Libri di Ferruccio Marotti
Performing arts archives. Per una rinascita della memoria teatrale in video
Desirée Sabatini
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2023
pagine: 152
Il libro propone un percorso teorico e pratico sul recupero, la preservazione e la diffusione delle opere filmiche teatrali, sia cinematografiche che videografiche, con un'analisi specifica sulle nuove pratiche digitali. Nello specifico s'intende portare l'attenzione sugli archivi che contengono audiovisivi, con un vasto repertorio di film e video — che riguarda il teatro del Novecento italiano, dal teatro di ricerca degli anni Settanta ad oggi —, prodotto molto spesso in modo amatoriale e per opera degli stessi partecipanti (attori, registi, spettatori), che riguarda non solo l'evento teatrale, ma tutto ciò che lo precede e circonda: incontri con gli attori, prove dello spettacolo, laboratori e a volte anche il contesto storico-culturale o privato. Il testo intende portare l'attenzione sull'emergenza di evidenziare le possibilità tecnologiche oggi a disposizione della cultura, dal più semplice sistema informatico all'uso del Machine learning e all'intelligenza artificiale, in grado di sviluppare sistemi di condivisione degli audiovisivi aperti con l'utente. Attraverso il case study dell'Archivio Storico Audiovisivo del Centro Teatro Ateneo (CTA) dell'Università La Sapienza di Roma (Responsabile scientifico prof. F. Marotti), e diversi progetti di catalogazione esistenti, si vuole proporre un'analisi dello stato dell'arte dei Performing Arts Archives e le possibili ricerche che si svilupperanno nei prossimi anni. Prefazione di Ferruccio Marotti.
L'arte del teatro. Il mio teatro
Edward Gordon Craig
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2016
Il volto dell'invisibile. Studi e ricerche sui teatri orientali
Ferruccio Marotti
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
Attore, musica e scena
Adolphe Appia
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2015
Il volume raccoglie gli scritti di Adolphe Appia da "La musica e la messa in scena" (1895) a "La messa in scena del dramma wagneriano" (1899), fino a ciò che, dell'attività teorica e artistica di Appia, costituisce il punto di arrivo: "L'opera d'arte vivente" (Ginevra, 1921). Secondo quanto rileva Ferruccio Marotti nella prefazione al volume, in cui ricostruisce anche l'insieme dell'attività teatrale dell'artista ginevrino, quel che di più "moderno" l'opera di Appia ci offre è contenuto nel rigore della sua teoria, o meglio nella teoria del suo rigore. Scritti che sono alla base istituzionale della storia della regia. All'interno di tale sistema, tutti gli elementi dello spettacolo assumono valori nuovi e insospettati. Il teatro viene vivisezionato: non di una riforma si tratta, ma di una negazione totale che lascia il posto a una utopia altrettanto radicale.
Commedia dell'arte e la società barocca (La). Vol. 2: La professione del teatro
Ferruccio Marotti, Giovanna Romei
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 832
Amleto o dell'oxymoron. Studi e note sull'estetica della scena moderna
Ferruccio Marotti
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 388
Amarcord, 50 anni dopo. Mémoire di uno spettatore informato (e altri vagheggiamenti)
Bruno Frattasi
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 64
Il viaggio nei ricordi di questo libro parte da un giorno di dicembre del 1973, il mese e l’anno in cui apparve sugli schermi Amarcord di Federico Fellini. Un film perfetto per il ritmo infallibile, che alterna il buffo e l’atroce, per la sapida intensità evocativa dei colori, delle scene, delle musiche e, infine, per la scelta dei volti e delle voci che ne affollano la rapsodica trama. Come in una sorta di incantato Spoon River, le innumerevoli figure e figurine di Amarcord riemergono da un fuligginoso passato per raccontarci le loro povere storie nella malinconica luce che avvolge il film dal principio alla fine. Questo libro racconta anche del clima sodale in cui nacque il film, del contributo fondamentale che dettero Tonino Guerra, Nino Rota, Danilo Donati. Uomini di cinema, del nostro grande cinema. Perché 'Amarcord' è anche un omaggio alla trasognante magia dello schermo, anche quello del 'Fulgor', su cui si fissarono gli occhi del piccolissimo Federico, magari con un vago presentimento del suo destino. Prefazione di Ferruccio Marotti. Post scriptum di Carlo Mosca.