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Libri di Jacopo Tomatis

Mina. La voce del silenzio

Mina. La voce del silenzio

Jacopo Tomatis

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 488

“Mina. La voce del silenzio” è il ritratto collettivo di un mito. Un viaggio nella musica, la televisione e la cultura italiane degli ultimi settant’anni per capire davvero chi è, fuori e dentro la sua leggenda, Mina. A partire da quel giorno dell’estate 1958, quando «nasce» sul palco della Bussola di Marina di Pietrasanta, la presenza di Mina ha trasformato per sempre il modo di percepire la musica degli italiani. È impossibile isolare un solo aspetto della rivoluzione che la sua vita e la sua carriera hanno rappresentato: l’eleganza dei movimenti di fronte alle telecamere, con cui ha incantato generazioni davanti allo schermo; lo stile inconfondibile del trucco, dei capelli e dei vestiti, replicato e imitato ma mai davvero superato; l’ironia e l’intelligenza, sue grandi alleate; la dizione, con cui ha esaltato le parole dei grandi autori che hanno scritto per lei, da Mogol a Cristiano Malgioglio, da Fabrizio De André a Lina Wertmüller; il suo modo unico di cantare, che ancora oggi, dopo innumerevoli ascolti, ci ammutolisce. Nei decenni ha inciso oltre cento album e interpretato mille canzoni, è stata sex symbol e madre, femminista e tradizionalista, attrice e imprenditrice, protagonista di ogni programma televisivo e voce totale lontana dai riflettori. Questo volume, aperto dalla prefazione di Ivano Fossati, esplora i tanti volti della figura carismatica e sfuggente di Mina: dal successo, giovanissima, al ritiro dalle scene a nemmeno quarant’anni; dalle ovazioni al culto sofisticato e sotterraneo; dalla fascinazione per il jazz alle copertine che ne distorcono e reinventano l’immagine; dagli editoriali per riviste e quotidiani ai musicarelli. Un libro che è un’ode alla meraviglia cangiante di un personaggio unico: perché nel trasmutarsi continuo di musica e società, moda e gusto, solo la camaleontica Mina ha saputo trovare un modo per rimanere «Mina», sempre e comunque. Prefazione di Ivano Fossati.
29,00

Bella ciao. Una canzone, uno spettacolo, un disco

Bella ciao. Una canzone, uno spettacolo, un disco

Jacopo Tomatis

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2024

pagine: 240

“Bella ciao” è il racconto di un pezzo di storia della musica italiana rimasto volutamente lontano dalle classifiche e dai circuiti ufficiali, ma fondamentale per la costruzione della nostra identità nazionale e politica. Un libro che ci ricorda le appassionanti (e animate) origini di una canzone divenuta inno della lotta per la libertà in tutto il mondo. «Bella ciao» è una e trina. Nell’immaginario collettivo, è il brano simbolo della Resistenza partigiana. I più però dimenticano che è anche il nome di uno spettacolo di «canzoni popolari italiane» che tanto fece scalpore al Festival dei Due Mondi di Spoleto del 1964, e del 33 giri a firma del Nuovo Canzoniere Italiano che quello spettacolo fissò su disco, entrambi con un ruolo cruciale nella diffusione della canzone. In queste pagine Jacopo Tomatis attraversa le vicende del progetto culturale che ruota intorno a «Bella ciao» nella sua triplice forma e ne ricostruisce la fortuna in anni di profondi mutamenti sociali: dalle prime apparizioni durante la Seconda guerra mondiale alla prima versione registrata – quella di Yves Montand –, _ no al successo discografico e alla sua trasformazione in simbolo dell’incontro fra politica e musica. Quella di Tomatis è l’esplorazione di un brano iconico; un’indagine capace di stare in equilibrio tra fatti e leggende, revival e interpretazioni errate, che riesce a smantellare la mitologia di una canzone senza sminuirne il fascino e l’importanza. Perché, sicuramente, «Bella ciao» è stata, ed è ancora, un oggetto divisivo: «Cantarla – o non cantarla – rappresenta una scelta ben precisa».
18,00

Sessantotto. Dall’immaginazione al potere

Sessantotto. Dall’immaginazione al potere

Luca Bufarale, Erica Grossi, Claudio Panella, Jacopo Tomatis

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2023

pagine: 210

Uno dei momenti di svolta più importanti nella storia del ’900, che ha aperto una stagione complessa e travagliata di trasformazione della società, per molti versi di crisi, anche drammatica, ma per altri di grandi conquiste sociali, politiche e culturali. Questo e molto altro è il Sessantotto, un movimento globale fluido, plurale, sfaccettato, caratterizzato dall’apparizione sulla scena storica di nuovi protagonisti: le giovani e i giovani, desiderosi di pensare a un mondo nuovo, diverso dal precedente. E di combattere un nemico ben preciso, l’autorità, espressa in ogni sua forma, utilizzando ogni mezzo: sciopero, lotta armata, occupazione delle fabbriche, ma anche chitarre e canzoni; o ancora, testi scolastici alternativi scritti dai ragazzi stessi, che si aprono alla scoperta del mondo che li circonda «con carta, matita, macchina fotografica, registratore». Attraverso lo sguardo di quattro giovani ricercatori, il volume indaga sotto una prospettiva pluridisciplinare l’eredità del Sessantotto e i cambiamenti dirompenti che hanno travolto il costume e la mentalità della società, sulla spinta delle nuove generazioni dell’epoca.
20,00

Storia culturale della canzone italiana

Storia culturale della canzone italiana

Jacopo Tomatis

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2021

pagine: 816

Tutti pensiamo di sapere che cos'è la canzone italiana. Ne parliamo con gli amici guardando Sanremo, la ascoltiamo su Spotify o su vinile, la cantiamo sotto la doccia, la amiamo, la odiamo, o entrambe le cose insieme. Ma che cosa rende "italiana" una canzone? Quali sono le tematiche, le melodie che la rendono tale? Felicità, siamo tutti d'accordo, suona come una tipica "canzone italiana". E allora Via con me di Paolo Conte, coeva eppure lontana miglia e miglia dal successo sanremese di Al Bano e Romina, non lo è? O forse lo è meno, con quello swing americano e quella voce roca? Da fine conoscitore della storia musicale, Jacopo Tomatis parte dalla canzone napoletana per percorrere tutta la strada fino alla trap e, scavando negli archivi storici e analizzando non solo il fenomeno culturale ma anche l'industria nel suo insieme, ne scrive una nuova storia. Fatta circolare su spartito o su rivista, trasmessa dalla radio, suonata da dischi e juke-box, al cinema e alla tv, in concerti e festival, la canzone è stata, per un pubblico sempre più giovane, il punto di partenza per definire la propria identità. Storia culturale della canzone italiana ripercorre i generi e le vicende della popular music in Italia ribaltando la prospettiva: osservando come la cultura abbia pensato la canzone, quale ruolo la canzone abbia avuto nella cultura e come questo sia mutato nel tempo - dal Quartetto Cetra agli Urlatori, da Gino Paoli al Nuovo Canzoniere Italiano, da De Gregori a Ghali.
18,00

E ricomincia il canto. Interviste

E ricomincia il canto. Interviste

Dalla Lucio

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 376

Lucio, chi sei tu? Un clarinettista jazz, un beatnik, un solista ventenne a Sanremo, un cantautore, uno dei più rivoluzionari musicisti della canzone italiana, una popstar globale adorata da quattro generazioni diverse? Lucio, dove vai? Nella tua Bologna in cui non si perde neanche un bambino, a Roma dove la sera fa miracoli, tra il caos di Corso Buenos Aires, nella Napoli il cui mare luccica? Lucio, cosa salvi dei momenti colorati che tu chiami vita? I dischi con il poeta Roberto Roversi, i concerti con De Gregori e Ron, le automobili delle Mille Mi- glia, «Caruso» cantata assieme a Luciano Pavarotti davanti a milioni di telespettatori? Ti contraddici, Lucio? Certo che ti contraddici: contieni moltitudini. E per fortuna le hai condivise con il mondo. “E ricomincia il canto” è un viaggio nell’irripetibile, proteiforme, spettacolare esistenza di Lucio Dalla, narrato dalle sue stesse parole. Il ritratto di un artista che non si è mai negato ai microfoni, concedendosi generosamente a intervistatori di tutti i tipi – da Giorgio Bocca a Gianni Morandi, da Monica Vitti a Vincenzo Mollica – ed esponendosi fino a mettere a nudo la sua più profonda intimità: la morte del padre a sette anni, l’intenso rapporto con la madre, i palchi calcati da adolescente auto- didatta al fianco di Charles Mingus, Bud Powell ed Eric Dolphy, i film con i fratelli Taviani e Mimmo Paladino, la passione per il basket, la devozione per Padre Pio, l’amore e il sesso, la creatività, la censura, le opinioni su venerati maestri e giovani esordienti – da Chet Baker ad Alanis Morissette, da Prince ai Nirvana –, le malinconie e le paure. Curata dal musicologo Jacopo Tomatis, questa raccolta di interviste rappresenta un documento che attraversa i quarantacinque anni di car-riera di una delle più grandi icone pop del nostro paese. Un’opera che ci ricorda che una canzone può terminare in qualunque momento, ma la sua musica continuare a risuonare: «Ma sì, è la vita che finisce / ma lui non ci pensò poi tanto. / Anzi si sentiva già felice / e ricominciò il suo canto».
22,00

Storia culturale della canzone italiana

Storia culturale della canzone italiana

Jacopo Tomatis

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 544

Tutti sappiamo – o pensiamo di sapere – che cos’è la canzone italiana. Ne parliamo con gli amici guardando Sanremo, la ascoltiamo su Spotify o su vinile, la cantiamo sotto la doccia, la amiamo, la odiamo, o tutt’e due le cose insieme. Ma che cosa rende «italiana» una canzone? «Felicità», siamo tutti d’accordo, suona come una tipica «canzone italiana», al punto che potremmo definirla «all’italiana». E allora «Via con me» di Paolo Conte, coeva eppure lontana miglia e miglia dal successo sanremese di Al Bano e Romina, non lo è? O forse lo è meno, con quello swing americano e quella voce roca? Jacopo Tomatis parte da qui, dal ripensamento delle idee più diffuse sulla canzone italiana («canzone italiana come melodia», «canzone italiana come specchio della nazione», «canzone italiana come colonna sonora del suo tempo»), per scriverne una nuova storia. Fatta circolare su spartito o su rivista, trasmessa dalla radio, suonata da dischi e juke box, al cinema e alla tv, in concerti e festival, la canzone è stata, per un pubblico sempre più giovane, il punto di partenza per definire la propria identità (su una pista da ballo come nell’intimità della propria stanza), per fare musica e per parlare di musica. E allora hanno qualcosa da dirci non solo «Vola colomba», «Il cielo in una stanza», «Impressioni di settembre», «La canzone del sole», «Preghiera in gennaio», ma anche i nostri discorsi su queste canzoni, come le ascoltiamo, come le suoniamo, come le ricordiamo. Storia culturale della canzone italiana ripercorre i generi e le vicende della popular music in Italia ribaltando la prospettiva: osservando come la cultura abbia pensato la canzone, quale ruolo la canzone abbia avuto nella cultura e come questo sia mutato nel tempo – dal Quartetto Cetra agli urlatori, da Gino Paoli al Nuovo Canzoniere Italiano, da De Gregori a Ghali. Con la consapevolezza e l’ambizione che fare una storia della canzone in Italia non significa semplicemente raccontare la musica italiana, ma contribuire con un tassello importante a una storia culturale del nostro paese. Del resto, quando parliamo di musica non parliamo mai solo di musica.
38,00

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