Libri di Gabriella Capecchi
Visitare Boboli all'epoca dei Lumi. Il giardino e le sue sculture nelle incisioni delle «Statue di Firenze»
Gabriella Capecchi, Donatella Pegazzano, Sara Faralli
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2013
pagine: VI-244
Il volume riproduce integralmente un'operina settecentesca composta di venticinque tavole incise da Gaetano Vascellini e pubblicate da Giovanni Chiari, ingegnoso 'cartolaro' fiorentino. I fogli uscirono a puntate mensili, e ciascuno riproduceva quattro vignette con quattro sculture. Questa riedizione affianca ai fogli originali immagini attuali e un catalogo moderno, documenti coevi, concordanze e una grande tavola pieghevole con la pianta settecentesca del Giardino, che segnala l'itinerario indicato a visitatori e touristes.
I granduchi di Toscana e l'antico. Acquisti, restauri, allestimenti
Gabriella Capecchi, M. Grazia Marzi, Vincenzo Saladino
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2008
pagine: VIII-344
Il primo saggio di V. Saladino tratta del restauro dei marmi antichi per il giardino di Boboli, nel periodo tra il 1587 e 1670, e delle personalità impegnate dai Granduchi in questo compito. Segue un lavoro di G. Capecchi sulle statue dei Prigionieri Daci, delle quali vengono anche analizzati valore e fortuna a Roma e Firenze. Infine, M.G. Marzi ricostruisce le vicende delle raccolte di vasi antichi dipinti posseduti dai Lorena di Toscana.
Da Roma a Firenze. Le vasche romane di Boboli e cinquanta anni di vicende toscane
Gabriella Capecchi, Orazio Paoletti
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2002
pagine: XX-268
Le vasche colossali in granito egiziano, oggi poste nel Giardino di Boboli, hanno un rilievo speciale nel complesso delle antichità romane conservate in Toscana. Il volume ripercorre la complessa e avventurosa vicenda del loro trasferimento, e fa luce su ogni suo aspetto: dalla cronistoria dei diversi trasferimenti di antichità da Roma nell'ultimo scorcio del Settecento al trasporto delle vasche via mare fino ai preparativi per il viaggio finale. La ricostruzione fa luce su più di cinquanta anni di storia e politica culturale toscana, di fortuna dell'antico e di mutamenti del gusto, oltre che di evoluzione della tecnica dei trasporti.