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Libri di Fabio Orecchini

Il candidato fuori posto. Poema in quattro tempi. Testo spagnolo a fronte

Il candidato fuori posto. Poema in quattro tempi. Testo spagnolo a fronte

Leónidas Lamborghini

Libro: Libro in brossura

editore: Argolibri

anno edizione: 2024

pagine: 160

Il candidato fuori posto è la prima opera di Leónidas Lamborghini a essere tradotta in italiano, e sicuramente uno dei suoi libri di poesia più importanti. Pubblicato per la prima volta nel 1971, viene ora tradotto nell'edizione del 2008 di Paraiso Ediciones, con una sezione finale (Diez escenas del paciente) che chiama in causa la figura del fratello Osvaldo, approfondendo il rapporto di vicinanza e al tempo stesso dissidio tra i due autori, a conclusione di un poema narrativo che traduce crisi economica e tensioni politiche repressive e già golpiste in una forma per l'epoca e ancora oggi innovativa. I suoi tempi privilegiati, ben presenti nell'opera presentata, sono i rapporti tra Storia e forme poetiche e la tensione tra arte e politica, che lo portano verso una decostruzione del linguaggio borghese, in favore di uno sperimentalismo linguistico mai fine a sé stesso.
16,00

Ciò che scrivo non è scrivere (modelli di pensiero, problemi di poesia)

Ciò che scrivo non è scrivere (modelli di pensiero, problemi di poesia)

Paul Valéry

Libro: Libro in brossura

editore: Argolibri

anno edizione: 2024

pagine: 200

"Modelli di pensiero, problemi di poesia", è il sottotitolo all'edizione che raccoglie in volume tre quaderni contenuti nei celebri Cahiers (ed. Gallimard, Pleiade) ovvero Poiétique, Poésie, e Ego Scriptor. L'arte del pensiero e dell'aforisma dedicata interamente alla descrizione dei fenomeni poetici, intesi come tutto ciò che avviene al poeta in quanto scrittore e in quanto creatore; come ad esempio l'effetto dell'opera sull'autore, o il famoso "infantilismo" del poeta, che l'autore affronta in maniera critica e oggettiva, al di là di qualsiasi topos romantico: «... il poeta assorbe e abbandona tutto. Niente è futile, niente è capitale - eccetto la relazione stessa.... Più che uomo, egli è mondo. Tutto è giocattolo al di fuori del gioco. Gioco, che è per lui, tragico, questione di vita e di morte. Appare infantile, puerile di fronte a chi considera le cose come diversificate e dotate di conseguenze - non come semplici eccitazioni da legare e slegare». Fenomeni molto profondi vengono così espressi con chiarezza e leggerezza di stile. L'interesse di questi aforismi è molteplice: in essi viene esplicata infatti non soltanto l'arte poetica ma anche la fisica e la meccanica della creazione e del creatore. Le condizioni interne o esterne inerenti al poeta e alla sua arte,vengono mostrate in tutta la loro complessità. Tematica generale e centrale del libro diviene perciò il ruolo stesso del poeta all'interno della società.
18,00

Nemat

Nemat

Fabio Orecchini

Libro: Libro in brossura

editore: Industria & Letteratura

anno edizione: 2024

pagine: 134

Ritorna in libreria Fabio Orecchini con un poema frastagliato. La natura minerale prende coscienza di sé attraverso il linguaggio. La memoria geologica si fonde con quella privata, il terremoto è un echeggiare rimontato di voci registrate, i versi sulla pagina ricordano certe esperienze al limite di Mesa, Villa, per mettere a nudo quanto di più umano ci sopravviva oltre ai dati biologici: la percezione del dolore.
15,00

La nott'e'l giorno. L'opera poetica

La nott'e'l giorno. L'opera poetica

Patrizia Vicinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Argolibri

anno edizione: 2024

pagine: 256

Patti Smith italiana; performer di razza. (Niva Lorenzini). Icona corporale; kamikaze dell'esperienza. (Andrea Cortellessa). Una vita da poeta maledetto dell'800. (Nanni Balestrini) A oltre trent'anni dalla morte della poeta, artista, performer e attrice bolognese Patrizia Vicinelli (1943-1991), la casa editrice Argolibri ne ripubblica le opere edite, tra cui autentici capolavori della sperimentazione poetica come à, a. A, e Non sempre ricordano; nel volume compaiono inoltre il romanzo flusso Messmer, l'opera teatrale Cenerentola, riscrittura femminista della celebre fiaba, composta con le compagne di detenzione nel carcere di Rebibbia, il poema ultimo I fondamenti dell'essere, e, pubblicate per la prima volta, le riproduzioni fotografiche a colori, recentemente ritrovate, di Apotheosys of Schizoid Woman, libro oggetto realizzato a mano dall'autrice durante la sua fuga in Marocco, andato perduto. Ancora oggi Patrizia Vicinelli resta una delle figure più coinvolgenti e incandescenti della poesia italiana del secondo Novecento, sebbene la sua poesia risulti pressoché introvabile. Fin dal suo esordio poetico, poesia e vita si muovono intorno alla sperimentazione e all'underground, alla conquista di un linguaggio autonomo, di una poesia restituita al corpo e alla voce, in controtendenza con la tradizione letteraria e lirica. Visione onirica e arti visive, cinema sperimentale e performance, collage e ready made, dazebao e slogan di protesta, suono e fisicità della parola, convergono in uno stile unico e inconfondibile, di difficilissima collocazione nel panorama letterario italiano.  Probabilmente è anche per questo che nel tempo la sua poesia ha finito per essere pregiudicata con la sua vita, certamente travagliata, ma soprattutto riconducibile ad alcune parole chiavi degli anni 70-80: esperienza, rivoluzione, droghe, rifiuto, fuga, libertà come liberazione, in una dolorosa consapevolezza di aver perso una «grande giusta battaglia di generazione». Eppure, ancora oggi grande è l'attenzione sull'opera dell'autrice, testimoniata, ad esempio, dalla prima mostra istituzionale dedicata alla sua opera tenutasi lo scorso anno al Museo Macro di Roma intitolata, non a caso, Chi ha paura di Patrizia Vicinelli?, da nuove traduzioni, pubblicazione di dischi con incisioni originali, rassegne di poesia orale e performativa a lei dedicate.
16,00

Voci

Voci

Antonio Porchia

Libro: Libro in brossura

editore: Argolibri

anno edizione: 2023

pagine: 200

Borges lo paragonò a Novalis e Rochefoucauld, Deleuze in Logica del senso lo definì un "umorista dolente", Breton ne parlò come uno dei pensatori più geniali e illuminanti in lingua spagnola, fu apprezzato da numerosi poeti e scrittori, tra cui A.Pizarnik, R.Queneau e Henri Miller, che inserirono il suo "Voci" tra i cento libri di una loro biblioteca ideale. Nato a Conflenti (Catanzaro) nel 1885 emigra con i genitori in Argentina, a Boca, uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires, dove vivrà il resto della sua vita. Fu carpentiere, intrecciatore di ceste, puntatore nel porto, fu silenzioso e raccolto, anarchico e socialista, giardiniere eremita, "mistico indipendente". Un'opera unica composta di circa 600 aforismi raccolti, e molti altri sparsi e persi. Egli stesso li definì come una "quasi una biografia, che è quasi di tutti". Sottile, pungente e delicato al pari di Cioran, Porchia pubblicò "Voces" nel 1943 a proprie spese, ma non riuscendo a farlo circolare, donò le copie alla Cooperativa delle biblioteche popolari. Fu da qui che lentamente cominciò a circolare tra le persone, fino a giungere a Roger Caillois, che lo tradusse e lo fece circolare nella Parigi degli anni 50, dove sin da subito divenne un testo di culto. Morì nel 1968, a seguito di una caduta, potando un ramo nel suo giardino.
18,00

Il compleanno e altre opere

Il compleanno e altre opere

Florinda Fusco

Libro: Libro in brossura

editore: Argolibri

anno edizione: 2022

pagine: 232

«Questo è il mio corpo/cucilo senza/memoria». I versi di Florinda Fusco sono emersioni, nel senso anche di "emergenza", da un poiein in crisi, insorgenze dal vuoto spazio della pagina, come un silenzio che "dice", riempito di sangue e carne, perché espressione di un farsi poetico corporeo e sensoriale femminile. I sensi appaiono potenziati dalla tensione poetica: il corpo, seppur frantumato e sezionato, come per le mistiche della tradizione (ampiamente studiate dall'autrice), sembra giungere dove la parola non può arrivare; scisso, ancorato al terreno umico con piedi, mani, pelle e ossa, ma costantemente attratto dalla visione, dall'estasi, dalla pulsione, abstractio mentis che sempre lascia segni sul corpo, ferite versali di una sofferenza lacerante incistata nel corpo. La parola perde così il suo tenore analogico e diviene "corpo" per se stessa, corpo politico, spettrale e dinamico, come snodo della tensione, come derma della relazione abissale tra vita e morte, tra necessità del dire e afasia: corpo scrivente, sessuato, iper-esposto, benché usato, come ha scritto Biagio Cepollaro, «per un'esperienza che di corporeo non ha più nulla». Una ricerca poetica che affonda nel pre-verbale, verso l'oltre della parola, per cui le immagini e i suoni sembrano giungere da un luogo lontanissimo, «da una profonda instabilità semantica, da dove si ricomincia a parlare, a nominare», ha scritto Giuliano Mesa. Una poesia radicale, intesa come interrogazione al mondo che non può avvalersi di vecchie risposte, di vecchie domande - e che domanda ancora, "di nuovo", protendendosi «verso la precoscienza del genere, prima del gender ma anche oltre il gender, scavalcato per estremizzazione sensoriale e auto-percettiva, tra residui di coscienza politica e lacerti di memoria autobiografica», come precisa Margherita Ganeri. Interlocutrici fondamentali dell'autrice sono Simone Weil e Hannah Arendt, tra quelli più propriamente poetici Amelia Rosselli, Edoardo Cacciatore ( attraversati a lungo dall'autrice nei suoi studi e nella produzione saggistica) e Alejandra Pizarnik. Nel libro, oltre all'inedito Il Compleanno, è contenuta la trilogia Tre opere (Linee, Il libro delle madonne scure, La Signora con l'ermellino) che ha reso Florinda Fusco una delle voci più innovative e radicali della poesia italiana del nuovo millennio.
16,00

Tacete o maschi. Le poetesse marchigiane del '300 accompagnate dai versi di Antonella Anedda, Mariangela Gualtieri e Franca Mancinelli

Tacete o maschi. Le poetesse marchigiane del '300 accompagnate dai versi di Antonella Anedda, Mariangela Gualtieri e Franca Mancinelli

Antonella Anedda, Mariangela Gualtieri, Franca Mancinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Argolibri

anno edizione: 2020

pagine: 64

Nel Trecento, in Italia, più precisamente nel territorio marchigiano, quando nel porto di Ancona arriva la «bianca carta» dall'Oriente e sorgono, a Fabriano, le prime cartiere del mondo cristiano, alcune giovani autrici, probabilmente le prime in Italia a costituire un vero nucleo letterario composto di sole donne, si scrivono l'un l'altra messaggi in forma di sonetto, affrontando, in netto anticipo sulla «Querelle des femmes» che avrebbe infiammato il Rinascimento, temi specifici quali la contestazione delle norme patriarcali e la particolarità della loro condizione di subordinazione alla poetica e al dominio maschile nel mondo della Politica e delle Lettere. Settecento anni dopo, nella complessità dell'odierno globalizzato, la questione di genere è ancora, con una forza e una vitalità senza precedenti, una questione fondamentale per l'intera società. Proprio per questo, abbiamo chiesto a Mariangela Gualtieri, Antonella Anedda e Franca Mancinelli, poetesse tra le più autorevoli del nostro tempo, di rispondere in versi, secondo l'uso antico, alle scrittrici marchigiane, ciascuna secondo il proprio stile e le proprie affinità, in un dialogo intimo, ma apertissimo, tra epoche, scritture e, appunto, tra generi. A scandire il dialogo, valicando la «bianca carta» come un confine aperto, le visioni senza tempo dell'artista Simone Pellegrini, che estendono il discorso intrapreso verso il superamento di ogni distinzione, trapassando i generi nell'intreccio dei corpi e delle parole.
18,00

L'altra voce. Lettere 1955-1972

L'altra voce. Lettere 1955-1972

Alejandra Pizarnik

Libro: Libro in brossura

editore: Giometti & Antonello

anno edizione: 2019

pagine: 188

Le lettere qui incluse ricoprono l'intero arco della «vita poetica» di Alejandra Pizarnik. Nata a Buenos Aires il 29 aprile 1936, secondogenita di una famiglia di ebrei russi emigrata in Argentina, Pizarnik è oggi considerata una delle voci più significative e originali della letteratura sudamericana del Novecento. Studiò giornalismo e filosofia presso la Facoltà di Lettere di Buenos Aires, senza mai laurearsi ma instaurando sin da giovanissima una precoce rete di relazioni letterarie con i più influenti poeti argentini della sua epoca. Pubblicò il suo primo libro di poesia nel 1955, a 19 anni. Tra il 1960 e il 1964 si trasferì a Parigi, dove lavorò per alcune importanti riviste letterarie come traduttrice e saggista. Pur lamentando difficoltà nel sostentamento, continua gli studi presso l'Università della Sorbona, ma soprattutto continua a scrivere e frequenta gli ambienti culturali parigini, stringendo nuove amicizie testimoniate in questo epistolario. Per un breve periodo visse anche a New York, città verso cui non riuscì mai a superare una radicale diffidenza. Al suo ritorno in Argentina, ormai nota poetessa, pubblicò le sue opere più importanti come "Extracción de la piedra de locura" (1968) e "El infierno musical" (1971). Il suo valore è stato riconosciuto con l'assegnazione delle borse di studio Guggenheim (1969) e Fullbright (1971). Gli ultimi anni della sua vita sono stati segnati da gravi crisi depressive che l'hanno portata a tentare il suicidio in diverse occasioni. Trascorse i suoi ultimi mesi in un centro psichiatrico di Buenos Aires. Il 25 settembre 1972, nel corso di un fine settimana di permesso che trascorse in casa, concluse la sua vita con un sovradosaggio di sodio seconale. Aveva 36 anni. Questo epistolario, nel ripercorrere tutte le tappe della vicenda biografica «alejandrina» è anche la storia di un'iniziazione all'altra voce della scrittura poetica.
24,00

Figura

Figura

Fabio Orecchini

Libro

editore: Oedipus

anno edizione: 2019

pagine: 64

12,00

After Lorca

After Lorca

Jack Spicer

Libro: Libro in brossura

editore: Gwynplaine

anno edizione: 2018

pagine: 148

"After Lorca" (1957) è un testo dialogico e intersoggettivo per eccellenza, quindi iper-contemporaneo, in cui l'autore sceglie come interlocutore privilegiato un poeta simbolo di libertà quale Federico Garcia Lorca. Spicer elargisce una vera e propria lezione-dichiarazione di poetica in un susseguirsi raffinato di poesia e prosa, alternando scientemente traduzioni e riscritture di testi lorchiani a poesie proprie, mascherandole da false traduzioni, e lettere programmatiche di rara bellezza, rivolte allo stesso poeta spagnolo. A Lorca, seppur martirizzato circa venti anni prima, nel 1956, dai miliziani franchisti, Spicer affida l'introduzione al suo libro e oltrepassa così il limite dell'io, esponendosi costantemente all'equivoco del linguaggio.
12,00

Per os

Per os

Fabio Orecchini

Libro: Libro rilegato

editore: Sigismundus

anno edizione: 2016

"Disposta a spingersi oltre il confine della lettera, in un cartografare (un cardio/sismo/grafare) spinto oltre il vuoto della pagina per puntare sugli ipocentri del impronunciato, lì, proprio, dove ogni traccia di voce viene a mancare; fino a insediare, in ultimo, le sue pratiche nelle pieghe e mute ectonie dell’atto, abitando e il cuore e il tuono delle rovine." (dalla postfazione di Tommaso Ottonieri)
14,00

Dismissione

Dismissione

Fabio Orecchini

Libro

editore: Luca Sossella Editore

anno edizione: 2014

15,00

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