Libri di E. Tadini
La certosa di Parma
Stendhal
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2007
pagine: 402
Ambientate in un un'Italia ottocentesca in parte fantastica, in parte reale, le avventure di Fabrizio del Dongo si snodano in una serie di incontri e peripezie al termine dei quali si trova il luogo del silenzio, lo spazio simbolico dell'isolamento e della rinuncia: la Certosa di Parma. È un romanzo modernissimo, profondamente "realista". Stendhal vi riassume a un tempo lo spaesamento che la nascente società borghese determina nell'individuo e la perdita tutta individuale delle illusioni.
King Lear-Re Lear
William Shakespeare
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 451
Uno dei capolavori assoluti di Shakespeare, una tragedia che mette in gioco affetti semplici e profondi: Lear, prima che sovrano destituito, è un padre tradito da due delle sue figlie. Appartiene alla maturità del poeta, essendo stato probabilmente composto tra il 1605 e il 1609, fra "Othello" e "Macbeth" dunque. La tragedia rielabora un antico motivo del folklore britannico, quello del vecchio re cacciato dalle due ingrate e cupide figlie e invano soccorso dalla terza, la dolce e sventurata Cordelia. Opera sublime e terribile per eccellenza ha suscitato in alcuni critici una sorta di timore reverenziale, tanto che Henry James riteneva che non fosse "un dramma da recitare, ma un grande e terribile poema, il più sublime, forse, ma non un dramma".
Artaud le Mômo, Ci-gît e altre poesie. Testo francese a fronte
Antonin Artaud
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2003
pagine: 240
"Una vita sconvolta e sconvolgente, quella di Antonin Artaud. Nato a Marsiglia nel 1896, morto a Ivry, vicino a Parigi nel 1948, scrittore, disegnatore, attore, regista e teorico di un nuovo teatro, creatore di un nuovo linguaggio poetico letteralmente inaudito, Artaud è come se mettesse in scena nel proprio corpo e nella propria mente la tragedia della cultura occidentale tra le due guerre... Le sue opere sono la sismografia di un tormento che vuole disperatamente farsi testimonianza." (Emilio Tadini).
Re Lear
William Shakespeare
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2000
pagine: 150
Realizzata per una rappresentazione al teatro Franco Parenti di Milano, in cui Re Lear era interpretato da Piero Mazzarella, la traduzione di Emilio Tadini nasce dal preciso intento di restituire al testo shakespeariano la sua caratteristica fondamentale: la recitabilità. Testo teatrale prima che testo letterario, "Re Lear" è una tragedia che mette in gioco affetti semplici e profondi: Lear, prima che sovrano destituito, è un padre tradito da due delle sue figlie. Lavorando sulla lingua per renderla, senza tradire l'originale, più discorsiva e diretta, Tadini è riuscito anche a dare risalto e spessore a quegli affetti, rendendo più umani i personaggi che li provano e, a volte, svelandone aspetti inediti.
La certosa di Parma
Stendhal
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1995
pagine: 412
Ambientate in un un'Italia ottocentesca in parte fantastica, in parte reale, le avventure di Fabrizio del Dongo si snodano in una serie di incontri e peripezie al termine dei quali si trova il luogo del silenzio, lo spazio simbolico dell'isolamento e della rinuncia: la Certosa di Parma. E' un romanzo modernissimo, profondamente "realista". Stendhal vi riassume a un tempo lo spaesamento che la nascente società borghese determina nell'individuo e la perdita tutta individuale delle illusioni.
Gente di Dublino
James Joyce
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1995
pagine: 224
Considerati tra i capolavori della letteratura del Novecento, questi quindici racconti - terminati nel 1906 ma pubblicati soltanto nel 1914 perché per la loro audacia e realismo gli editori li rifiutarono - compongono un mosaico unitario che rappresenta le tappe fondamentali della vita umana: l'infanzia, l'adolescenza, la maturità, la vecchiaia, la morte. Fa da cornice a queste vicende la magica capitale d'Irlanda, Dublino, con la sua aria vecchiotta, le birrerie fumose, il vento freddo che spazza le strade, i suoi bizzarri abitanti. Una città che, agli occhi e al cuore di Joyce, è in po' il precipitato di tutte le città occidentali del nostro secolo.
Gente di Dublino
James Joyce
Libro
editore: La Nuova Italia
anno edizione: 1989
pagine: VI-294
Considerati tra i capolavori della letteratura del Novecento, questi quindici racconti - terminati nel 1906 ma pubblicati soltanto nel 1914 perché per la loro audacia e realismo gli editori li rifiutarono - compongono un mosaico unitario che rappresenta le tappe fondamentali della vita umana: l'infanzia, l'adolescenza, la maturità, la vecchiaia, la morte. Fa da cornice a queste vicende la magica capitale d'Irlanda, Dublino, con la sua aria vecchiotta, le birrerie fumose, il vento freddo che spazza le strade, i suoi bizzarri abitanti. Una città che, agli occhi e al cuore di Joyce, è in po' il precipitato di tutte le città occidentali del nostro secolo.