Libri di Franco Prono
Shining (Kubrick ed Ejzenstejn)
Massimiliano Studer
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2023
pagine: 60
«Forse ogni contraddizione e ogni conflitto in tutti i film kubrickiani nascono dal confronto doloroso e inevitabile tra Natura e Cultura. Questo è lo scacco storico che, secondo il moralismo laico, ateo e materialista di Kubrick, appartiene all'umanità del nostro tempo la quale ingaggia una lotta inutile e logorante contro la barbarie, la violenza, la morte, utilizzando armi inadeguate, inefficaci, controproducenti: la natura umana, infatti, è oggi identica a quella di mille anni fa e ci fornisce rimedi e ripari antiquati e inadatti a difenderci dai pericoli presenti nella civiltà da noi stessi creata.» (Dalla Prefazione di Franco Prono)
Il dolce rumore della vita. Giuseppe Bertolucci tra cinema, teatro, televisione e poesia
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2021
pagine: 264
La personalità artistica e professionale di Giuseppe Bertolucci ha una singolare, complessa e multiforme specificità: regista, drammaturgo, sceneggiatore, poeta, saggista tra cinema, teatro e televisione, sperimentatore di formati e supporti, di media differenti e di forme espressive plurivoche, operatore culturale, a lungo presidente della Cineteca di Bologna. Il volume ha l’obiettivo di studiare alcuni degli aspetti salienti della sua attività proponendo uno sguardo d’insieme tale da privilegiare alcuni momenti che riteniamo particolarmente significativi. Nella prima parte del libro gli studiosi coinvolti analizzano film, tematiche, figure attoriali, caratteristiche estetiche e stilistiche, con l’intento di rimisurare i vari momenti della carriera di Bertolucci e di andare oltre la prospettiva meramente autoriale, privilegiando le ibridazioni, le sperimentazioni, il sistema di scambi tra linguaggi e forme discorsive. Nella seconda parte sono raccolti ricordi e testimonianze di attori, sceneggiatori e artisti vicini a Bertolucci, che hanno collaborato ai suoi scritti e alle sue regie. Questi due diversi punti di vista contribuiscono a rendere conto della ricerca e della coerenza sperimentale di un percorso artistico estremamente rigoroso e allo stesso tempo teso a rimettersi in discussione, che ha segnato quarant’anni di storia dello spettacolo italiano. Nel DVD allegato il documentario "Evviva Giuseppe" di Stefano Consiglio.
Desaparecidos e migranti nel Mediterraneo e nelle Americhe
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2018
pagine: 160
Con coraggio, passo dopo passo. Queste pagine rispondono involontariamente all'invito di Padre Alejandro Solalinde Guerra. Sono parole ascoltate e scritte camminando tra i migranti che attraversano il Mediterraneo o le frontiere mesoamericane. Tra le comunità e i singoli che resistono alla devastazione del mercato globale e che ostinatamente curano e salvano quanti incontrano lungo i confini. Lotta dopo lotta, le riflessioni di attivisti, intellettuali e soprattutto dei testimoni di quelle storie che si vorrebbero tenere nascoste o dimenticare troppo in fretta. I "nuovi desaparecidos", le Madri tunisine e il "Mare nostro" trasformato in cimitero, i 43 di Ayotzinapa, le fosse comuni messicane e le vittime della violenza in Colombia. Latitudini diverse ma coincidenti, in un continuum di esperienze che si annodano talvolta nell'inconsapevolezza degli stessi protagonisti. Pagine che raccontano un sentire e una visione comune, modesto antidoto alla xenofobia e al razzismo di questi anni.
La passione del fare. Massimo Scaglione regista di cultura
Libro
editore: Daniela Piazza Editore
anno edizione: 2017
pagine: 288
La sua attività multiforme lo ha consacrato come il più duttile regista piemontese dal dopoguerra in avanti: ha diretto programmi televisivi e radiofonici, commedie, spettacoli teatrali, opere liriche e film. Uomo instancabile, ha scritto decine di libri sulla cultura locale e sulla storia del teatro della regione. Ed è stato a lungo anche docente al Dams dell’università torinese. Nel 1958 aveva deciso di diversificare la propria attività fondando quel Teatro delle Dieci che per primo porta in Italia Beckett e Ionesco. Qualche anno dopo con Gipo Farassino mette in piedi una compagnia per riproporre i testi piemontesi del passato e valorizzare gli autori contemporanei. Con testo inedito di Massimo Scaglione: "La birreria Mazzini, politica e pasta e fagioli".
Claudio Caligari. Non essere cattivo. Lettura del film
Alessandro Fiumara
Libro: Libro in brossura
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 100
Con questa serie di esempi si può capire come il concetto di margine sia, per Claudio Caligari, complesso e fondamentale. Da un lato è uno strumento utile a restituire la complessità della società, dall'altro un punto in ombra su cui attirare l'attenzione: troppo spesso la marginalità viene esclusa o banalizzata nelle narrazioni dominanti. Caligari le restituisce la dignità e la materialità che le sono spesso negate. Prefazione di Franco Prono.
Un poeta al cinema
Edoardo Sanguineti
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2017
pagine: 138
Invitato a Torino a parlare di montaggio, Edoardo Sanguineti offre il suo mondo, personale e vertiginoso, agli studenti del DAMS, regalandoci una lunga riflessione che si presta, con altrettanta naturalezza, a una rilettura del Novecento. Dal cinema delle origini a von Trier, Sanguineti ci restituisce un percorso intellettuale e artistico di complessa generosità e di appassionante lettura, scandito da ricordi personali e da incursioni nella letteratura: Leopardi e Lautréamont ma, anche, Rimbaud e Manzoni. Su tutto domina la ricerca «dell'emozione intellettuale come geografia dei possibili modi di fruire dello spettacolo cinematografico» e, naturalmente, come possibile interpretazione della realtà.
Il teatro in televisione. Scrittura teatrale e scrittura audiovisiva nelle opere di frontiera tra teatro e tv
Franco Prono
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2011
pagine: 190
Spesso si è detto che la televisione è incompatibile con il teatro e che le regie tele-teatrali possono essere utili soltanto in quanto documentazioni di eventi effimeri, ma non possiedono alcun rilievo estetico perché il teatro, quando giunge allo spettatore filtrato dalla telecamera, svilisce le proprie potenzialità espressive. Eppure esistono alcune importanti opere di frontiera tra teatro e tv in cui viene esaltata la specificità dei diversi linguaggi espressivi. Alla scrittura teatrale si sovrappone una scrittura audiovisiva che non riproduce e non sostituisce la prima, ma interagisce con essa suggerendo inedite prospettive dell'evento spettacolare sia video sia teatrale. Questo libro prende in considerazione unicamente quelle opere televisive che costituiscono la traduzione di testi ideati e scritti per il teatro in messinscene studiate appositamente per il mezzo elettronico. La televisione dimostra in questi casi di poter essere utilizzata come scena artificiale, virtuale, elettronica, autonoma da quella teatrale eppure legata a essa da alcune trasversalità, alcune interfaccia che fanno interagire le due scritture, audiovisiva e drammatica. Il libro riprende, a quasi vent'anni di distanza, la tematica affrontata in "La.nuova scena elettronica. Il video e la ricerca teatrale in Italia" (scritto con Andrea Balzola, Rosenberg & Sellier 1994), attualizzandola e integrandola con gli sviluppi artistici degli ultimi anni.
Pavese e il cinema. Primo e ultimo amore
Franco Prono
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 120
Cesare Pavese è senza dubbio uno degli scrittori italiani che più lucidamente hanno affermato l'importanza del cinema nel Novecento, riconoscendo che esso è un elemento fondamentale della cultura popolare e dell'industria culturale, un modello di "sguardo" sulla realtà imitato da tutti gli altri mezzi espressivi. In diversi momenti della sua attività lo scrittore piemontese si cimenta nella stesura di soggetti cinematografici e in discorsi critici e teorici sul cinema, spesso nelle sue opere letterarie, nelle lettere, nel diario dedica ad attori e film citazioni non superficiali e casuali. D'altra parte è evidente che anche a livello biografico il cinema riveste un ruolo non trascurabile nell'esistenza di Pavese, dalla giovinezza fino agli ultimi giorni di vita.