Libri di Guido Lucchini
La desinenza in A
Carlo Dossi
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2023
pagine: 288
Suddivisa in tre atti, ciascuno di dieci scene, quasi fosse la parodia di uno spettacolo di varietà, "La Desinenza in A" (1884) è una disincantata galleria di ritratti femminili che «formano una sola tragicommedia: “la Donna”»: così si legge nella brillante prefazione dell'autore, che definì il libro «una bricconeria fatta da un galantuomo». Fra bozzetti satirici, pitture d'ambiente e divagazioni saggistiche, l'opera è una lunga invettiva contro il genere femminile, un furioso trattatello sugli inganni muliebri e al tempo stesso un acido e spietato affresco della condizione della donna nel secondo Ottocento, tratteggiata con realismo iconoclasta. Pamphlet misogino che si inserisce in un filone classico ma rispecchia anche i velenosi risentimenti personali dell'autore, "La Desinenza in A" conferma come l'originalità di Dossi non risieda certo nella trama, evanescente e sfilacciata anche se si tratta del suo testo forse più ambizioso dal punto di vista costruttivo, ma nel virtuosismo linguistico, nel pastiche stilistico, nella invenzione lessicale e sintattica. Introduzione di Guido Lucchini.
Tra linguistica e stilistica. Percorsi d'autore: Auerbach, Spitzer, Terracini
Guido Lucchini
Libro: Libro in brossura
editore: Esedra
anno edizione: 2019
pagine: 358
Francesco Novati tra filologia e organizzazione della cultura
Elisabetta Colombo, Enrico Decleva, Guido Lucchini
Libro: Libro in brossura
editore: Cisalpino
anno edizione: 2017
pagine: 236
I saggi raccolti nel volume "Francesco Novati tra filologia e organizzazione della cultura" nel primo centenario della morte (1915), puntualizzano vari aspetti della figura del grande erudito e filologo che insegnò nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano (Facoltà di Lettere e filosofia istituita con la legge Casati, 1859, e ufficialmente inaugurata nel 1861), dal 1883 al 1886, e ininterrottamente dal 1892 alla morte. Novati fu non solo uno studioso dai molteplici interessi (la sua vasta bibliografia spazia da Aristofane a Stendhal, per menzionarne gli estremi cronologici), ma anche un notevole organizzatore culturale in vari campi.
Studi su Gianfranco Contini: «fra laboratorio e letteratura». Dalla critica stilistica alla grammatica della poesia
Guido Lucchini
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 222
Nella vasta opera critica del grande studioso viene preso in esame in questo libro un numero ristretto di autori (Croce, De Sanctis, Gadda, Montale), tutti fondamentali per Contini. Se l'incontro dei due autori contemporanei col giovanissimo filologo e critico militante d'eccezione fu decisivo da entrambe le parti, nell'ambito più propriamente metodologico e storiografico fu centrale il confronto col pensiero e con la critica letteraria di Croce. Ciò vale sia per il commentatore di Dante e di Petrarca, sia per lo straordinario analista di varianti d'autore, l'esercizio critico che a buon diritto può considerarsi invenzione di Contini stesso, anche se all'inizio suggestionato dal magistero filosofico di Croce. La precoce scoperta della Stilkritik di Spitzer segna non solo i primi saggi di Contini nella direzione di un superamento del crocianesimo, in parte ancora interno al suo orizzonte categoriale, ma anche la sua produzione matura almeno sino alla fine degli anni Cinquanta. Spitzer fu per Contini un punto di riferimento mai del tutto abbandonato, sebbene dopo la svolta più apertamente strutturalistica sia evidente una presa di distanza.
Commedie
Italo Svevo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 1128
Il teatro sveviano, pur presentando innegabili punti di contatto con la narrativa, presenta nel suo complesso una maggiore dipendenza dai modelli del teatro borghese contemporaneo. Nelle opere della maturità e della vecchiaia i due generi, teatro e romanzo, si avvicinano, sviluppandosi ambedue da una tematica unica, una critica sotterranea del quadro reale della famiglia italiana che Svevo corrode dall'interno, nei modi di un'affettuosa rappresentazione della 'infelicità' domestica. L'edizione critica del teatro di Italo Svevo, che qui si presenta, vede la luce nell'ambito dell'Edizione Nazionale dell'Opera omnia di Italo Svevo. Essa rispetta scrupolosamente il dettato dell'autore, senza contaminare redazioni diverse (soprattutto le stampe postume, particolarmente infide, perché con ogni probabilità rimaneggiate da altri). Mancando per la maggioranza dei testi riferimenti così sicuri da determinare il periodo di composizione, ci si attiene prudentemente alla cronologia meno improbabile, fondata sui pochi indizi interni, non sempre incontrovertibili.
Le origini della scuola storica. Storia letteraria e filologia in Italia
Guido Lucchini
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2008
pagine: 466
Il volume illustra, sulla scorta di un folto materiale di archivio e di un ampio spoglio delle riviste specialistiche del periodo, la fitta rete di relazioni scientifiche e personali da cui è nata la scuola storica. Prendendo le mosse dal rapporto, tutt'altro che semplice, fra De Sanctis e la nuova scuola erudita, se ne analizzano i presupposti culturali e il modello di storiografia letteraria, influenzato in special modo dal darwinismo, e rappresentato non solo dalle opere maggiori dei suoi maestri (D'Ancona, Comparetti, Rajna) ma anche dalla prima serie della "Storia letteraria d'Italia" Vallardi, primo esempio di moderna storia a dispense affidata a più autori, di cui si raccontano il progetto iniziale e la faticosa realizzazione. Il dibattito sull'origine della specie nella seconda metà dell'Ottocento costituisce anche in Italia un momento significativo non tanto per l'originalità dei contributi quanto per la definizione di un paradigma scientifico al quale fecero riferimento dapprima la linguistica, in seguito la moderna scienza comparatistica della letteratura, strettamente legata alla filologia romanza. La riscoperta delle origini, probabilmente il merito maggiore della scuola storica, favorì infatti lo sviluppo della nuova disciplina nata nella Germania romantica, ma affermatasi in Francia e in Italia intorno al 1870, di cui sono narrate le complicate vicende istituzionali.
Carteggio (1878-1915). Tra filologia romanza e mediolatina
Pio Rajna, Francesco Novati
Libro
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 1995
pagine: LXXXVI-316
La coscienza di Zeno
Italo Svevo
Libro
editore: Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori
anno edizione: 1995
pagine: 384
La storia di Zeno Cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. E' il capolavoro di Svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del Novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.
La desinenza in A
Carlo Dossi
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2009
pagine: 288
Acido ritratto della condizione femminile nel secondo Ottocento, "La Desinenza in A" fu definita dal Dossi stesso «una bricconeria, fatta da un galantuomo». La trama evanescente, imperniata su un collaudatissimo repertorio di motivi topici – il matrimonio d'interesse, la morte in povertà, la degradazione dell'essere umano – lascia spazio a un'eloquente serie di «ritratti donneschi» che «formano gli atti di una sola tragicommedia, “la Donna”». Il richiamo è a una pittura d'ambiente borghese, narrativa e satirica, che affranca l'autore dai modi del verismo francese e segna il suo progresso lungo una via autonoma al realismo.