Libri di I. Sibaldi
Padre Sergij
Lev Tolstoj
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 108
Un giovane principe della guardia imperiale di Nicola I improvvisamente lascia tutto per andare in cerca della santità. E ha inizio per lui un confronto avventuroso, travolgente, con un Dio sconosciuto che abita dentro di lui e al tempo stesso in tutto l'universo. La lunga vita del principe-monaco si trasforma in una parabola teologica, nella quale ogni certezza viene via via distrutta e non rimane, alla fine, che un'immensa libertà, conquistata attraverso tempeste di orgoglio, dubbio, sensualità. È la più intensa, la più struggente tra le autobiografie ideali di Lev Tolstoj. La scrisse tra il 1890 e il 1898, al culmine della predicazione del suo personale cristianesimo, integralista, antiecclesiastico, prepotentemente eretico. E non la pubblicò: teneva per sé questo "Padre Sergij", vi si specchiava, ora rabbrividendo per quanto gli assomigliava davvero, ora sforzandosi, disperatamente, tragicamente, di assomigliargli fino alla fine.
Gli ultimi giorni del potere imperiale. I dodici
Aleksandr Blok
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 192
Nel febbraio del 1917 Aleksandr Blok è di leva, soldato semplice in una compagnia di genieri acquartierata nelle paludi di Pinsk, in Bielorussia. Non ha visto le violente dimostrazioni nelle vie di Pietrogrado né ha assistito al rapido sfacelo del potere imperiale. L'eco del crollo del regno di Nicola II, quel lungo disastro cominciato con i milletrecento morti nei giorni dell'incoronazione e proseguito poi con una feroce e sciagurata politica interna, è arrivata però chiara al suo orecchio. Blok sa che Nicola II ha abdicato ed è agli arresti. Ne gioisce a tal punto da fare richiesta di trasferimento, tornare nella capitale e farsi nominare redattore capo delle registrazioni stenografiche della «Commissione inquirente straordinaria per l'inchiesta sulle attività illegali degli ex ministri, dirigenti amministrativi e alti funzionari». Nella fortezza di Pietro e Paolo assiste, in un misto di atrocità, confusione e cinismo, agli interrogatori dei dignitari che per vent'anni sono stati i padroni assoluti della nazione. Uno spettacolo miserevole, dinanzi al quale si rafforza in lui l'assoluta convinzione che la tempesta della Rivoluzione sia necessaria, che per lasciarsi alle spalle la «falsa, sporca, tediosa, mostruosa vita» del potere imperiale occorra, «con tutto il corpo, con tutto il cuore, con tutta la coscienza», ascoltare la Rivoluzione. La quasi totalità dell'intelligencija russa, tuttavia, fraintende. Crede che Blok sia salito sul carro dei vincitori bolscevichi. Il poeta risponde allora con la lingua che gli è propria, scrive di getto e pubblica I dodici, il grande poema mistico in cui Gesù Cristo, cinto da una bianca coroncina di rose, capeggia una pattuglia di guardie rosse. La pubblicazione suscita il disprezzo e l'indignazione sia degli intelligenty, per i quali Blok diventa definitivamente un traditore, sia dei bolscevichi, per i quali il poeta, con il suo misticismo, non è altro che un nemico di classe. Nell'aprile del 1918, Blok termina Gli ultimi giorni del potere imperiale, un resoconto preciso, scandito da un ritmo angoscioso, della fine della Russia zarista, poi smette di scrivere. Muore improvvisamente tre anni dopo dicendo nell'addio «la Russia mi ha mangiato come uno stupido maiale mangia il suo porcellino». I due testi, attentamente tradotti e curati da Igor Sibaldi, sono qui riuniti per la prima volta in un'unica edizione.
Come leggere «La neve, la pace. La guerra» (Centomila gavette di ghiaccio, Il peso dello zaino) di Giulio Bedeschi
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 96
La povera gente
Lev Tolstoj
Libro: Copertina rigida
editore: Orecchio Acerbo
anno edizione: 2019
pagine: 36
Era già corsa fuori diverse volte, ad ascoltare e a guardare. Era buio e non si udiva nulla fuorché il fragore delle onde in mare e il sibilo del vento sopra il tetto. Jeanne uscì, e dopo essersi guardata intorno nell'oscurità, si mise a fissare il mare, lontano. Non si vedeva nulla, e c'era sempre quel terribile pensiero, di quel che sarebbe successo a lei e ai bambini, se lui non fosse tornato. Età di lettura: da 7 anni.
Tutti i racconti. Volume Vol. 2
Lev Tolstoj
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1991
pagine: 1510
In questo secondo volume i racconti presentati sono: Racconti popolari; Le memorie di un pazzo; Cholstomer; La morte di Ivan Il'ic; Camminate nella luce finché avete la luce; Il padrone e il lavorante; Padre Sergij; Due diverse versioni della storia di un'arnia dal tetto di tiglio; Dopo il ballo; La cedola falsa; Alesa Bricco; Kornej Vasil'ev; Il divino e l'umano; Perché?; Cosa ho visto in sogno; Racconti del Ciclo di lettura per i bambini, Il diavolo, La saggezza dei bambini e le Conversazioni; Canti al villaggio; Tre giorni in campagna; Senza accorgersi; La buona terra; Racconto per bambini; Fiabe parabole e leggende; Racconti incompiuti, 1875-1910.
Netocka Nezvanova
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: 224
Pubblicato a episodi nel 1849, Netoĉka Nezvanova doveva essere il primo grande romanzo di Dostoevskij. Rimase incompiuto, ma fu un fruttuoso esperimento e tracciò con chiarezza la linea della narrativa matura: realismo, approfondita analisi psicologica dei personaggi, romantica predilezione per le situazioni fuori del comune. La protagonista, che racconta in prima persona tre stagioni della propria vita – l'infanzia, la pubertà, la giovinezza – è il prototipo delle adolescenti dostoevskiane: ferite, oltraggiate, costrette a soprusi e brutali violenze, e tuttavia capaci di reagire con disperata energia a tutte le prove e alla cupa miseria materiale e morale che le opprime. L'autore ne indaga con attenzione e sensibilità il mondo affettivo cogliendone alcune inedite componenti femminili – la morbosità, la sensualità adolescenziale, la violazione dell'innocenza – su cui d'ora in poi lavorerà incessantemente, a cominciare dalla prova successiva,Umiliati e offesi.
Una vita non basta
Elio Bongiorno
Libro: Copertina morbida
editore: Fermenti
anno edizione: 2007
pagine: 200
Sulla vita
Lev Tolstoj
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 258
"Sulla vita" fu finito di stampare nel gennaio del 1888. Dalla tipografia il libro passò, come d'uso, al Comitato della censura: e non ne uscì più. La censura laica lo silurò subito, mentre la censura religiosa - due mesi dopo - condannò alla confisca tutte le copie del libro. Nel frattempo, come avveniva da qualche anno per tutte le opere di Tolstoj vietate, anche "Sulla vita" conosceva in Russia un'ampia diffusione tramite edizioni illegali, per lo più artigianali. "Sulla vita", insomma, fu un trionfo: uno dei primi grandi successi internazionali di quella carriera di polemista social-religioso che Tolstoj aveva inaugurato una decina d'anni addietro, con "La confessione". Il fulcro delle sue riflessioni era inteso a ribadire le ragioni di un cristianesimo rigorosamente evangelico, contro le Chiese istituzionali e il loro "pseudo-cristianesimo" impartito alle greggi, ma anche contro quell'ordine costituito che in tutti gli stati "cristiani" aveva appunto nelle Chiese i suoi migliori alleati. Sia secondo i seguaci, sia secondo i critici di Tolstoj, "Sulla vita" è importante in quanto originalissima, illuminante reinterpretazione del concetto evangelico di "vera vita", con stimolanti implicazioni filosofiche, contrapposta a un cristianesimo trasformatosi in "religione della morte". Un testo decisivo per comprendere l'evoluzione del pensiero di Tolstoj.
Memorie del sottosuolo
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: XXXI-190
"Memorie dal sottosuolo", uscito a puntate a partire dal 1864, costituisce una tappa centrale nella vicenda artistica e spirituale di Fëdor Dostoevskij. In forma di monologo-confessione, è la storia della fallita redenzione di una prostituta e, nello stesso tempo, la tormentata indagine sull'inconscio, il "sottosuolo", e sull'impossibilità di capire a fondo se stessi e gli altri. L'io narrante è uno dei cosiddetti "uomini superflui", uno che si limita a prendere atto dell'immensa ricchezza nascosta nel proprio intimo e non trae alcuna conseguenza pratica, soffrendo acutamente, al tempo stesso, del proprio fallimento. È la prima incarnazione di quel tipico personaggio di ribelle non riconducibile ad alcuna fazione, di individuo smarrito tra l'angosciosa ricerca della verità e un'incolmabile distanza dalla realtà, che sarà protagonista dei grandi romanzi di Dostoevskij.