Libri di Ermanno Cavazzoni
Il pensatore solitario
Ermanno Cavazzoni
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 176
«Se la specie umana facesse le uova e questo fosse il suo modo di riprodursi, forse la civiltà avrebbe preso un’altra direzione.» Grandi pensate sul mondo presente, forse a volte un po’ fantasiose, ma anche molto realistiche, che non sono mai venute in mente a nessun politico e a nessun opinionista televisivo di destra, di sinistra o di centro: su come salvare l’Italia grazie alle legioni di pensionati, sulle tasse e su come eliminarle, sulle erbacce e sul loro interesse, sul numero infinito di arti, sulla moderna famiglia elettrodomestica, sull’errore come legge dell’universo, e così via; tante soluzioni e riflessioni che riprendono l’antico e bellissimo genere della satira, un po’ comico, un po’ tagliente, un po’ necessario per respirare liberamente.
Il viaggio d'inverno. Il viaggio d'inferno
Georges Perec, Jacques Roubaud
Libro: Libro rilegato
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 80
Un misterioso libretto del 1864 è la fonte di tutta la migliore poesia francese di fine Ottocento, Mallarmé, Verlaine, Rimbaud, Lautréamont, che risultano quindi aver copiato dalla stessa fonte. Oppure il libretto è un incredibile plagio per anticipazione? Ma il libretto è sparito e chi l’ha visto e l’ha potuto leggere una sera d’inverno del 1939, non lo ritroverà più. In questo breve, fulminante racconto alcuni dei temi ricorrenti in Perec: la vertigine dell’inventario, l’opera che nasce e scompare come gli acquerelli di Bartlebooth nel suo indimenticabile La vita istruzioni per l’uso, l’ossessione della ricerca e la duplicazione apocrifa. La ricerca del misterioso libretto continua nel racconto di Roubaud, che ne è il seguito, ambientato quarant’anni dopo, e atto d’omaggio al suo caro amico scomparso. Il titolo originale gioca sulla caduta di una lettera, Le voyage d’hiver/Le voyage d’hier, gioco lipogrammatico del refuso, come se ne facevano nel gruppo letterario dell’Oulipo: il figlio di Borrade, proprietario dello scomparso libretto, incontra nel 1981 in Australia Georges Perec in persona, che giura che la storia è vera.
Gli scrittori inutili. Sette lezioni e quarantanove casi
Ermanno Cavazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2010
pagine: 200
Diventare anche solo scrittori a volte non è facile. Ma chi voglia diventare scrittore inutile deve esercitarsi. Esistono le scuole per questo. Una scuola di scrittura che si rispetti introdurrà l'allievo al vizio, che è raccomandato, e sarà perciò formata da sette docenti come le materie, ovvero i vizi, insegnabili. Per compilare questo manualetto un allievo principiante si è sottoposto alle sette lezioni dei sette maestri: di lussuria, gola, avarizia, accidia, invidia, ira e superbia. E, combinando i vizi con le evenie ha raccolto e ordinato, come spiega una tabella in calce alle Avvertenze, i quarantanove casi possibili. Ci sono scrittori che vivono con bambole gonfiabili e hanno uno o più allievi, gonfiabili; scrittori schiavi di altri scrittori; scrittori in disuso mantenuti presso case editrici; scrittori che non contano, scrittori sull'albero, scrittori alti e scrittori pinguini. Al termine, la "lezione", in modo che, seguendo i precetti, coloro che aspirano all'invitante occasione possano accedervi agevolmente. "Occorre insistere... fin che improvvisamente non si apre una nuova visuale e si resta lì, muti, molli e incapaci del tutto." Un piccolo inferno dantesco dipinto con il tocco leggero, divertito e un po' amaro, di Ermanno Cavazzoni. Di cui sono ospiti tutti quelli che, non sapendo come destreggiarsi nella vita, hanno pensato che il mestiere dello scrittore non gli sarebbe stato proibito.
Luigi Pulci e quattordici cantari
Ermanno Cavazzoni
Libro: Copertina rigida
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 2000
pagine: 1182
I sette cuori
Ermanno Cavazzoni, Edmondo De Amicis
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1992
pagine: 120
Civiltà dei fiumi
Pepi Merisio, Ermanno Cavazzoni
Libro: Libro rilegato
editore: Ecra
anno edizione: 2009
pagine: 240
Il limbo delle fantasticazioni
Ermanno Cavazzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2009
pagine: 143
Com'è che uno si mette a dipingere o a scrivere? cosa spera da questo l'umanità? E l'arte? questa parola così pomposa che promette un pezzo di eternità; forse dovrebbe essere piuttosto un'umile cosa, una forma tra le tante di maniacalità. Forse. Questo libro tratta di tali questioni: di come possa essere un guaio far carriera nell'arte, e di come al contrario sia benefica la libera attività di fantasticazione; di come un buon romanzo cresca come cresce il pattume; se gli angeli potrebbero essere dei romanzieri (ma sembra di no), e da dove prendono i critici la loro autorità (non si sa); del perché l'incendio sia il destino degli zombi e dei libri; dell'uso dei numeri in letteratura; e poi il comico, che cosa sia, detto qui per la prima volta comicamente, come tutto il libro d'altronde, che sarebbe un serio trattato di filosofia se non fosse un trattato comico, e un modo inusuale di narrativa.
Guida agli animali fantastici
Ermanno Cavazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2011
pagine: 168
In questa "Guida agli animali fantastici" ci sono i prodigiosi esseri che circolavano liberamente nel mondo antico, ippocentauri, manticore, remore, sirene, ircocervi, e che oggi non circolano più, né lo potrebbero, con tutte le regole autostradali, la coltivazione industriale delle campagne, la deforestazione, gli antiparassitari, il traffico marittimo e altro ancora. Ma in mezzo a loro, altrettanto fantastici, ci sono gli animali che sono rimasti e si incontrano comunemente, il pollo, ad esempio, con il suo sguardo sospettoso e un po' sprezzante, o le formiche, sempre di corsa e preoccupate per la crisi economica, o le api, socialiste imperterrite fin dalla nascita, o la mucca che rumina e riflette. Che idee avranno su di noi? Sulla vita e sulla morte? Ne sapranno qualcosa o faranno finta di niente? Questi esseri molto prossimi, nostri parenti stretti, però anche distanti come gli extraterrestri, li si può stare a guardare in un prato, o veder traversare come apparizioni una strada, o passare in cielo mentre migrano in Africa: esseri meravigliosi e misteriosi quanto le specie fantastiche e inesistenti. E da ultimo c'è l'animale forse più fantastico di tutti, senza piume, a due gambe, spettatore del grande spettacolo dell'universo. "Quell'animale che guarda in cielo e dice: cosa sono quei lumini sospesi? E risponde: le stelle. Perché nessun altro animale le ha mai notate, nel corso di tanti milioni di anni e di tante notti stellate che sono passate su questo pianeta." L'animale chiamato uomo.
La valle di ladri
Ermanno Cavazzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2014
pagine: 254
Questo romanzo racconta le avventure del protagonista in un mondo chiamato Bassomondo, dove la popolazione è tutta di ladri, truffatori, teppisti, bugiardi, parolai, perdigiorno, falsari, adescatrici, pedofili... Lontano, da un lontano altipiano, c'è qualcuno che osserva lo spettacolo comico e scarsamente sensato dell'umanità, irrimediabilmente stolta e fallimentare. E tutto finisce in un modo che non ci si aspetta. Il libro, che ha avuto il titolo di "Cirenaica" (Einaudi 1999), viene ora riportato al suo titolo originario, ed è rivisto e corretto dall'autore.
Guida agli animali fantastici
Ermanno Cavazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2015
pagine: 168
In questa "Guida agli animali fantastici" ci sono i prodigiosi esseri che circolavano liberamente nel mondo antico, ippocentauri, manticore, remore, sirene, ircocervi, e che oggi non circolano più, né lo potrebbero, con tutte le regole autostradali, la coltivazione industriale delle campagne, la deforestazione, gli antiparassitari, il traffico marittimo e altro ancora. Ma in mezzo a loro, altrettanto fantastici, ci sono gli animali che sono rimasti e si incontrano comunemente, il pollo, ad esempio, con il suo sguardo sospettoso e un po' sprezzante, o le formiche, sempre di corsa e preoccupate per la crisi economica, o le api, socialiste imperterrite fin dalla nascita, o la mucca che rumina e riflette. Che idee avranno su di noi? Sulla vita e sulla morte? Ne sapranno qualcosa o faranno finta di niente? Questi esseri molto prossimi, nostri parenti stretti, però anche distanti come gli extraterrestri, li si può stare a guardare in un prato, o veder traversare come apparizioni una strada, o passare in cielo mentre migrano in Africa: esseri meravigliosi e misteriosi quanto le specie fantastiche e inesistenti. E da ultimo c'è l'animale forse più fantastico di tutti, senza piume, a due gambe, spettatore del grande spettacolo dell'universo. "Quell'animale che guarda in cielo e dice: cosa sono quei lumini sospesi? E risponde: le stelle. Perché nessun altro animale le ha mai notate, nel corso di tanti milioni di anni e di tante notti stellate che sono passate su questo pianeta." L'animale chiamato uomo.
Gli eremiti del deserto
Ermanno Cavazzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 130
Questo libro racconta le vite, in parte leggendarie, di eremiti e santi anacoreti vissuti tra II in e il IV secolo d.C, nei deserti di Egitto, Palestina e Siria. Stavano in grotte o piccole capanne di foglie di palma, ma soprattutto fra le rovine dei templi pagani; bastava una polla d'acqua, una pianta di datteri, o un po' di pane, di erba o di lenticchie. In media vivevano fino a 100 anni (Antonio fino a 105, Paolo a 113). E lì arrivavano le tentazioni demoniache, che erano fantasiose apparizioni, inconsistenti: applausi, vagiti, fracasso di carri su un acciottolato, oro, voci di femmine, animali, suoni di cornamusa, che dovevano distrarre il monaco, come un teatrino allucinatorio o una sorta di TV demoniaca, piena delle sciocchezze del mondo. Simeone, per non avere disturbi, stava in cima a una colonna di 18 metri, e da lì guariva paralitici e storpi. Altri stavano in una tomba, in una gabbia, in una cassa, oppure esposti alle intemperie, in una sorta di gara ginnica di resistenza. Furono storie molto diffuse in Oriente e Occidente, ancora leggibili con stupore (e forse una piccola dose d'invidia).
Morti fortunati. Slittamento proverbiale
Ermanno Cavazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: in riga edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 24
“Lo slittamento proverbiale è il modo più rettilineo, economico e meccanizzabile di produrre, da un romanzo noto e in via d’usura o da un romanzo ignoto e ormai senza speranza, un secondo romanzo modernissimo, ami prima udito e passibile di fama inaspettata”.

