Libri di Francesco Barritta

"Il buco" nasce dall'idea comune di quattro amici e colleghi di "penna". Francesco Barritta, Salvatore Libertino, Caterina Sorbilli e Alessandro Stella, tutti giornalisti pubblicisti, accomunati dalla voglia di condividere, oltre a tante pizze, la passione per la scrittura e la narrazione. Un fil rouge, questo libro, che lega gli autori sin dalla sua origine e che li ha visti alternarsi, scambiarsi, completarsi nell'avvincente stesura del racconto. Un gioco, fondamentalmente, attraverso cui sperimentare ancora di più l'affiatamento di un'amicizia decennale ed una consolidata passione comune.

Il presente volume rappresenta una raccolta di articoli che trattano la vita dei personaggi tropeani che hanno dato lustro alla propria città. Le biografie sono precedute da una breve storia della città dalle origini all'unità d'Italia. Tra i vari personaggi trattati, ordinati in ordine cronologico, vi sono quelli appartenenti al mondo della fede, come la martire Santa Domenica, patrona della città, il cardinale Vincenzo Lauro, il venerabile Francesco Mottola e Irma Scrugli. Vi sono poi personaggi che hanno esaltato il nome di Tropea eccellendo nelle proprie professioni, come i fratelli Boiano, pionieri della rinoplastica, il letterato Antonio Jerocades, abate massone, e il filosofo Pasquale Galluppi. E ancora il capitano maggiore Ignazio Toraldo e l'ammiraglio Napoleone Scrugli, oltre agli eroi della grande guerra. Nel campo dell'arte, della musica e del cinema, sono ricordati Giuseppe Grimaldi, Giuseppe Naso, Gaetano Cipollini, Raf Vallone, Albino Lorenzo e Melo Tedesco. E tra i politici vi sono Domingo Arena e Lydia Toraldo Serra. Il libro è introdotto da Vittoria Saccà, presidente dell'Università delle tre età di Tropea.

Tesi di laurea sulle monete incuse della colonia magnogreca di Sibari, le cui conclusioni si riallacciano all'idea che la zecca sibarita abbia iniziato la sua attività all'interno di un movimento, successivo al 530/529 a.C., che abbracciò tutte le città achee di Magna Grecia, non escludendo possibili influenze dell'ideologia pitagorica all'interno del loro governo.