Libri di Elena Loewenthal
Una storia di amore e di tenebra. Ediz. 70° anniversario
Amos Oz
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 668
Scrivere è sempre, almeno in parte, memoria. Lo sa bene Amos Oz, autore e intellettuale tra i più influenti a cui Israele abbia mai dato i natali, quando compone questo libro. Una storia di amore e di tenebra è uno scavo profondo e doloroso, onesto e autenticamente commovente, che Oz conduce dentro la sua vita, la sua carriera, e dentro una nazione che nasce da un trauma insanabile, dal tragico addio a un passato irrecuperabile, in un contesto di scontro armato e conflitti. Da sempre sostenitore della pace e del compromesso, Amos Oz ci presenta qui un libro totale, che per cerchi concentrici tocca i familiari, le tensioni per le strade di Gerusalemme, i grandi sconvolgimenti politici mondiali e locali con le loro ricadute privatissime fatte di pianti e tormenti. Al centro di tutto questo vorticare, grano di sabbia attorno a cui si stratifica la perla, sta un dolore lancinante: la perdita della madre che, quando Amos ha solo dodici anni, si suicida. Un romanzo autobiografico tragico e toccante, una ricerca nel fondo dell’animo umano e di una nazione, che conserva tutto l’affetto e la pietà per quanti si muovono dentro le contraddizioni del mondo, rispondendo alla febbre di voler vivere e capire.
Le terre dello sciacallo
Amos Oz
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 304
"Le terre dello sciacallo" è la prima grande opera di Amos Oz, una raccolta di racconti dall’ampio respiro che ha segnato l’affermazione dello scrittore. Nove storie sono ambientate in un kibbutz, l’ultima, invece, è una specie di parabola ambientata in tempi biblici. In questo libro l’Israele di oggi ancora non esiste, ci sono solo piccoli agglomerati di abitazioni e di campi coltivati che, dopo il tramonto, precipitano nel buio e nel silenzio, circondati dall’ignoto. Lì vivono uomini, donne e bambini impegnati in un ambizioso progetto utopico, spinti dal desiderio di fondare una patria ma anche dall’aspirazione a una vita diversa, a nuovi rapporti tra le persone, a una speranza di rigenerazione. Pionieri, sabra, intellettuali europei e rifugiati che hanno un sogno, che hanno combattuto guerre, dato forma a un’ideologia politica per forgiare una nazione. Ma la realtà non è dolce come il sogno. Sono storie conturbanti, sensuali, poetiche e spietate. E lo sciacallo, che insegue il lettore pagina dopo pagina, ulula nella notte fuori dai cancelli.
Piccolo trattato di consolazione. Vivere con i nostri morti
Delphine Horvilleur
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 168
Essere un rabbino significa vivere con la morte: quella degli altri, ma anche la propria. Significa però soprattutto trasmettere la morte come lezione di vita per quelli che restano: «Così, mi trovo al fianco di donne e uomini che in momenti cruciali della loro vita hanno bisogno di narrazioni». Il tessuto di questo libro di consolazione intreccia strettamente tre fili: il racconto, l'esegesi e la confessione. La narrazione di una vita interrotta, il modo di dare senso a una morte attraverso i testi della tradizione e l'evocazione di una ferita intima o la rammemorazione di un episodio autobiografico di cui ha risvegliato il ricordo seppellito da qualche parte. I testi sacri aprono un varco tra i vivi e i morti: «Il ruolo del narratore è quello di stare sulla soglia, per garantire che resti aperta». E permettere così a ciascuno di fare la pace con i propri fantasmi.
Con gli occhi del nemico. Raccontare la pace in un paese in guerra
David Grossman
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 96
Cosa può fare uno scrittore per aiutare il proprio paese a ritrovare la pace? Semplicemente il proprio mestiere: scrivere, raccontare, creare storie e personaggi in grado di far entrare i lettori nella pelle di un altro, farli pensare con la testa di un altro, far loro guardare la realtà con gli occhi di un altro. Anche se l'altro è un nemico. Un personaggio inventato può diventare una persona vera, viva e intimamente familiare: è il miracolo della letteratura, che incanta gli uomini da sempre. Ma che è anche un dono prezioso per chi vive in un paese in guerra, un dono capace di accendere una speranza e indicare una via di uscita dal tragico labirinto del conflitto tra israeliani e palestinesi. Scrivere diventa, allora, un mezzo per rendere il mondo meno estraneo e nemico, il dolore meno paralizzante e insopportabile, il linguaggio meno povero e fossilizzato dagli stereotipi dell'odio e della paura. Nei quattro brevi saggi che formano questo libro David Grossman offre una testimonianza sul valore della letteratura e, insieme, una amara riflessione sulla situazione israeliana: la tragedia concreta e attuale di due popoli in guerra diventa lo specchio delle difficoltà – che sono di ogni uomo e di ogni epoca – di trovare la via del dialogo, della comprensione, della pace.
Sulla scrittura, sull’amore, sulla colpa e altri piaceri
Amos Oz
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 176
"Sulla scrittura, sull'amore, sulla colpa e altri piaceri" è un dialogo sulla vita e sulla scrittura, ma la voce di Shira Hadad, la editor di Amos Oz, è in fondo la coscienza del grande scrittore, che gli pone domande sul proprio passato, sui temi che l'hanno coinvolto, sulla sua intimità di uomo e scrittore. Ne scaturisce un ritratto a tutto tondo, una sorta di testamento artistico, spirituale e familiare. Un autoritratto di Amos Oz in forma di dialogo.
Trilogia israeliana: Soli e perduti-Nostalgia-Neuland
Eshkol Nevo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: BEAT
anno edizione: 2022
pagine: 1328
Un cofanetto contenente tre opere di Eshkol Nevo. Nostalgia: Amir, studente di psicologia a Tel Aviv, e Noa, studentessa di fotografia a Gerusalemme, hanno preso casa al Castel, un tempo campo di transito per i nuovi immigrati dal Kurdistan e ora insieme indistinto di villette e baracche. Dietro il muro del loro appartamento abita il padrone di casa, Moshe Zakian, con la moglie Sima. Nell'appartamento di fronte vive il piccolo Yotam che si sente trascurato da quando Ghidi, il fratello grande, è morto soldato in Libano. Nei paraggi si aggira Saddiq, il muratore arabo che sogna di penetrare nell'appartamento sopra il bilocale di Amir e Noa, nel quale sua madre ha nascosto qualcosa di importante. Quattro case e un desiderio struggente di trovare il proprio posto nel mondo, nel momento in cui il proprio mondo – Israele e le infinite anime che lo compongono – è sconvolto dall'assassinio del Primo Ministro Yitzhak Rabin. Soli e perduti: Nel lontano New Jersey, dopo quarant'anni di felice vita coniugale, e dopo la dipartita della moglie, Geremia Mendelshtorm si scopre improvvisamente privo di appartenenza in un luogo come l'America. Un giorno, ecco la brillante idea: immortalare il nome dell'amata finanziando la costruzione di un nuovo mikveh, un bagno rituale, nella Città dei Giusti in Israele, dove aveva in animo di recarsi con sua moglie l'estate precedente. In una irresistibile commedia degli equivoci generata da eventi inaspettati, il mikveh si rivela miracoloso per ragioni tutt'altro che pure e immacolate. Una inaspettata tensione erotica impregna, infatti, magicamente le sue acque e i suoi muri e si propaga a chiunque vi si immerga. Magnifico elogio del primato del desiderio e dell'amore in ogni circostanza della vita, il romanzo getta uno sguardo furtivo e ironico su alcuni aspetti paradossali e comici della vita reale in Israele, ma è anche una meravigliosa storia universale sulla solitudine e sul bisogno di appartenenza. Neuland: Dai giorni del corso come osservatore nell'esercito di Israele, gli occhi di Dori sono sempre in cerca di minacce potenziali: cecchini sui tetti, movimenti sospetti fra i vicoli, una tenda spostata, uno scintillio che rivela che qualcuno ti sta osservando col binocolo. Un'attività inutile, ma così radicata che il timore di pericoli alberga ormai stabilmente nella sua mente. Roni, ad esempio, è la prima donna alla quale Dori ha permesso di toccare il suo amaro nocciolo di solitudine, la prima donna di cui si è fidato, sino al punto da appoggiarsi e assuefarsi totalmente a lei. Tuttavia Dori è convinto che, camminando col suo passo svelto, un giorno lei non si fermerà più e lo lascerà. E allora per evitarlo, Dori ha deciso di andarsene lui. Suo padre, Meni Peleg, eroe della guerra del Kippur, dopo la morte dell'amata moglie è scomparso da qualche parte in Sudamerica. Per scacciare i suoi spettri privati, Dori parte alla sua ricerca. Inbar ha la stessa età di Dori, non più giovane come le giovani, né avanti negli anni come quelle avanti negli anni. Una via di mezzo. Esattamente come Dori. Anche Inbar è in fuga dai suoi fantasmi privati e dalle persone in carne e ossa cui è attaccata la sua vita in Israele. Dori e Inbar si incontrano e si amano in Sudamerica. E in Argentina, là dove alla fine dell'Ottocento il Barone Hirsch comprò molte terre, convinto che fosse il posto migliore dove creare un focolare nazionale gli ebrei, si imbattono insieme in Meni Peleg.
Una storia coniugale
Zeruya Shalev
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 336
Una mattina, al risveglio, Naama scopre che un inspiegabile evento ha sconvolto nel corso della notte la rassicurante realtà su cui si fondava la sua esistenza. Suo marito, fino a quel momento un uomo perfettamente sano impegnato in una vivace attività di guida turistica, non è più in grado di alzarsi dal letto. Un inizio che non può non riportare alla mente La metamorfosi di Kafka e che ci getta al cuore della relazione fra Udi, il cui corpo è entrato in una sorta di “sciopero”, e sua moglie, che cerca di fare i conti con la crisi del proprio matrimonio. Seguendo le oscillazioni di Naama, di volta in volta tramortita da un irrimediabile senso di perdita o elettrizzata dalla sensazione di aver preso finalmente in mano la propria vita, la trama ora rallenta e ora accelera portando il lettore a esplorare i più intimi dettagli della vita in comune di Udi e Naama; e attraverso i minuti particolari del legame che unisce la protagonista e suo marito è come se ciascuno di noi osservasse per la prima volta, sotto una lente d’ingrandimento cui nulla sfugge, il proprio legame di coppia. Un romanzo ardito e ricco di profonde intuizioni, in cui l’immobilità fisica è una potente metafora della paralisi che può colpire un rapporto coniugale quando, dopo anni di impulsi emotivi nascosti e di silenzi, marito e moglie finiscono per trasformarsi in due perfetti sconosciuti.
Resta ancora tanto da dire. L’ultima lezione
Amos Oz
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 64
Il 2 giugno 2018, all’Università di Tel Aviv, Amos Oz tiene la sua ultima conferenza. Gravemente malato e consapevole della sua imminente fine, le sue parole risuonano come un testamento politico. Fervente difensore della pace, invoca la soluzione dei due stati in Medio Oriente, leitmotiv del suo lavoro e delle sue lotte. “Se non ci saranno qui, e piuttosto presto, due stati, allora ce ne sarà uno solo. E se dovesse sorgere qui un solo stato, non sarebbe uno stato binazionale. Sarebbe, prima o poi, uno stato arabo dal Mediterraneo al Giordano.” Amos Oz da sempre mette in evidenza il pericolo per il popolo ebraico di rimanere una minoranza. Perspicace, mostra tuttavia un inscalfibile ottimismo, ed esorta il popolo israeliano a prendere in mano le redini del proprio destino perché, usando un’espressione dello scrittore Yosef Haim Brenner, “resta ancora tanto da dire”.
Ultimi dispacci di vita palestinese in Israele
Sayed Kashua
Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2024
pagine: 320
Prima della decisione di trasferirsi con la sua famiglia negli Stati Uniti, Sayed Kashua, palestinese nato e cresciuto in Israele, l’autore di Due in uno e di Arabi danzanti, teneva una rubrica su Ha’aretz, il quotidiano progressista israeliano. Rubrica che, grazie al connubio tra gli aspetti più intimi e personali della vita dell’autore e la situazione storica e politica di Israele, era in breve diventata un appuntamento imperdibile per un vastissimo popolo di lettori. Questo libro, che è la raccolta dei suoi scritti più significativi, è la fotografia tenera, caotica e personalissima della vita di uno scrittore eccentrico: un arabo che ha scelto di scrivere in ebraico, un Charles Bukowski in versione mediorientale. Ed è, allo stesso tempo, il ritratto dolente di un Paese in cui è arduo attenersi alla tolleranza e al rispetto degli altri, nello scenario di perenne conflitto sanguinoso che trascina inevitabilmente con sé la minacciosa ombra del razzismo. Esilaranti, dotati di una profondità di pensiero non comune, i «dispacci» passano al setaccio dell’ironia e dell’irriverenza qualsiasi costume o atteggiamento che pretenda di tagliare i ponti con l’Altro, fossero anche i costumi e gli atteggiamenti della propria parte, la società araba confinata nello Stato d’Israele. L’intento, tuttavia, che anima la loro ironia e irriverenza è narrare una storia collettiva a cui palestinesi e israeliani possano guardare assieme e nella quale entrambi i popoli possano coesistere.
Non dire notte
Amos Oz
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 208
A Tel Kedar, una tranquilla cittadina israeliana nel deserto del Negev, abitano Noa e Theo, il cui rapporto, in una fase stagnante, si incrina quando a lei viene affidato il compito di dare vita a un centro di riabilitazione per giovani tossicodipendenti. Aiutata da Muki, agente immobiliare, da Linda, una timida divorziata, e da Lumir, un pensionato, Noa si dedica al progetto con entusiasmo e idealismo, pronta a lottare contro l’opposizione di tutta la comunità che teme che un simile centro possa portare droga e criminalità. Non vuole mostrare le sue debolezze e chiedere l’aiuto di Theo, e lui non vuole interferire dove non richiesto. Se per un verso la vicenda sembra mettere a dura prova la loro relazione, dall’altro dimostra l’affetto struggente, l’infinita tenerezza e l’amore profondo che ancora li lega. Sullo sfondo, le vite degli altri abitanti di Tel Kedar, persone colpite da grandi tragedie, ma anche personaggi buffi, pieni di vitalità e di speranze. Con "Non dire notte" Amos Oz torna a esplorare l’animo umano, raccontando la realtà quotidiana di una comunità lontana da Tel Aviv o Gerusalemme e che, pur chiusa dietro un filo spinato sorvegliato da guardie, cerca di vivere la vita normale di qualsiasi altra cittadina del mondo."
La storia comincia cosi
Amos Oz
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 144
Leggere grandi romanzi e racconti in compagnia di Amos Oz è un'esperienza unica. In questa raccolta Oz invita a soffermarsi su alcuni incipit, seguendo un filo conduttore tanto affascinante quanto ricco di sorprese. Secondo lo scrittore, infatti, le prime righe di un libro stabiliscono un "contratto" con il lettore, in cui l'autore in parte svela e in parte nasconde il proprio intento. Solo così la lettura si trasforma in un'esperienza di scoperta, prima dell'opera e poi di se stessi. L'incipit dà vita a un'avventura che si ripete ogni volta, sempre diversa e straordinaria.
Stupore
Zeruya Shalev
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 320
“L‘ho letto col fiato sospeso e l’ho finito con una sensazione di redenzione.” Eshkol Nevo “Rachel” è il nome sconosciuto che suo padre ha pronunciato sul letto di morte. Ed è così che Atara, architetto cinquantenne madre di due figli e con una burrascosa vita sentimentale, decide di indagare nei trascorsi dell’uomo. Scopre allora che Rachel era la sua prima moglie e la ritrova, quasi centenaria; ma questo è solo l’inizio di un viaggio in un passato misterioso. Che inizia prima della fondazione dello Stato di Israele, quando il padre e Rachel facevano parte della resistenza armata contro gli inglesi, insieme a una donna di nome Atara. L’incontro fra la protagonista e l‘anziana Rachel, che aveva sepolto il passato in un angolo remoto, cambierà inevitabilmente il corso del loro destino. Con la consueta maestria, Zeruya Shalev mescola dramma e ironia, trascinandoci in una storia di segreti di famiglia che si intreccia a quella collettiva in un complesso esame delle radici del conflitto.