Libri di Karl Jaspers
Psicologia delle visioni del mondo
Karl Jaspers
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1983
pagine: 568
"Uno dei compiti della filosofia è stato lo sviluppo di una visione del mondo che fosse conoscenza scientifica e, insieme, dottrina di vita. La conoscenza razionale doveva essere il punto d'appoggio. Il nostro libro segue un'altra strada. In esso noi tentiamo soltanto di comprendere quali siano le posizioni ultime che l'anima occupa, quali le forze che la muovono. La visione del mondo effettiva resta una cosa di pertinenza della vita. Noi non diamo notizia di ciò che nella vita conta. Il nostro compito è soltanto questo: offrire delle spiegazioni e delle possibilità quali mezzi di autoriflessione. Chi desidera una risposta diretta alla domanda come debba vivere, la cercherebbe invano in questo libro. Resta qui chiuso e inaccessibile l'essenziale; esso risiede nelle concrete decisioni del destino personale. Il libro ha un significato esclusivamente per coloro che cominciano a meravigliarsi, a riflettere su se stessi, a scorgere gli aspetti problematici del mondo dell'esistenza, e, inoltre, esclusivamente per coloro che fanno esperienza della vita come di una responsabilità personale, irrazionale, una responsabilità che non può essere tolta di mezzo da nessuna cosa al mondo. Esso fa appello alla libera spiritualità e attività della vita offrendo mezzi per orientarsi, ma non cerca di creare e insegnare vita".
Filosofia e fede nella rivelazione. Un dialogo
Karl Jaspers, Heinz Zahrnt
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 1971
pagine: 96
Piccola scuola del pensiero filosofico
Karl Jaspers
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 176
“Quando la radio bavarese mi invitò a tenere nella sua «università televisiva» un corso settimanale di lezioni di filosofia della durata di tre mesi, rimasi, devo dirlo, sorpreso. Quale rischio infatti per l’ente radiofonico e quale compito per chi riceveva l’incarico! Ma non ebbi esitazioni. La filosofia esiste per l’uomo in quanto uomo, per il singolo uomo. Come titolo proposi: Piccola scuola del pensiero filosofico. «Piccola» scuola: il che non vuol dire discorrere filosoficamente di piccoli temi, né offrire semplici nozioni di propedeutica del filosofare. Non esiste né l’una né l’altra cosa. Chi filosofa, immediatamente deve affrontare i grandi temi, e la filosofia stessa. Se così non è, non si filosofa affatto. «Piccola» allude soltanto alla brevità, alla stringatezza con la quale si dovrà destar l’attenzione per mezzo di concetti già in sé filosofici. Piccola «scuola»: il che non vuol dire insegnare qualcosa che poi diverrà sapere. Non dispenseremo mere lezioni. Cercheremo piuttosto di percorrere particolari vie di pensiero nella speranza di suscitare in tal modo nell’ascoltatore, anche se solo inconsapevolmente egli avesse in precedenza fatto le sue esperienze filosofiche, quella scintilla grazie alla quale d’improvviso ci si accorge di che propriamente si tratti in filosofia. Scuola del pensiero «filosofico», infine: il che vuol dire battere la strada del pensiero empirico e razionale sino a che non si palesino le scaturigini. Scuola qui non è addestramento ad operazioni di logica formale, di logistica o di analisi del linguaggio, tutte cose, codeste, che possiedono un loro legittimo senso, ma non ancora un senso filosofico. Scuola del pensiero filosofico vuol piuttosto indicare un pensiero che pone in una luce più intensa il fondamento in noi e al di là di noi onde scaturiscano e i significati e gli orientamenti. […] Nel corso delle lezioni toccheremo i limiti sia della sfera empirica che di quella logica. Udiremo in primo luogo risposte. Ma nessuna risposta sarà l’ultima; ognuna condurrà a nuovi problemi, finché l’ultimo problema resterà invero senza risposta, ma non per questo sarà un problema vano. Esso renderà possibile, piuttosto, l’adempiuto silenzio nel quale non già il nulla si manifesta, ma l’autentico può parlare per l’uomo attualmente attraverso la sua intima disposizione, l’esigenza, la ragione, l’amore.” (Dalla Prefazione di Karl Jaspers)
Il problema della demitizzazione
Karl Jaspers, Rudolf Bultmann
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 224
È qui presentata una tra le principali dispute del Novecento, la risposta di Karl Jaspers al manifesto di Rudolf Bultmann sul problema della demitizzazione. In gioco è il rapporto tra filosofia e teologia, tra principio della Liberalitatà (universalità della Rivelazione in ogni coscienza) e principio della confessione (unicità e storicità della Rivelazione). Una dialettica tra ortodossia e autentica Chiesa liberale, nella quale la fede filosofica chiede alla fede ecclesiale la rinuncia alla pretesa di esclusività: due fedi antagoniste che potrebbero al contrario scoprirsi vicine e dialoganti nell'umana ricerca del senso.
Spinoza
Karl Jaspers
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 186
Comunemente si crede che con il celebre motto "Deus sive natura" Spinoza abbia voluto identificare Dio e realtà materiale, mentre, secondo Jaspers, il filosofo olandese suggerisce che per l'uomo è possibile entrare in contatto con la trascendenza nell'esistenza e nei fenomeni che ne costituiscono la trama empirica, come la politica e il diritto. In questa prospettiva, la libertà umana si traduce nella pretesa al riconoscimento del diritto dei singoli rispetto al potere dogmatico dell'autorità, sia questo esercitato da una qualche Chiesa o dall'ordinamento statuale. Grazie a una scrittura chiara e a un ragionamento progressivo e rigoroso, il lettore è guidato nella comprensione dei passaggi concettuali più ardui dello "spinozismo", riuscendo così a entrare in confidenza con il pensatore più originale e provocatorio della filosofia moderna.
Ragione e antiragione nel nostro tempo
Karl Jaspers
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2018
pagine: 104
Per Jaspers la ragione è un polo intrascendibile del nostro essere, l'altro è l'esistenza. L'esistenza è la sorgente e il limite dell'attività razionale; ma non esiste un altro organo o un altro atteggiamento dell'uomo che ci permetta di superare questo limite e di entrare in un rapporto immediato e incondizionato con l'essere; e ciò perché la ragione non è un principio a sé stante ma una possibilità dell'esistenza, anzi l'esistenza stessa in quanto si illumina nelle sue possibilità, nel suo essere "esistenza possibile", nel suo essere "ricerca dell'essere". Questo ruolo ineliminabile e decisivo della ragione si va sempre più accentuando nella filosofia di Jaspers, com'è attestato anche da una dichia-razione autobiografica contenuta nella presente opera: "Decenni or sono ho parlato di filosofia dell'esistenza [...]. Oggi preferisco dare alla filosofia il nome di filosofia della ragione, poiché sembra urgente sottolineare questa sua antichissima natura. Se la ragione va perduta, con essa va perduta anche la filosofia. Il suo compito fin dall'inizio è stato, e rimane, quello di attingere la ragione, di co-stituirsi in quanto ragione, e più precisamente in quanto ragione autentica, dell'intelletto vincolante e appropriandosene totalmente, non si invischia nelle angustie dell'intelletto". (Dallo scritto di Pietro Chiodi)
Lo spirito europeo
Karl Jaspers
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 75
«Se vogliamo darle dei nomi - afferma Jaspers nel discorso del 1946 qui pubblicato -, l'Europa è la Bibbia e l'antichità. L'Europa è Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, è Fidia, è Platone e Aristotele e Plotino, è Virgilio e Omero, è Dante, Shakespeare, Goethe, è Cervantes e Racine e Molière, è Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Rembrandt, Velàzquez, è Bach, Mozart, Beethoven, è Agostino, Anselmo, Tommaso, Niccolò Cusano, Spinoza, Pascal, Kant, Hegel, è Cicerone, Erasmo, Voltaire. L'Europa è nei duomi e nei palazzi e nelle rovine, è Gerusalemme, Atene, Roma, Parigi, Oxford, Ginevra, Weimar, l'Europa è la democrazia di Atene, della Roma repubblicana, degli svizzeri e degli olandesi, degli anglosassoni». Ma essa non è un museo e non è nemmeno identificabile con uno di questi momenti: per definirne la natura bisogna risalire alla sua origine più profonda, dove libertà, storia e scienza danno vita a una sempre nuova e rinnovantesi trasformazione. Non si è europei, ma lo si diventa stando in equilibrio sull'orlo di questa origine.
Nietzsche. Introduzione alla comprensione del suo filosofare
Karl Jaspers
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 456
Leonardo filosofo
Karl Jaspers
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 144
«Possediamo di Leonardo solo pochi, mirabili dipinti in un cattivo stato di conservazione, soprattutto la Monna Lisa e l'Ultima cena, nonché un autoritratto d'incerta attribuzione, il volto indimenticabile di uno dei Grandi ineguagliabili, e infine un poderoso retaggio di appunti e disegni in migliaia di fogli. Vi si aggiungano le testimonianze di contemporanei e l'influenza esercitata su pittori nelle cui opere è avvertibile una risonanza delle sue idee. In questi resti e frammenti, nelle annotazioni giornaliere, in questa eco Leonardo è ancora percepibile. La fama lo celebra come l'uomo universale, sapiente in ogni cosa, l'artista che ha aperto la strada all'arte classica italiana, ma la cui fatalità è stata quella di non aver portato a compimento molti dei suoi grandiosi progetti. [...] Che egli sia stato un filosofo lo si è detto più di rado e generalmente, in modo tanto più risoluto, lo si è negato. [...] Il problema è questo: fu Leonardo essenzialmente artista o scienziato o filosofo, oppure qualcosa che non si lascia assumere sotto le specificazioni usuali della creazione? Leonardo è divenuto il mito di un mistero. Storici dell'arte, delle scienze, della filosofia hanno fatto delle loro feconde ricerche l'oggetto delle loro comunicazioni. Da Goethe a Jacob Burckhardt, fino ai nostri contemporanei, discendono entusiastiche formulazioni sulla personalità leonardesca. L'obliato dovette essere richiamato alla memoria, il perduto dovette essere ricuperato. Ciò che restava nascosto dovette mostrarsi».
L'idea di Università
Karl Jaspers
Libro: Libro in brossura
editore: SEU
anno edizione: 2022
pagine: 232
L'asse portante dell'idea jaspersiana dell'Università, che si ispira ad una visione della filosofia non angusta e chiusa nelle sue presunte certezze, è costituito dall'ideale di un'unità armonica delle scienze, attraverso l'incrocio dei vari soggetti e saperi implicati nella ricerca. La realizzazione di questa armonia nasce dalla comunicazione che è insieme dialogo, lavoro comune, disputa, incontro delle varie Wissenschaften e Weltanschauungen. Solo dalla comunicazione nasce la possibilità dell'oggettivazione del sapere e proprio la comunicazione ci dà il senso vivente dell'idea di Università secondo Jaspers. Il testo si rivolge non solo agli studiosi di Jaspers ma a tutti coloro che i cultori della formazione permanente, agli studenti universitari e ai lettori che si interrogano sul tema della cultura universitaria e del suo senso.
Del tragico
Karl Jaspers
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 96
«C’è una differenza enorme tra le civiltà che mancano di coscienza tragica (e perciò ignorano anche la tragedia, l’epos e il romanzo in quanto espressione di tale coscienza) e quelle la cui vita pratica è dominata da un’autoconsapevolezza ispirata a una palese coscienza tragica. Per il nostro senso storico è come una frattura tra due epoche, quando consideriamo l’uomo nella sua coscienza tragica. Questa non è necessariamente il prodotto di un’alta civiltà, e può anzi essere primitiva: eppure solo quando un uomo conquista una tale coscienza ci sembra che apra gli occhi sul mondo. Ora, infatti, avendo coscienza di essere al limite del mistero, nasce in lui quell’inquietudine che lo spingerà innanzi. Nessuna situazione, per lui, può più essere stabile, perché niente lo appaga. Con la coscienza tragica ha inizio il movimento della storia, che non si manifesta solo in avvenimenti esteriori, ma si svolge nelle profondità stesse dell’animo umano». Così scrive Jaspers nelle pagine iniziali di questo suo straordinario e sintetico studio, pubblicato in Germania nel 1952. La tragedia, secondo il grande filosofo esistenzialista, è un tentativo «di spiegarsi l’apparente assurdità della sventura»; muovendo da questa premessa, attraverso una scrittura aforistica di estrema limpidezza, egli analizza, tra l’altro, come si succedono, nelle visioni del mondo, la fase del mito, della coscienza tragica, dell’apatia filosofica, della rivelazione religiosa; come il tragico si manifesta nei grandi scrittori classici, dai greci a Shakespeare, da Calderón a Racine; quali sono la colpa e la grandezza dell’uomo nella sconfitta.
Filosofia. Volume Vol. 2
Karl Jaspers
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2016
pagine: 384
"La Chiarificazione dell'esistenza" è il secondo momento dell'itinerario jaspersiano che dall'"Orientazione filosofica nel mondo" conduce alla Metafisica delle cifre, che non prevede un "sapere assoluto" in grado di pronunciarsi sui problemi ultimi che trascendono il piano dell'esperienza, ma la cura di quell'" esigenza incondizionata " che spinge l'uomo oltre il piano del dato e di ciò che è scientificamente verificato per trovare il senso delle cose che non è tanto in ciò che si dà, quanto in ciò cui il dato, nel darsi, rinvia. Per compiere questo itinerario è necessario riscattare l'uomo dal biologismo animale (animal rationale) e recuperarlo all'esistenza, a quell'emergere, a quello sporgere oltre la mera datità delle cose dove un'ulteriorità di senso forse è possibile. Se l'essere, infatti, è aperto nell'infinita purezza, ma celato nel non-essere di ogni apparire, l'esistenza, che è sempre situata in un determinato apparire, potrà desituarsi in direzione dell'essere solo ponendosi sulla strada del non-essere, e, nella negazione di ogni sapere concluso e di ogni orizzonte limitato, potrà "traguardare" l'essere che da sempre lo abita. Su questo difficile sentiero del non, che è negazione di ogni limite, perché suo oltrepassamento, Jaspers coglie il senso di quella operazione filosofica fondamentale in cui si custodisce l'essenza della "e-sistenza" in quanto "de-situazione".