Libri di Domenico Giuliotti
Il ponte sul mondo. Commento alla Messa
Domenico Giuliotti
Libro: Libro in brossura
editore: Amicizia Cristiana
anno edizione: 2014
pagine: 128
La Messa - e non già la Divina Commedia - è il "poema" veramente "sacro al quale hanno posto mano e cielo e terra". Opera dello Spirito Santo, di Cristo e della Chiesa, essa incomincia con un Salmo e finisce con due preghiere di Leone XIII. L'uomo e l'Uomo. Dio, la Trinità e tutti gli Angeli ne formano l'argomento. La Consacrazione, che rinnova l'Incarnazione, è il punto culminante di questo immenso mistero. E il prete n'è, al tempo stesso, il taumaturgo e il poeta. A un tratto, inesplicabilmente, per mezzo della parola sacerdotale, che ripete la parola divina, il pane e il vino, cambiando natura, diventano Cristo: il Cristo vittima, il Cristo cibo. Allora, noi in Cristo, offriamo Dio a Dio, e noi con Lui. Se offrissimo solo noi non offriremmo nulla; ma offriamo noi con Lui; innestiamo la nostra morte alla Sua Vita e diventiamo viventi. Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo". E noi mangiamo quel pane che uccide la morte. L'Infinito penetra, così, nel finito; il finito si dilata, splendendo, nell'Infinito. Il Creatore, riabbassandosi, eucaristicamente, fino alla creatura, si dà a lei, entra in lei, celebra con essa le nozze...
Dizionario dell'omo salvatico. Volume Vol. 1
Domenico Giuliotti, Giovanni Papini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2012
pagine: 368
Giri d'arcolaio
Domenico Giuliotti
Libro
editore: Libreria Editrice Fiorentina
anno edizione: 2009
pagine: 224
Domenico Giuliotti rievoca gli anni della sua fanciullezza trascorsi nella fattoria di Verrazzano, dove suo padre era fattore, o come allora si diceva "agente di beni", e successivamente nel paese di Greve in Chianti, raccontando la Toscana dei contadini tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.
La poesia della fede. I retroscena della lotta spirituale di Mechelangiolo nelle sue poesie religiose scelte e spiegate
Domenico Giuliotti
Libro: Copertina morbida
editore: Libreria Editrice Fiorentina
anno edizione: 2000
pagine: 103
Nella vera, tragica anima di Michelangiolo perdura, anche in mezzo a rapinose tempeste, un fondamentale spirito religioso, ho voluto tener conto soprattutto di quelle poesie dove più vibra e canta (o grida) il senso del divino, sia che tragga alimento dal platonismo cristiano-ficiniano, sia che affondi le sue radici nella pura ortodossia cattolica. Così balza netta l'incomparabile figura dello scultore poeta. La tragedia di Michelangiolo non poté cessare che con l'ultimo battito del suo cuore. Anche lui, certo, come Dante, ebbe una tenace fede religiosa; ma era, quella fede, simile ad una fiamma che, sebbene inestinguibile, fu continuamente combattuta da "contrari venti". Le rime della vecchiezza sono la sua più alta, profonda, tragica, religiosa e conclusiva poesia. E infatti, proprio durante l'ultima stagione della sua vita egli raggiunge, con la penna, quasi la stessa potenza già conseguita coi colori e coi marmi. Spirito sempre in lotta con la materia, come i suoi Prigioni incompiuti, egli canta il proprio sforzo eroico, il proprio angoscioso anelito all'infinito, a Dio.