le parole del titolo sono al femminile e prese una ad una o tutte insieme hanno un significato profondo, positivo, accogliente, ma i temi che la mostra affronta sono duri, veri, intensi e improrogabili...” Dal testo di Lorella Giudici all’interno del catalogo.
23,00

Remo Bianco. Impronte della memoria. Catalogo della mostra (Milano, 5 luglio-6 ottobre 2019). Ediz. italiana e inglese

Remo Bianco. Impronte della memoria. Catalogo della mostra (Milano, 5 luglio-6 ottobre 2019). Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Silvana

anno edizione: 2019

pagine: 223

Fin dall’incontro giovanile con Filippo de Pisis, che lo aiuta a muovere i primi passi nell’arte, il percorso di Remo Bianco si svolge attraversando i contesti più fecondi degli anni Cinquanta e Sessanta: negli Stati Uniti conosce Jackson Pollock e l’Espressionismo astratto; a Milano e Parigi frequenta Pierre Restany, Lucio Fontana, Beniamino Joppolo, gli spazialisti e il movimento nucleare. Per quattro decenni Bianco ha vissuto la ribalta dell’arte con un ruolo di primo piano, reinventando in un modo tutto personale i linguaggi più moderni.
28,00

Subsurface. Sotto la superficie

Subsurface. Sotto la superficie

Laura Valle

Libro

editore: Prinp Editoria d'Arte 2.0

anno edizione: 2020

pagine: 108

25,00

Guido Ballo. Poesia e critica

Guido Ballo. Poesia e critica

Libro: Libro in brossura

editore: Scalpendi

anno edizione: 2020

pagine: 128

L’Accademia di Belle Arti di Brera rende omaggio alla sfaccettata figura di Guido Ballo (1914-2010), critico d’arte, docente e poeta. Attraverso numerose testimonianze di amici, colleghi e allievi, il volume – che raccoglie gli atti della giornata braidense di studi del 25 novembre 2010 intervallati da componimenti poetici dello stesso Ballo – tratteggia la ricca personalità di un uomo di pensiero e di cultura sempre attento alle connessioni e alla reciprocità tra linguaggio verbale e immagine visiva.
15,00

Ernesto Treccani. Nel centenario della nascita. Arte e vita

Ernesto Treccani. Nel centenario della nascita. Arte e vita

Libro: Libro rilegato

editore: Silvana

anno edizione: 2021

pagine: 256

In occasione del centenario della nascita, viene pubblicato questo volume dedicato a Ernesto Treccani (Milano, 1920- 2009), uno tra i più fervidi e limpidi poeti d’immagine del Novecento. Figlio del conte Giovanni Treccani degli Alfieri, imprenditore del settore tessile, senatore, nonché fondatore del noto Istituto dell’Enciclopedia che ancora oggi porta il suo nome, Ernesto rinuncia a quel mondo per seguire la propria vocazione d’artista. Fondatore della rivista Corrente diventa, insieme agli amici Birolli, Guttuso, Migneco e Sassu, uno dei più propositivi e impegnati rappresentanti del Realismo italiano. Nel dopoguerra la sua pittura accoglie accenti più lirici e la sua poetica si arricchisce di un nuovo respiro, che scaturisce da un dialogo intenso con la natura. Il volume, con saggi critici e un regesto cronologico, ripercorre la sua parabola umana e artistica a partire dagli esordi nel 1940 fino alla scomparsa, offrendo una lettura emozionante e coinvolgente del suo percorso artistico.
34,00

Monica Gorini. Synthèse visuelle. Scomporre in frame l’attimo Il diario di una ricerca. Ediz. italiana e inglese

Monica Gorini. Synthèse visuelle. Scomporre in frame l’attimo Il diario di una ricerca. Ediz. italiana e inglese

Monica Gorini, Lorella Giudici

Libro: Libro in brossura

editore: Vanillaedizioni

anno edizione: 2021

pagine: 192

A settantaquattro anni Claude Monet iniziava il suo ultimo e monumentale progetto: i pannelli per l’Orangérie. Su dodici tele dalle dimensioni maestose e per più di dieci anni, Monet ha lavorato a quello che possiamo definire il suo testamento artistico e spirituale: le Ninfee. Il racconto di Monica Gorini ha inizio proprio dai luoghi vissuti da Monet: da Etretat, Honfleur, Le Havre e Giverny. Per due anni Monica ha idealmente dialogato con il Maestro in un lungo viaggio, geografico botanico ed artistico, ricco di emozioni, di immagini, di ricerche e di scoperte che ha racchiuso tra le pagine di questo diario, in una narrazione coinvolgente, ricca di riferimenti culturali e umani. Con le ninfee negli occhi, la pittura di Monet nel cuore e il desiderio di colore nella testa, Monica ha poi cercato la propria dimensione artistica traducendo le “impressioni” in un linguaggio concettuale. L’obiettivo, quindi, non è rifare Monet, dipingere i fiori o il paesaggio di Giverny, bensì trovare, attraverso i luoghi della sua pittura, il “segreto del colore” e trasformarlo in una sorta di legge empirica, in un personale sistema cifrato che racchiude la natura, l’anima e la psiche.
28,00

Lettere a Émile Bernard

Lettere a Émile Bernard

Vincent Van Gogh

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2022

pagine: 128

Le lettere scritte all’amico pittore Émile Bernard tra il 1888 e il 1889 sono un documento di primaria importanza per approfondire la conoscenza di quegli anni decisivi, folgoranti per Van Gogh: il sodalizio con Gauguin, gli estremi bagliori del suo genio, la lotta con la follia, il suicidio. Ma tutto questo è solo accennato, traspare ma non è detto. Il tema dominante di queste lettere è l’arte, ossia la passione che divora il pittore e che respinge sullo sfondo, come inessenziali, le miserie, i drammi dell’esistenza. E di arte parla al suo giovane amico: lo consiglia, lo ammaestra. Gli parla dell’arte come vita: le difficoltà del mestiere, la miopia del mercato, le tentazioni delle grandi città. Gli parla dell’arte come tradizione: l’immensità di Rembrandt, l’umile realtà di Millet, la sacralità di Delacroix. Gli parla dell’arte come scelta sociale: un modo di esserci, di essere uomo del proprio tempo, fino alle soglie dell’utopia, fino alle estreme conseguenze. L’ultima lettera è scritta dall’ospedale di Saint-Rémy. È il 26 novembre 1889, l’orecchio reca i segni dell’amputazione, ma le ferite più profonde sono celate nell’animo di Vincent, e provocano un dolore di cui sembra intrisa la tela che descrive all’amico: «...il primo albero è un tronco enorme, colpito dal fulmine e segato… Un raggio di sole, l’ultimo riflesso, esalta fino all’arancione l’ocra scuro. Figurine nere si aggirano qua e là tra i tronchi. Comprenderai che questa combinazione di ocra rosso, di verde intristito di grigio, di tratti neri che segnano i contorni, produce un po’ quella sensazione di angoscia di cui soffrono sovente alcuni dei miei compagni di sventura, che si chiama “vedere rosso”. E del resto il motivo del grande albero colpito dal fulmine, il sorriso malaticcio verde-rosa dell’ultimo fiore d’autunno confermano una tale idea».
14,00

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