Libri di Giuseppe Grasso
L'arte di collezionare fra storia e mercato
Giuseppe Grasso
Libro
editore: Solfanelli
anno edizione: 2025
pagine: 90
La vita è ricordarsi. Note su una poesia di Sandro Penna
Andrea Barbetti, Giuseppe Grasso, Silvia Peronaci
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2010
pagine: 72
La vita è ricordarsi di un risveglio, è il celebre incipit della raccolta poetica del 1939 con il quale viene spesso identificata la poesia epigrammatica di Sandro Penna. Questo studio a tre è un esercizio di esegesi del suo nume poetico. Se l'espressione lirica implica soggettivazione, la sua interpretazione tende invece ad un certo grado di oggettivazione. Prima viene la creazione, poi l'ascolto e la lettura. Il poeta è colui che interloquisce col nulla e lo trascrive; l'esegeta, più concretamente, dialoga con la materia poetica servitagli dall'artista. Valéry ha spesso ribadito che i versi hanno il senso che dà loro il lettore. Non è difficile, però, scadere nella mistificazione quando il testo diventa pretesto. Gli autori, interpreti attenti e rispettosi, non sono incappati in questa trappola; possiedono sensibilità da non trasformare i versi in questione nel feticcio di una gratuita ermeneutica e la pratica filosofica operata sul componimento dà una coloritura inedita al libro.
Diritto e procedura penale minorile. Profili giuridici, psicologici e sociali
Santo Di Nuovo, Giuseppe Grasso
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2005
pagine: XII-592
Rileggere Baudelaire
Giuseppe Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Lumières Internationales
anno edizione: 2009
pagine: 252
Questo saggio, studio critico e documento letterario insieme, ripercorre, con dovizia di informazioni e un taglio decisamente inedito, le tappe più salienti del canzoniere baudelairiano, offrendo al lettore la possibilità di rivisitarne temi e motivi spogliati da ogni possibile decorativismo interpretativo e dai luoghi comuni che spesso accompagnano il poeta, il quale, addentrandosi nelle zone più oscure dell'animo umano, ha profondamente rinnovato la lirica moderna. L'Autore dell'arioso e affabile entretien è Giuseppe Grasso, docente di Lingua e Letteratura Francese, critico letterario, francesista e italianista, esperto nella comparazione delle due lingue e già autore di saggi sulla poesia moderna e contemporanea (Baudelaire, Mallarmé, Valéry, Cardarelli, Pavese). Il testo è preceduto da un breve saggio introduttivo dello scrittore e giornalista Paolo Pinto: Baudelaire, il dannato che cercava l'assoluto.
La scrittura come meditazione filosofica. Tre letture di Proust
Giuseppe Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2010
pagine: 160
Scorrerie inutili
Giuseppe Grasso
Libro: Copertina morbida
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2010
pagine: 232
L'apprendista poligrafo. Commenti, postille, flânerie
Giuseppe Grasso
Libro
editore: Solfanelli
anno edizione: 2023
pagine: 272
In fuga dal male. Dieci commenti a Baudelaire
Giuseppe Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2012
pagine: 144
Meditando sul bambino che fu, alto "come un in-folio", Baudelaire racconta di due voci che lo abitavano. La prima gli diceva che la terra "è una torta ricca di prelibatezze" e gli prometteva "un appetito altrettanto grande" da procurargli un piacere "infinito". La seconda gli infondeva la blandizie di "viaggiare nei sogni", al di là del "possibile" e del "noto". Il mondo reale non è mai stato la vera "patria" di Baudelaire. Per questo egli vi si è sentito sempre in cattività, inadeguato, come i più disparati personaggi che accoglie nella grande arca delle "Fleurs du mal". Una "natura esiliata nell'imperfetto": tale è stata la tormentosa cifra umana del più grande interprete della "modernità", costretto a bramare, dentro l'involucro della propria finitudine, l'idealità negata.
Intervista con Ionesco. L'inconveniente di essere nati
Giuseppe Grasso, Eugène Ionesco
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2017
pagine: 88
Nella primavera del 1985 Roma accoglie, fra le sue mura, Eugène Ionesco. Proprio in quell'occasione Giuseppe Grasso ha la fortuna e l'onore d'intervistare il noto commediografo, all'epoca settantaseienne. Come una nuvola che si rompe, dalle loro parole viene fuori un temporale di sollecitazioni che sono anche riferimenti, nomi e luoghi di una geografia che è una mappatura del composito orizzonte culturale ioneschiano. Se oggi quella lunga conversazione vede qui la luce in una versione più estesa, non è per un capriccio dell'autore, che vi ha rimesso mano riprendendo le registrazioni originali, ma in risposta a una peculiarità che ne giustifica la riproposizione sotto forma di libro: l'intervista è un documento e le pagine di cui si compone fanno «testo», cioè danno vita a un rapsodico saggio parlato sul teatro e sulla poetica di Ionesco. L'intervistatore parla con un gigante e lo fa con grande devozione, tenendosi comunque alla larga da complessi d'inferiorità. È sicuro del fatto suo e pone domande precise. Sa dove guardare, come prendere la mira, cosa aspettarsi.
Sull'essenza del riso e in generale sul comico nelle arti plastiche
Charles Baudelaire
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2017
pagine: 64
Sull'essenza del riso, qui presentato da Alfredo Civita e Giuseppe Grasso, è un saggio ricco di spunti che sembra scritto 45 anni dopo, cioè quando esce il famoso libro di Bergson "Il riso". Apparso nel 1855, era stato rimaneggiato più volte da Baudelaire, al punto da diventare un'ossessione. Nessuno si era spinto prima di lui a indagare le ragioni del comico con un esame così minuto e coscienzioso, sostenuto da una scrittura chiara e dimostrativa, anche se venata qua e là da un tono ironicamente cerimonioso. Baudelaire inizia la sua dimostrazione con la massima "Il saggio ride solo tremando", riconducibile alla tradizione biblica e cattolica, in cui tende a declinare l'idea che il verbo incarnato non ha mai riso. Ridere per il saggio è sconveniente e anti-divino, significa cedere a una tentazione impura che va a ledere quella serenità contemplativa che è il suo ideale. Il comico ha un'origine diabolica e dannata, nasce dall'avvertimento della propria superiorità, idea luciferina per eccellenza. Una volta indicata l'origine contraddittoria del riso, che nasce da uno "scontro", Baudelaire distingue il "comico ordinario" (o "significativo")...
Anditi e dedali
Giuseppe Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2018
pagine: 103
“Lo scorrere del tempo vibra tra l’umano, troppo umano, e la natura, che trascolora nelle stagioni, tra la fragilità terrestre e il presentimento dell’assoluto che, a volte, diventa preghiera a Dio, che raramente ascolta le nostre implorazioni. Il tempo come la sabbia aggroviglia i pensieri, mescola i desideri, offusca le reliquie di un’anima angosciata. Ed è la presenza della donna amata, creatura salvifica, che come una stella tremula segna la strada da percorrere. Nelle metafore trapelano, tra gli echi montaliani …. Il linguaggio è complesso, ma lontano da giochi enigmatici e da vani sperimentalismi. La voce è una, dolente e appassionata, contemplativa e attratta dalla luce, sempre fedele alla sua musica, nel bene e nel male dell’esistenza." Carmela Baglione