Libri di Giovanni Della Casa
Rime. Appendice: Frammento sulle lingue
Giovanni Della Casa
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1993
pagine: 264
Galateo
Giovanni Della Casa
Libro
editore: Edizioni Studio Tesi
anno edizione: 1995
pagine: 168
Il "Galateo ovvero de' costumi", trattato nel quale, sotto la persona di un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragiona de' modi che si debbono tenere o schifare nella comune conversazione, così precisa il sottotitolo, fu pubblicato nel 1558 da monsignor Della Casa, nunzio pontificio a Venezia, temperamento mondano, autore di quello che sarà poi l'"Indice dei libri proibiti". Vengono esposte norme sul modo di vestirsi, enumerati tutti i gesti e le cose spiacevoli da evitarsi; è riprovato lo scherno, la beffa, la parola che morde e offende; si suggeriscono i modi del parlare, si consigliano i vocaboli da usare e quelli da evitare. Insomma, biasimando ogni eccesso, l'autore incarna il culto della proporzione proprio del Rinascimento.
Galateo ovvero dei costumi
Giovanni Della Casa
Libro
editore: Mondadori Education
anno edizione: 1994
pagine: XXXVIII-190
Il "Galateo ovvero de' costumi", trattato nel quale, sotto la persona di un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragiona de' modi che si debbono tenere o schifare nella comune conversazione, così precisa il sottotitolo, fu pubblicato nel 1558 da monsignor Della Casa, nunzio pontificio a Venezia, temperamento mondano, autore di quello che sarà poi l'"Indice dei libri proibiti". Vengono esposte norme sul modo di vestirsi, enumerati tutti i gesti e le cose spiacevoli da evitarsi; è riprovato lo scherno, la beffa, la parola che morde e offende; si suggeriscono i modi del parlare, si consigliano i vocaboli da usare e quelli da evitare. Insomma, biasimando ogni eccesso, l'autore incarna il culto della proporzione proprio del Rinascimento.
Corrispondenza con Alessandro Farnese. Volume Vol. 1
Giovanni Della Casa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: 500
La corrispondenza con il cardinale Alessandro Farnese raccoglie la testimonianza di un sodalizio politico, professionale, ma anche letterario, che accompagnò Giovanni Della Casa dall'inizio della sua carriera ecclesiastica fino alla morte. Di questa ventennale e intensa prassi epistolare restano oggi soprattutto testimonianze di negozio - in particolare relative alla nunziatura apostolica di Della Casa a Venezia -, che vedono coinvolti altri membri dell'entourage farnesiano. Il primo volume copre un arco temporale che va dalla fine degli anni Trenta, a cui risalgono i primi contatti tra il giovanissimo cardinale e segretario di Stato e il colto umanista, da poco divenuto chierico di Camera, fino al giugno 1546, pochi giorni prima della partenza di Alessandro Farnese con il fratello Ottavio, alla guida dell'esercito pontificio nella spedizione in Germania, al fianco delle armate di Carlo V, contro i protestanti: un momento delicatissimo per la politica italiana ed europea, in cui Papato e Impero sembravano aver trovato una pur precaria intesa, all'insegna della Cristianità. Come attestano le missive successive della nostra corrispondenza, tale intesa sarebbe ben presto entrata in crisi con il conseguente stravolgimento degli equilibri politici.
Galateo, overo de' costumi
Giovanni Della Casa
Audio
etichetta: Club degli Audiolettori
anno edizione: 2024
Rime
Giovanni Della Casa
Libro: Libro in brossura
editore: Aurora Boreale
anno edizione: 2024
pagine: 112
Un personaggio davvero singolare Giovanni Della Casa, nel complesso panorama della società italiana tardo-rinascimentale. Fine letterato, poeta, scrittore, nunzio apostolico e arcivescovo di Santa Romana Chiesa, ma irriducibile amante della vita mondana e tutt'altro che indifferente al fascino del gentil sesso; spietato inquisitore di eresie e bieco censore di libri “proibiti”, ma al contempo cultore del Platonismo, della mitologia classica e – secondo alcune fonti – addirittura segretamente iniziato al segretissimo e potentissimo Ordine Pitagorico (nemico giurato della Cattedra di Pietro e colonna portante dello spirito dirinascenza "pagana" che caratterizzò il XV° e il XVI° secolo). Le liriche di Giovanni Della Casa misero in evidenza tutta la sua erudizione, squisitamente classica, e il suo attivismo di ricercatore e curatore dello stile e di un linguaggio originale e articolato. Edite postume alla morte dell'autore nel 1558 dal fidato segretario Erasmo Gemini, le sueRime, che oggi riproponiamo all'interesse dei nostri lettori, ebbero largo successo tra i letterati del tempo. Esse sembrano attuare un disegno pseudoautobiografico di "canzoniere", secondo lo schema petrarchesco del passaggio ascetico dal peccato al pentimento. Il filo conduttore dei versi del Della Casa è costituito da una meditazione sulle più forti ambizioni terrene, come l'amore, la gloria, il potere, che ne fa emergere i limiti e la vanità. Ma è l'Amore, sia carnale e passionale che, quasi in chiave dantesca, idealizzato quale ultima metafora della Divina Sapienza, ne costituisce il tema dominante, accompagnato da costanti eruditi richiami alla classicità e al mondo superno degli Dei.
Poesie italiane e latine: Capitoli-Rime piacevoli-Rime-Carmina
Giovanni Della Casa
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2022
pagine: 716
Il volume raccoglie per la prima volta, in un’edizione filologicamente controllata e ampiamente commentata, tutte le opere poetiche di Giovanni Della Casa, riunendo intorno alle sue celebri «Rime» la scrittura burlesca in volgare («Capitoli» e «Rime piacevoli») e la produzione latina dei «Carmina»
Il galateo
Giovanni Della Casa
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2021
pagine: 112
Questo trattato, pubblicato nel 1558, prende il nome da Galeazzo Florimonte, vescovo di Sessa che spinse Della Casa a comporlo. In esso, vengono insegnate le cosiddette buone maniere da usare in pubblico, ovvero come vestirsi, come comportarsi, in una parola: come stare in società. Oltre a questi dettami però, il volume racchiude anche insegnamenti essenziali di carattere morale, utili anch’essi per destreggiarsi nella raffinata vita di corte.
Galateo
Giovanni Della Casa
Libro: Libro in brossura
editore: Intra
anno edizione: 2021
pagine: 117
Il Galateo di Giovanni Della Casa è uno dei libri più pubblicati e tradotti in tutta la storia della letteratura italiana, tanto da farne uno dei classici della cultura europea. Pubblicato per la prima volta nel 1558, vengono esposte norme sul modo di vestirsi, enumerati tutti i gesti e le cose spiacevoli da evitarsi. Insomma, biasimando ogni eccesso, l'autore incarna il culto della proporzione proprio del Rinascimento; ma lo fa anche con una certa ambiguità che cela, sotto la veste di supremo ordine classico, tonalità ironiche e talvolta paradossali. Giovanni Della Casa (Firenze, 1503-1556) fu letterato e nunzio pontificio a Venezia, noto soprattutto per il Galateo (1558), piccolo trattato di regole universali che valgono ad assicurare il successo nella vita.
Scritti biografici e polemici. Petri Bembi vita. Gasparis Contareni vita. Dissertatio adversus Petrum Paulum Vergerium
Giovanni Della Casa
Libro: Libro rilegato
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2020
pagine: 368
Scritte in aureo latino nella fase finale della sua esistenza, dalla metà del 1550 al 1555-1556, la «Petri Bembi vita», la «Gasparis Contareni vita» e la «Dissertatio adversus Petrum Paulum Vergerium» rispondono a tre diverse esigenze della complessa figura di Giovanni Della Casa. La prima nasce con la decisione di ritornare da privato cittadino a Venezia - dove aveva trascorso un lustro da nunzio pontificio - dopo la morte di Paolo III, l'elezione di papa Ciocchi del Monte e l'offuscamento della potenza farnesiana: la biografia di Pietro Bembo doveva coniugare il mito sempiterno della Serenissima con il mito crescente del maggior letterato del tempo, del quale Monsignore evidenziava le fondamentali conquiste culturali e linguistiche insieme alla posizione di cardinale vicino al fronte riformistico di Gasparo Contarini. La cui biografia nacque invece su richiesta degli eredi e come ripristino apologetico di una memoria infangata dai nemici: assunta a fatica dal Casa nel suo ritiro di Nervesa e condotta sino al ritorno del Contarini dalla fallimentare Dieta di Ratisbona, fu interrotta per le difficoltà della materia, ma soprattutto perché, nel giugno del 1555, l'autore fu chiamato a Roma dal neoeletto Paolo IV (la «Contareni vita» sarà portata a termine agli inizi degli anni Sessanta da Piero Vettori). A distogliere Della Casa fu però anche un'improvvisa urgenza privata, la difesa dagli attacchi di Pietro Paolo Vergerio, che aveva allora diffuso le «Epistolae duae» con accuse infamanti nei confronti di Monsignore, che andavano dal piano personale (la lode dell'«arte divina» della sodomia nel giovanile capitolo del «Forno») a quello etico-dottrinale, circa lo zelo persecutorio dovuto a smisurata ambizione di carriera; uno zelo simile a quello di Reginald Pole, esplicitamente attaccato nella seconda «Epistola». La «Dissertatio adversus Petrum Paulum Vergerium» mette in opera gli schemi dell'«improperium» e del «vituperium ad personam» dell'oratoria ciceroniana, costruendo l'immagine di un nemico spergiuro, rissoso, scialacquatore, uxoricida, disposto all'apostasia. Ben lungi dalle biografie edificanti di Bembo e di Contarini, ne nasce un «pamphlet» di inaudita, e poco cristiana, violenza, che andrà in stampa solo oltre un secolo dopo.
Rime et prose. Latina monimenta
Giovanni Della Casa
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2007
pagine: XXXII-420
Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento
Giovanni Della Casa
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: 304
Nell'agosto del 1544 Giovanni Della Casa viene nominato nunzio apostolico a Venezia, una delle città di maggior rilievo per i delicatissimi equilibri degli assetti politici europei. Nella città lagunare arrivano molto velocemente le informazioni su tutto ciò che le accade intorno, a partire dal fronte ottomano, passando per la corte pontificia, sino agli estremi confini dell'impero di Carlo V. Le lettere contenute nel codice Vaticano Latino 14830, attraverso le voci principali del nunzio di Venezia, monsignor Della Casa, e dei legati al Concilio, Marcello Cervini e Giovanni Maria del Monte, restituiscono un affresco dettagliato dell'intenso periodo che va dalla faticosa apertura del Concilio stesso, a Trento, sino alla sua traslazione a Bologna. Il codice viene ora per la prima volta, dopo attente indagini filologiche, pubblicato nella sua interezza, riordinato secondo un criterio cronologico e analizzato nel suo complesso. In questo modo, grazie al commento storico e linguistico che correda il testo, il lettore moderno può assaporare più facilmente il contenuto della corrispondenza, mentre l'analisi delle peculiarità comunicative dei singoli interlocutori riporta alla luce l'indole di tre personalità di spicco del Cinquecento italiano.

