Libri di Guido Mattia Gallerani
Quaderno di quattro anni
Eugenio Montale
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
"Quaderno di quattro anni" uscì da Mondadori nel 1977. I centoundici componimenti che ne fanno parte risalgono al periodo 1973-77: si tratta quindi di: iun libro composto a cavallo dell'assegnazione del Nobel, in sintonia con le considerazioni svolte dal poeta nel discorso pronunciato a Stoccolma: È ancora possibile la poesia? Ed è anche una summa della sua intera storia poetica e ideale: un bilancio, letterario ed esistenziale, nel quale tornano gli echi degli scrittori amati - Svevo in primis - e le figure di donne da sempre protagoniste dei suoi versi, Annetta, Clizia e Mosca. L'io lirico di un poeta più che maturo riflette sul proprio percorso e riscopre pressoché immutati i temi degli esordi, le grandi domande degli inizi: Caso o Necessità, vuoto o indifferenza, sopravvivenza o Nulla. E tra mito, storia, cronaca e tragedia, anche in questo libro il pessimismo montaliano si conferma come "l'altra faccia di una; fede profonda". L'edizione, curata da Alberto Bertoni con la collaborazione di Guido Mattia Gallerani, oltre a introduzione, commento e note ai testi, è arricchita da un efficace scritto del critico Cesare Garboli e da un ampio saggio del poeta Giorgio Orelli.
Roland Barthes. Dalla vita al testo
Guido Mattia Gallerani
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 252
«Una mente che vede cose. Là dove gli altri non le avevano viste»: così l'amico Umberto Eco sintetizza l'originalità e l'intelligenza poliedrica di Roland Barthes (1915-1980), personalità controversa in vita, classico indiscusso della saggistica, della semiologia e della critica letteraria dopo la morte. In questa ricostruzione, le sue vicissitudini biografiche incrociano gli eventi epocali della storia e della cultura francese. Dalla lunga permanenza in sanatorio ai viaggi all'estero, dalla stagione dell'impegno politico fino al Sessantotto e oltre, questo ritratto a tutto tondo chiarisce l'origine, le tematiche e gli scopi della sua ricerca. Insegue le spinte più sovversive del suo pensiero, concretizzato in una scrittura che – come spiega lo stesso Barthes – serve a «imbrogliare le cose, deviarle, portarle in un luogo diverso da dove sono aspettate». Incarnando il ruolo di un intellettuale che «dev'essere un analista e insieme un utopista, raffigurare al tempo stesso le difficoltà e i folli desideri del mondo», egli può ancora offrirci molti spunti per afferrare i sensi e i controsensi del nostro presente.
L'intervista immaginata. Da genere mediatico a invenzione letteraria
Guido Mattia Gallerani
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2022
pagine: 168
Il giornalismo ha escogitato un mezzo per indagare nelle vite degli scrittori: l'intervista. A questo sguardo indiscreto essi reagiscono inventando un nuovo genere letterario, l'intervista immaginata: un escamotage con cui schermare la propria intimità e al contempo capovolgere il faro della stampa innanzitutto contro gli stessi intervistatori. Fingendo di esserlo a loro volta, gli autori riusciranno a parlare con i fantasmi del nostro immaginario. Ridotti al rango di personaggi, tutti i loro interlocutori vengono sottoposti alle deformazioni dell'ironia, della satira, dell'autorappresentazione. Ricostruendo le mutazioni dell'intervista fittizia nei diversi supporti, dalla carta stampata alla radio, dalla televisione ai dispositivi digitali, Guido Mattia Gallerani, con un ricco repertorio e spoglio di testi teorici e creativi dell'Otto-Novecento, fa sfilare opere e nomi mostrando come il contesto mediatico, con le sue leggi e i suoi conflitti, diventi teatro di una rivincita autoriale, combattuta con la doppia arma dell'imitazione giornalistica e dell'invenzione romanzesca.
I popoli scomparsi
Guido Mattia Gallerani
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2020
pagine: 102
Raramente si trova così tanto in un libro di poesia. Un lungo lampo, incalzante, partecipe e ironico, a tratti dissacrante, sulle vicende umane, sulla storia dell'umanità. Storia dell'umanità che è, lo si voglia o no, la storia del singolo. La spudorata, rimossa, scandalosa e dolcemente miserrima storia di ognuno di noi.
Pseudo saggi. (Ri)Scritture tra critica e letteratura
Guido Mattia Gallerani
Libro
editore: Morellini
anno edizione: 2019
pagine: 260
Con lo pseudo-saggio, la critica letteraria esce dalle solite sedi istituzionali e si presenta sotto le spoglie di un altro genere. Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, appaiono scritture saggistiche che valicano i confini del tradizionale saggio critico e ambiscono a partecipare alla dimensione della letterarietà, al pari del romanzo e della poesia. Tramite diverse strategie di camuffamento, gli pseudo-saggi si diffondono in Europa e negli Stati Uniti, dimostrando una capacità di metamorfosi che consente loro di rinnovarsi e giungere fino a oggi. Il volume studia le varie combinazioni tra il saggio critico e altre pratiche di scrittura, come il dialogo, l’autoritratto, la biografia romanzesca, la riscrittura parafinzionale e l’autobiografia, e individua nella tensione tra il commento dei testi e l’invenzione creativa, tra l’interpretazione e l’immaginazione una nuova possibilità artistica per il saggio critico, anche tramite ibridazione con i media visivi e andando oltre il testo scritto, come nel caso del video essay.
Quaderno di quattro anni
Eugenio Montale
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2015
pagine: XC-383
"Quaderno di quattro anni" uscì da Mondadori nel 1977. I centoundici componimenti che ne fanno parte risalgono al periodo 1973-77: si tratta quindi di: iun libro composto a cavallo dell'assegnazione del Nobel, in sintonia con le considerazioni svolte dal poeta nel discorso pronunciato a Stoccolma: È ancora possibile la poesia? Ed è anche una summa della sua intera storia poetica e ideale: un bilancio, letterario ed esistenziale, nel quale tornano gli echi degli scrittori amati - Svevo in primis - e le figure di donne da sempre protagoniste dei suoi versi, Annetta, Clizia e Mosca. L'io lirico di un poeta più che maturo riflette sul proprio percorso e riscopre pressoché immutati i temi degli esordi, le grandi domande degli inizi: Caso o Necessità, vuoto o indifferenza, sopravvivenza o Nulla. E tra mito, storia, cronaca e tragedia, anche in questo libro il pessimismo montaliano si conferma come "l'altra faccia di una; fede profonda". L'edizione, curata da Alberto Bertoni con la collaborazione di Guido Mattia Gallerani, oltre a introduzione, commento e note ai testi, è arricchita da un efficace scritto del critico Cesare Garboli e da un ampio saggio del poeta Giorgio Orelli.
Falsa partenza
Guido Mattia Gallerani
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 52
"È una poesia sempre in debito verso un qualcosa la cui esistenza reale rimane oscura, impenetrabile. La poesia non risarcisce il debito contratto con la vita, essa resta inspiegabile quasi senza motivazioni, al di fuori della ragione. La poesia di questo libro è un luogo potenziale, qui si intessono meraviglie e sconfitte, con situazioni conoscitive tese tra intelligenza metrica e storica e surrealtà della poesia, fantasma imprendibile. La poesia come conseguenza non riparatrice dell'esistere, in uno stile che comprime la razionalità rilasciando sbuffi onirici e identificando la natura con l'allegoria perpetua di una poesia futura. Enigmatici quanto incantevoli sono il vortice di animali e boschi, di zone-paesaggi interiori, dislocati, quasi tagliati, verso il profondo come fossero il detrito di una identità sconosciuta; in un libro fatto di sequenze poetiche sono il battito sopravvissuto di un romanzo che avrebbe voluto nella socialità intensamente dire tutto." (Andrea Gibellini)
Roland Barthes e la tentazione del romanzo
Guido Mattia Gallerani
Libro: Copertina morbida
editore: Morellini
anno edizione: 2013
pagine: 205
Poco prima di una morte improvvisa, Roland Barthes annunciò pubblicamente il progetto di scrivere un romanzo: progetto di cui rimangono alcuni scarni schemi preparatori e molte tracce disseminate nei suoi ultimi scritti o nei corsi al Collège de France degli anni 1978-1979 e 1979-1980. Raccogliendo pazientemente queste tracce, il saggio Roland Barthes e la tentazione del romanzo insegue il fantasma di un libro mai scritto, "Vita Nova", non solo per interrogarne le ambizioni, gli slanci e le battute d'arresto, ma per utilizzarlo come lente attraverso la quale rileggere tutto "l'ultimo Barthes", sempre più insofferente di fronte alle convenzioni retoriche del discorso critico (anche del proprio) e teso alla ricerca di un impossibile punto di equilibrio, di una nuova forma pericolosamente in bilico tra saggio e narrazione, tra il romanzo e la teoria.