Libri di Fausto Lorenzi
Giuseppe Bergomi. Sculture 1982-2024
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 168
Pubblicata a corredo della mostra diffusa tra il Museo di Santa Giulia e il Grande miglio in Castello, la monografia ripercorre l'intera carriera di Giuseppe Bergomi attraverso 84 opere a partire dalle prime terrecotte policrome, dalle quali, considerata la presenza come modella della moglie Alma, si evince già l'importanza del biografico nella produzione dell'artista. Opere in costante dialogo tra la solennità del bronzo, la dolcezza della terracotta e la grazia sensuale del colore e che rispecchiano la riflessione intimistica dell'artista sull'esistenza e sulle sue imperfezioni, indagate attraverso uno sguardo ora severo, ora intenerito, sempre concentrato sugli affetti e sulla sfera più strettamente personale, privata. Questo excursus attraverso la sua produzione artistica annovera sculture quali Bagnante addormentata (1991) e Grande nudo di adolescente (1991), (opere emblematiche che richiamano la tradizione scultorea antica, in particolare quella etrusca) ai bronzi degli anni Duemila, dalla statuaria pubblica più recente, alla magnifica Africa con violoncello, esposta alla Biennale di Venezia del 2011, e all'inedita Colazione a letto (2024) che, attraverso la raffigurazione della moglie, delle figlie e delle nipoti, rende omaggio a tre generazioni della sua famiglia.
Tra terra e arte. Inizio di un cammino. Opere di Antonio Stagnoli, Luciano Zanoni, Ivan Zanoni. Catalogo della mostra
Franco Loi, Fausto Lorenzi, Alfredo Bonomi
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2010
pagine: 92
In "Lettura in riva al fiume" di Antonio Stagnoli un uomo legge con gli occhi socchiusi e un cane, con gli occhi spalancati e attenti, sembra carpire al suo fianco gli insegnamenti del libro. È una dicotomia che rivela la singolare particolarità di un universo, ma suggerisce gli effetti di un percorso culturale ed educativo del nostro modo di essere, di pensare e di vivere. (F. Loi) Luciano Zanoni alla Compagnia del Disegno stupì con i suoi lavori in ferro battuto, nei quali Giovanni Testori vedeva "ostie e reliquie" della verità di natura. Jean Clair ha fatto entrare le sue sculture nella collezione di Mitterrand, e Bill Gates gli ha commissionato nel 1995 una pianta d'ulivo alta quattro metri con tremila olive e diecimila foglioline, battute una ad una con un tessuto fittissimo di segni, "graffi" e picchiettature. Ivan Zanoni misura lo strappo che s'è consumato dall'habitat intorno come estensione delle braccia dell'uomo. Sa che la natura si schiera a difesa dell'uomo, nella ripetizione implacabile d'un destino, e sa che non è più direttamente umano il rapporto con la natura, l'artista è portatore d'una verità ferita, d'una memoria atavica lacerata. (F. Lorenzi)