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Libri di Giovanni Attili

Civita. Without adjectives or other specifications

Civita. Without adjectives or other specifications

Giovanni Attili

Libro: Libro rilegato

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 400

42,00

Civitonia

Civitonia

Libro: Libro in brossura

editore: Produzioni Nero

anno edizione: 2023

pagine: 268

Civitonia è un festival di arti performative immaginato per Civita di Bagnoregio da Giovanni Attili e Silvia Calderoni, per riscrivere la fine del borgo minacciato dalla strutturale fragilità del suo territorio e dalla violenta turistificazione in atto. Per documentare e per alimentare gli esercizi creativi di Chiara Bersani e Marta Montanini, CHEAP, fratelli D’Innocenzo, Daria Deflorian, Francesca Marciano e Valia Santella, Eva Geatti, Francesca Pennini e Vasco Brondi, Alice Rohrwacher, Simona Pampallona, Anagoor, Alessandro Sciarroni, Michele Di Stefano, Giorgiomaria Cornelio, Pietro Gaglianò, Extragarbo, Emanuele Coccia, Annalisa Sacchi, che dal 13 al 16 ottobre hanno attraversato Civita di Bagnoregio, questo box raccoglie un catalogo del Festival e un volume segreto che svela i meccanismi del suo controverso accadere.
35,00

Oltre la monocoltura del turismo. Per un atlante delle resistenze e delle contro-progettualità

Oltre la monocoltura del turismo. Per un atlante delle resistenze e delle contro-progettualità

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2022

pagine: 204

Questo libro risponde alla necessità di nominare un pericolo e anche, forse, ciò che salva. Il pericolo è lo stravolgimento mercificante che città e territori conoscono per effetto di una violenta colonizzazione turistica. Sappiamo che il turismo, specie nella sua pervasività monoculturale, produce impatti ed esternalità negative: al pari di una vera e propria politica industriale orienta scelte infrastrutturali, generando uno sfruttamento intensivo di risorse patrimoniali e ambientali: mina il diritto all'abitare e le tutele dei lavoratori; riduce le possibilità d'uso dello spazio pubblico. Ciò che salva è invece la capacità di resistenza che i nostri territori riescono a esprimere: una capacità che è insieme conflitto e contro-progettualità. La mappatura contenuta in questo Atlante costituisce un primo ritratto nazionale di questo potenziale salvifico. Si tratta di una partitura di frammenti indiziari, territorialmente ancorati, che tracciano possibili fuoriuscite dal paradigma estrattivo di tipo turistico. Un modo per mettere in discussione quelle logiche di reificazione territoriale per cui il consumo, la produzione e circolazione di merci costituisce l'unico orizzonte di senso che obbliga il presente a pensarsi senza alternative.
16,00

Civita. Senza aggettivi e senza altre specificazioni

Civita. Senza aggettivi e senza altre specificazioni

Giovanni Attili

Libro: Libro rilegato

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 400

La storia di Civita di Bagnoregio pulsa nel movimento inesorabile del divenire e della metamorfosi. È la natura della sua terra martoriata: crolli e ricostruzioni, abbandoni e ripopolamenti, legami vitali che si strappano e nuove relazioni che si annodano. Quando la resa sembra inevitabile, il borgo trova ogni volta un nuovo respiro. Una nuova capacità di abitare. Civita si offre, dunque, come luogo del tempo circolare: un tempo in cui la morte prelude a una periodica rifondazione dell’esistente. È questa concezione ciclica che consente alla terra civitonica di significare la morte. A farne compagna di strada. In fondo, la storia di Civita è sempre stata la capacità di trasformare la morte in un luogo abitato. Ma la storia conosce lacerazioni improvvise. Oggi che, nel borgo, la mercificazione ha fagocitato ogni ambito del vivere, la morte si è spogliata della sua sacralità per ridursi a icona spettacolarizzata. In questa nuova tragica frontiera dell’irrimediabile, Civita ha espulso la vita e la sua capacità di rigenerazione. Quell’abitare, un tempo cucito saldamente alla terra, si sta sfaldando nell’assenza di azioni capaci di gettare avanti, nel futuro, l’esistente. Prefazione di Giorgio Agamben.
32,00

Biosfera, l'ambiente che abitiamo

Biosfera, l'ambiente che abitiamo

Enzo Scandurra, Ilaria Agostini, Giovanni Attili

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2020

pagine: 203

La Biosfera è quel luogo singolare dell'Universo dove è nata e si è sviluppata la vita. È un prodotto del Sole. Noi, insieme a tutte le altre specie viventi, siamo l'esito di una sua lunga evoluzione durata milioni di anni nel corso dei quali sono nate e poi si sono estinte diverse specie di animali e vegetali, creando la meravigliosa biodiversità che ci circonda. L'equilibrio delicato di questo ecosistema è oggi a rischio e con esso la sopravvivenza della nostra specie, a causa dei cambiamenti climatici prodotti dall'eccesso di gas serra che stanno alterando equilibri millenari. Occorre invertire rapidamente i presupposti di questo sviluppo, se non vogliamo che la Terra torni a essere quell'ambiente inospitale precedente alla comparsa della vita. Per farlo occorre imboccare da subito la via della riconversione ecologica del nostro modello di sviluppo. Un cambiamento che presuppone di mettere in discussione i modelli di vita e il modo di pensare alla natura; in sostanza l'intera civiltà occidentale, fondata sul dominio della natura e delle sue leggi. Ma in ecologia non esistono scorciatoie: la tecnologia non può risolvere quei problemi che la tecnologia stessa ha creato. È infatti l'entropia a insegnarci che più consumiamo, più l'energia libera che ci resta a disposizione diminuisce. Un principio inesorabile destinato a prevalere su qualunque altro indicatore economico e sull'economia stessa, e dal quale ripensare il nostro modo di abitare questo pianeta.
15,00

La città e l'accoglienza

La città e l'accoglienza

Ilaria Agostini, Giovanni Attili, Lidia Decandia, Enzo Scandurra

Libro: Libro in brossura

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2017

pagine: 160

L'accoglienza dei profughi è una delle sfide principali delle città contemporanee europee, la questione dove si gioca il destino stesso della civiltà europea: «ho un sogno», ha detto Francesco, «che l'Europa torni madre». L'Europa nasce, infatti, come spazio geoculturale della civitas e la ricchezza dell'Italia, come degli altri paesi, si fonda sul pluralismo dei municipi, veri e propri aggregati di ibridazione multiculturale, culle del cosmopolitismo. Contro il fondamentalismo e il verticismo di un unico Occidente, la storia della nascita delle prime città dimostra come siano esistiti più "Occidenti" prodotti da incessanti transiti, traduzioni e narrazioni. L'ethos delle città si fondava proprio sugli incroci tra locali e stranieri che, nel corso dei loro transiti, innescavano mutamenti nelle mentalità dei "locali" e nelle forme fisiche della città. La ricerca, oggi, di esperienze concrete di solidarietà non è, dunque, dolce utopia o buoni-smo da anime belle, ma il "ritorno" a quella gloriosa tradizione che ha caratterizzato il contesto italiano ed europeo.
16,00

Storie di città

Storie di città

Giovanni Attili, Lidia Decandia, Enzo Scandurra

Libro

editore: Edizioni Interculturali Uno

anno edizione: 2007

pagine: 240

Attraverso un approccio metodologico nuovo, in cui l'urbanistica si fonde con la narrazione e l'indagine sociale, la città, e Roma in particolare, diventa l'oggetto di un'analisi finalmente qualitativa, di uno sguardo capace di attraversare l'urbanità, le sue conflittuali convivenze, le tensioni, ma anche le spinte più vitali e creative. Esito dell'interazione di un gruppo di ricercatori caratterizzati da percorsi accademici diversi, "Storie di città" è il tentativo di narrare l'urbano attraverso le sue piccole mutazioni, le trasformazioni, i rumori minimi ed evanescenti, le voci e i vissuti dei suoi abitanti. L'obiettivo è decifrare i vissuti, il tempo e l'immaginario che hanno lasciato traccia nello spazio urbano; la città come corpo vivo e indecifrabile, difficile da nominare perché riposto negli interstizi di territori in rapida trasformazione.
12,00

Rappresentare la città dei migranti. Storie di vita e pianificazione urbana

Rappresentare la città dei migranti. Storie di vita e pianificazione urbana

Giovanni Attili

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2008

pagine: 280

Le nostre città sono attraversate da consistenti flussi di migranti: abitanti in transito che vivono, attraversano e abitano l'urbano in termini non puramente residenziali. Questa presenza trasforma le città in luoghi di accesso, di frontiera e di transito per una moltitudine di soggettività contraddistinte da una molteplicità irriducibile di progetti migratori. Tale paesaggio pulsante e transitorio contraddice definitivamente il pregiudizio di considerare la vita stanziale come regola e normalità. La compresenza di queste identità mette in discussione anche i quadri analitici della disciplina urbanistica, abituata da sempre a ragionare in termini di invarianze territoriali e fissità dei contesti. L'urbanistica ha tradizionalmente descritto la città attraverso visioni dall'alto che appiattivano e cristallizzavano il fluire urbano in rappresentazioni cartografiche astrattamente normative. Sembra giunto il tempo per rimettere in discussione questo tipo di approccio analitico. A partire da una riconcettualizzazione dell'idea stessa di rappresentazione, il libro adotta la prospettiva del migrante: l'unico in grado di suggerire una visione in movimento dello spazio sociale. Si tratta di una prospettiva di ricerca che si rivolge agli spazi del vissuto individuale e collettivo, alla narrazione di dimensioni relazionali, ai processi di costruzione di senso, alle interpretazioni di racconti e di interazioni sociali.
24,00

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