Libri di Giuseppe Frangi
Diario di un pre-carcerato
Andrea Bianconi
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2020
pagine: 176
In questo Diario Andrea Bianconi (Vicenza, 1974) racconta, giorno dopo giorno, per quattordici giorni, le riflessioni, l'avvicinamento e la preparazione alla performance tenuta il 3 aprile 2019 nel carcere di San Vittore. Un'esperienza artistica di grande libertà espressiva che si carica di un significato profondo proprio per il suo svolgersi in una struttura di detenzione. "Ho deciso che entrerò in carcere con la libertà, la metterò al centro, sopra l'altare", scrive l'artista in queste pagine, in cui ripercorre le idee e lo sviluppo di una performance di grande suggestione: vera protagonista dello spettacolo è l'immaginazione, un fattore intrinsecamente libero, ovvero non "carcerabile".
William Congdon. L'assoluto prossimo
Libro: Libro rilegato
editore: Concreo
anno edizione: 2013
pagine: 112
Lo sguardo di Congdon è appassionatamente teso a intercettare dentro la realtà i vertiginosi echi del mistero del mondo. Ecco che alcuni volti noti della vita sociale e culturale del nostro paese, propongono le loro riflessioni. Tutte raccolte nel libro uscito in questi giorni
Ricchezza. Parole per capire ascoltare capirsi
Giuseppe Frangi
Libro: Libro in brossura
editore: In Dialogo
anno edizione: 2015
pagine: 56
Agape+ offre una riflessione su parole che intendono provocare, far riflettere, avviare un dialogo tra persone con storie e culture diverse, per promuovere un confronto sulla società di domani. Frangi, direttore di una nota rivista dedicata al mondo del volontariato e del sociale, si interroga sul senso della "ricchezza" e dell'accumulo dei "beni", a partire dall'icona biblica della moltiplicazione dei pani. Un insieme di provocazioni sul rapporto tra la povertà raccomandata da Gesù e la possibilità che si produca una "ricchezza buona", da condividere con tutti.
L'Hotel-Dieu di Beaune. Impresa, carità e bellezza
Claudine Hugonnet-Berger, Giorgio Bruno, Giovanni Maddalena, Giuseppe Frangi
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2016
pagine: 120
“Il significato profondo del messaggio che da questo testo si trae è un messaggio oggi ancora più rilevante che non nel passato. La vicenda umana di Nicolas Rolin, fondatore nel 1443 del suo ospedale e cancelliere per diversi decenni al servizio dei duchi di Valois Borgogna, è qui descritta come meglio non si potrebbe. Senza tema di smentita, si può dire che quello di Rolin è stato un esempio notevole e ante litteram di imprenditore civile ovvero della realizzazione di una concezione di attività economica di per sé votata alla generazione di bene comune”. Prefazione di Stefano Zamagni. Con i contributi di Giorgio Bruno, Giuseppe Frangi, Claudine Hugonnet-Berger, Giovanni Maddalena.
Ritratti miei di me. I Testori a «Teatro i». Scena, sguardi, memorie
Renzo Martinelli, Federica Fracassi, Francesco Garolla, Giuseppe Frangi
Libro: Libro rilegato
editore: Casa Testori
anno edizione: 2018
pagine: 120
"Teatro i" mette in scena con Testori non solo un grande del '900, ma anche la dialettica mai passata di moda tra vero e finto, tra vita e teatro, il meta teatro che da Pirandello in poi è sempre stato il vero, ultimo appuntamento residuo. "Tre Lai", "Erodias" e "Angeli dello Sterminio". Contributi di Renzo Martinelli, Federica Fracassi, Francesco Garolla e Giuseppe Frangi.
Marco Fantini. Sono 2. Ediz. italiana e inglese
Giuseppe Frangi
Libro: Libro in brossura
editore: Carlo Cambi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 80
Quello di Fantini è un disegno dal tratto arcaico, surreale ed essenziale, che sembra dialogare con le opere di Osvaldo Licini conservate presso l'omonima galleria location della mostra attraverso la lente distorta di una pittura per molti aspetti assimilabile a quella del cinema sperimentale di David Lynch. Senza cadere in citazioni esplicite, l'artista sembra interrogarsi sul rapporto dialettico tra astrazione e figurazione tipiche del mondo e della sensibilità di Licini; lo fa utilizzando sfondi geometrici che dividono la superficie in due parti e con l'utilizzo di parole o lettere che si stagliano come quinte teatrali su figure dal segno morbido e sinuoso. “Sono 2”, come i colori presenti nelle opere, come i mezzi e le tecniche utilizzate, tutto con l'intento di favorire la costruzione di uno spazio che sembri creato dalle stesse figure che forgiano l'immagine. È una ricerca di superficie la sua, come quella di molti artisti contemporanei che non cercano la retorica della profondità oramai sbiadita da tecniche sempre più invasive di controllo, ma puntano sull'intensità del presente, dell'evidente senza prospettive.
Graffiare il presente. Catalogo della mostra (Novate Milanese, 1 dicembre 2018-20 gennaio 2019). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Casa Testori
anno edizione: 2019
pagine: 96
"Graffiare il presente" muove dalla convinzione che vi siano opere realizzate oggi che hanno nelle loro ragioni programmatiche più profonde il desiderio di dare degli strumenti interpretativi, di carattere critico, poetico o anche militante, per interpretare la realtà che ci circonda; strumenti per arginarla o agire in essa, in opposizione all'idea rassicurante, ma sterile, di suggerire allo spettatore un luogo defilato al riparo dalle contaminazioni del mondo. A partire da questa necessità di insinuarsi attivamente al nostro tempo, Graffiare il presente propone una selezione di opere realizzate nel corso del 2018 da ventuno artisti, tutti italiani, e tutti nati tra gli anni Settanta e gli Ottanta. Si tratta di opere che mirano ad essere mattoni in grado di reggere il proprio e l'altrui peso, capaci di lottare per non scivolare nell'indistinto che fagocita ogni cosa in brevissimo tempo. Tali lavori si offrono al fruitore come strumenti di pensiero, tesi e teoremi – sia visivi che ideali – in grado di sostenere la suggestione dell'utopia, l'ambizione a significare e il proposito di resistere alle tensioni e alle insidie del futuro.
Marina Abramovic. Estasi. Ediz.italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Casa Testori
anno edizione: 2019
pagine: 72
Estasi è una mostra-percorso che presenta i tre video del ciclo The Kitchen. Homage to Saint Therese. I video documentano le performance che Marina Abramović ha tenuto nel 2009 nelle cucine dell’ex convento di suore clarisse, a Gjion, in Spagna. L’artista ha tratto ispirazione per i tre video dalla lettura dei Diari di Santa Teresa d’Avila, una delle grandi figure del cattolicesimo. La scelta della cucina come ambientazione deriva proprio dalla descrizione che Teresa fa di alcune sue estasi mistiche, avvenute proprio mentre era occupata tra pentole e cibo. I tre video rappresentano un percorso: dalla meditazione sulla condizione umana, Vanitas, si passa al terremoto interiore documentato in Carrying the Milk, per approdare all’estasi vera e propria con Levitation. Nella cucina Marina Abramović trova anche ricordi autobiografici: era quello il luogo delle confidenze con la nonna Milica che avevano segnato la sua infanzia. «Quando mi sono trovata nella cucina del convento è come se avessi visto un miracolo davanti a me: mi sono accorta che era un lavoro che stava già nella mia testa».
Open space. Francesco Zavatta. Catalogo della mostra (Busto Arsizio, 16 novembre-8 dicembre 2019)
Francesco Zavatta
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 64
Catalogo della mostra a cura di Giuseppe Frangi - Palazzo Marliani Cicogna - 16/11/2019 - 08/12/2019.
Dual Nature. Antonio Bardino - Francesco De Molfetta. Ediz. italiana e inglese
Antonio Bardino, Francesco De Molfetta, Giuseppe Frangi
Libro: Libro in brossura
editore: Vanillaedizioni
anno edizione: 2025
pagine: 96
Catalogo realizzato per la mostra "Antonio Bardino e Francesco De Molfetta. Dual Nature" presso la galleria Area\B di Milano (18 marzo - 15 maggio 2025). "Francesco è scultore e ama policromie vistose. Antonio è pittore e ama tonalità controllate. Francesco ha un immaginario eccentrico e imprevedibile, Antonio invece tende ad essere monotematico e seriale. È vero che sono generazionalmente vicini, rispettivamente nati nel 1979 e nel 1973, e che sono il primo dei Gemelli e l’altro della Vergine, segni affini, tuttavia di mostrano con look opposti: bohémien e romanticamente antagonista Demo, disciplinato e low profile Antonio. […] A colmare un po’ le distanze c’è un’affinità caratteriale: in tutt’e due si coglie una certa riservatezza combinata con una chiara determinazione nel percorrere ciascuno le proprie strade senza prestare orecchio al chiacchiericcio artistico circostante…" Dal testo "Eppur così affini" del curatore della mostra Giuseppe Frangi.