Libri di Daniele Granara
L'ordinamento dei masi chiusi tra tradizione giuridica e prospettive economiche
Raffaello Sestini, Giuseppe Severini, Guido Guidi, Carlo Bona, Daniele Granara, Elisa Bertolini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 640
L'accesso agli atti amministrativi nel diritto comparato
Daniele Granara
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2024
pagine: 236
Il libro studia analiticamente l'accesso agli atti amministrativi, quale strumento indispensabile per assicurare effettività ai principi di pubblicità e trasparenza, fondamento delle democrazie occidentali di tradizione liberale, caratterizzate da sistemi di controllo diffuso dell'agire del potere pubblico nonché da istanze partecipative variamente articolate. L'accesso viene esaminato, sia nel diritto interno sia nel diritto europeo, anglosassone e statunitense con virtuosa costante comparazione, in tutte le sue manifestazioni: dall'accesso del singolo, legato ad un interesse specifico giuridicamente rilevante, all'accesso di controllo politico, connesso con l'esercizio della relativa funzione, di interesse pubblico intrinseco, dall'accesso civico generalizzato (moderno e prezioso istituto di salvaguardia degli interessi diffusi e dei diritti collettivi) all'accesso ambientale, che di quello è espressione in un ambito molto sensibile, sempre più oggetto di attenzione a livello internazionale, per le sue implicazioni sistemiche sull'avvenire del pianeta. Dal particolare quindi all'universale, l'accesso agli atti consente di acquisire consapevolezza dei problemi, cognizione, quantomeno metodologica, delle loro cause, informazioni necessarie per sostenere soluzioni e sperimentare idee innovative.
Le autostrade. La linea diritta e le linee del diritto. Atti del convegno di Camogli (Genova, 20 e 21 maggio 2022)
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 400
Il volume raccoglie gli atti del convegno "Le autostrade. La linea diritta e le linee del diritto", svoltosi a Camogli il 20 e 21 maggio 2022, che ha esaminato e sviluppato la tematica delle autostrade, vero punto critico del sistema infrastrutturale italiano, acuito delle note vicende genovesi, che hanno reso ancora più pertinente la pregevole sede ligure dell’incontro di studi. Le tre sessioni del convegno hanno esaminato, avvalendosi delle straordinarie conoscenze ed esperienze accademiche e professionali di eminenti magistrati, di insigni professori universitari ed avvocati specializzati in Diritto Amministrativo, le tematiche della pianificazione e programmazione delle autostrade (“dove”), della gestione delle autostrade (“come”) e delle prospettive giuridiche (“poi”). L’approfondimento puntuale e rigoroso, di cui le relazioni sono espressione, ha costituito un rilevante contributo alla percezione dei problemi e alla consapevolezza degli stessi, per prospettare soluzioni concretamente possibili da sperimentare in un campo caratterizzato da dinamiche territoriali imprescindibili e condizionanti e da trasformazioni tecnologiche in divenire e ad oggi solo intuibili. La centralità del tema richiede costante monitoraggio, giuridico e non solo tecnico, e le linee tracciate dal convegno (come la linea diritta, che ha ispirato la costruzione autostradale) ne costituiscono prezioso strumento metodologico. Il volume "Le autostrade. La linea diritta e le linee del diritto" si rivolge agli studiosi e operatori giuridici di ogni settore del Diritto Amministrativo, coinvolgendo i profili localizzativi, partecipativi, ambientali, concessori, contrattuali e tariffari, sia in relazione al diritto interno sia alla luce del diritto europeo.
Le ragioni e la prospettiva del diritto comune
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2021
Il volume raccoglie gli atti del Convegno, svoltosi nell’Aula Magna dell’Università di Genova il 16 dicembre 2019 e dedicato alla presentazione del libro “Sistema Istituzionale di Diritto Comune” di Gianpiero Paolo Cirillo, Professore e Presidente della Seconda Sezione del Consiglio di Stato edito da Wolters Kluwer, il quale costituisce un importante percorso storico, giuridico e culturale, meritevole di attenta e approfondita riflessione. Sotto il primo profilo, il diritto comune affonda, senza dubbio, le sue radici nella tradizione britannica, ove è sorto e si è sviluppato, circa sei secoli prima rispetto alla cultura giuridica dell’Europa continentale, il culto delle libertà e dei diritti soggettivi. Il secondo, muove dal tentativo, mirabilmente riuscito, di ricercare la matrice comune delle posizioni giuridiche soggettive e degli istituti, così smitizzando la tradizionale distinzione propria del diritto continentale tra diritti soggettivi e interessi legittimi, che trova, appunto, nel diritto comune un naturale terreno di incontro e di confronto. Il terzo profilo, di rilievo essenzialmente culturale, si ricollega all’idea che l’adozione di modelli consensuali da parte della Pubblica Amministrazione, ove resa possibile dalla ragionevolezza dei soggetti pubblici e privati coinvolti, consegue, di norma, risultati assai migliori di quelli raggiunti con l’azione autoritativa. La valenza culturale riassume, pertanto, in sé sia quella storica sia quella giuridica divenendo un autentico modo di essere dell’amministrazione e proiettando nei fenomeni sociali un virtuoso modus agendi, di più sicura generale soddisfazione per gli amministrati. Il diritto comune, quindi, nasce dalla storia del pensiero giuridico occidentale, attraversa l’età moderna e quella contemporanea, guarda al futuro della società post moderna.
La cultura degli usi civici. Un fenomeno globale
Daniele Granara
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 216
Il volume affronta un tema che elabora metodi e concetti di diritto comparato, sia di natura privatistica, in relazione agli aspetti e ai limiti dominicali, sia di carattere pubblicistico, in relazione alla dimensione sociale e di protezione del paesaggio identitario e dell'ambiente, sia di carattere processuale, in relazione alla loro giustiziabilità nelle esperienze dei diversi Paesi. Si tratta di profili strettamente connessi tra loro, che rendono peculiare il carattere interdisciplinare della materia. Dal Capitolo III, dedicato all'esperienza francese, si rileva che il principio di tutela del paesaggio (e dell'ambiente), espressamente citato dall'art. 9 della Costituzione italiana, è ribadito indirettamente anche dalla Charte de l'environnement, allegata alla Costituzione francese, secondo un binomio diritti-doveri che ricalca in qualche modo l'art. 2 della Costituzione italiana e che, riferito al paesaggio e all'ambiente, ne illustra il carattere fondamentale e indisponibile, come ripetutamente affermato dalla giurisprudenza costituzionale e amministrativa italiana (Capitolo II). Detto binomio riveste altresì una dimensione economica, di cui costituisce fondamento, nel momento in cui consente l'esercizio delle attività di sfruttamento, solo se compatibili con i valori ambientali e paesistici, secondo la teoria dello sviluppo sostenibile (Capitolo I e V). Di qui il favor per un pluralismo giuridico che, accanto agli istituti tradizionali della proprietà privata e della proprietà pubblica, si arricchisce della proprietà collettiva, vitale anche in altri paesi europei (Gran Bretagna, Spagna, Germania, Svizzera) e non solo (Capitolo IV). Presentazione di Guido Guidi.
In litore maris. Poteri e diritti in fronte al mare
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 214
Il volume raccoglie gli atti del Convegno In litore maris. Poteri e diritti in fronte al mare, tenutosi a Sestri Levante il 15-16 giugno 2018, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’Università degli Studi di Genova e della Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti, che ha affrontato, sotto molteplici punti di vista, il tema della disciplina giuridica delle aree in fronte al mare, che costituiscono, soprattutto per le Regioni costiere, un elemento essenziale ed imprescindibile di attenzione, sia sotto il profilo della tutela e della fruizione sia sotto il profilo dell’utilizzo e della valorizzazione economica (con particolare riguardo ai porti), profili ai quali sono state rispettivamente dedicate le due sessioni del convegno. Il convegno si è avvalso di relazioni di alto e qualificato livello, di altissimi magistrati amministrativi, di professori universitari di diritto costituzionale, amministrativo, internazionale, pubblico comparato, dell’Unione Europea, marittimo, e di soprintendente del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, particolarmente coinvolto dalla problematica applicativa. Sono stati esaminati gli aspetti giuridico-amministrativi di una sinergia fra sviluppo ed ambiente marino e lagunare, che coniuga esigenze di conservazione e attività produttive, soprattutto commerciali e turistiche, nella prospettiva dello sviluppo sostenibile e del superamento, per intuibili esigenze di utili investimenti economici, dell’attuale configurazione, nel diritto interno (ma non in quello di altri Paesi UE), delle concessioni demaniali delle aree del litorale, come concessioni di servizi, e della relativa sottoposizione alle regole europee della concorrenza. Il si rivolge agli studiosi e operatori del diritto e ai tecnici che operano in materia di ambiente e paesaggio, governo e tutela del territorio, infrastrutture portuali e sviluppo dei traffici marittimi, con specifico riguardo alle aree in fronte al mare.
Il principio autonomistico nella Costituzione
Daniele Granara
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: XVI-234
Il presente studio esamina il principio autonomistico nella Costituzione italiana, decisivo per la definizione della forma di stato e manifestazione del più generale principio pluralistico, in coordinazione, anche metodologica, con il principio di sussidiarietà, già insito nella Carta Fondamentale, ma finalmente esplicitato, quale portato dell’esperienza europea, dall’importante riforma costituzionale del Titolo V, la cui ulteriore revisione in senso non favorevole alle autonomie è stata scongiurata dall’esito negativo del referendum del 4 dicembre 2016. Il principio autonomistico sarà oggetto di studio anche nella sua evoluzione e applicazione positiva, sia a livello regionale sia a livello degli Enti Locali, essendo principio ordinatore del potere policentrico e presidio indispensabile per l’affermazione e la tutela piena del principio di libertà. Sarà, altresì, considerato e valutato l’impatto negativo che la perdurante crisi finanziaria e la recessione economica provocano su detti principi, il valore dei quali deve, però, essere sempre mantenuto fermo, perché vi possa essere la rinascita civile e morale, premessa ineludibile di quella economica e sociale.
Le leggi «salvavita». La manovra di Heimlich dalla teoria alla pratica
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: XIV-84
Il seminario organizzato dallo Studio Legale Piccini di Genova con la collaborazione dell’ANPAS (Ass. Naz. Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Liguria, dedicato alla manovra di Heimlich, i cui atti sono raccolti nel presente volume, affronta, in un’ottica multidisciplinare, i profili legali coinvolti da tale pratica “salvavita”, esaminati a partire dai principi costituzionali, passando per le questioni di diritto penale e civile, fino alla rappresentazione pratica della manovra di disostruzione delle vie respiratorie, comunque utile al professionista per il suo arricchimento personale. Il seminario ha preso spunto dal progetto di legge del deputato Giuseppe Galati, depositata presso la Camera dei deputati nel marzo 2016 e prevede l’introduzione dell'obbligo di formazione del personale degli esercizi alberghieri e di ristorazione e del personale docente e non docente della scuola dell'infanzia e della scuola primaria sulle tecniche di disostruzione in caso di soffocamento per ingestione di cibo da parte di bambini. Il tutto in un’ottica di informazione e sensibilizzazione verso una iniziativa che tutela l’infanzia con un costo minimo per la finanza pubblica.
Tutela paesistica e paesaggio agrario
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: VII-211
Il volume raccoglie gli atti del Convegno “Tutela paesistica e paesaggio agrario”, tenutosi a Portovenere il 3-4 giugno 2016, con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dell'Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre, che si è proposto di esaminare il dialogo costante tra tutela dell'ambiente e del paesaggio e sviluppo economico, relativamente al quale il settore agrario sta assumendo, per il nostro Paese, nell'età post-industriale, un ruolo sempre più rilevante. Il convegno si è articolato in due sessioni e si è avvalso di relazioni di alto e qualificato livello, di altissimi magistrati amministrativi, professori universitari di diritto costituzionale, amministrativo, urbanistico, ambientale, agrario e alimentare, nonché di cultori di problematiche idrogeologiche, relativamente al paesaggio terrazzato. Sono stati esaminati gli aspetti giuridico-amministrativi, ma anche agroalimentari e idrogeologici, di una sinergia fra sviluppo ed ambiente che coniuga esigenze di conservazione naturalistica e attività produttive, soprattutto agrarie e turistiche, nella prospettiva dello sviluppo sostenibile. Il volume “Tutela paesistica e paesaggio agrario” si rivolge agli studiosi e operatori del diritto e ai tecnici che operano in materia di ambiente e paesaggio, governo e tutela del territorio.
La direzione apicale degli Enti Locali, una figura professionale da salvaguardare: il Segretario Comunale. Atti del Convegno (Genova, 24 ottobre 2014)
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: 64
Il presente volume raccoglie gli atti del Convegno "La Direzione apicale degli Enti Locali, una figura professionale da salvaguardare: il Segretario Comunale", svoltosi a Genova il 24 ottobre 2014, su iniziativa della Sezione Regionale Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali della Liguria, in collaborazione con ANCI Liguria. Il Segretario Comunale e Provinciale (nonché delle nove Città Metropolitane e di Roma Capitale) costituisce, fin dall'unificazione italiana, una figura di riferimento essenziale per la correttezza dell'azione amministrativa degli Enti Locali, ossia per la sua conformità alle leggi e ai principi di imparzialità e buon andamento. La messa in discussione del Segretario, fino addirittura a prevederne l'abolizione, mina in radice questi principi, la cui osservanza è, invece, condizione imprescindibile per ristabilire la fiducia nelle istituzioni e superare la crisi economica e sociale. Siffatta non auspicabile prospettiva riduttiva o abolitoria denota una vera e propria contraddizione dell'ennesimo (inutile) progetto di riforma della pubblica amministrazione, all'esame del Parlamento, che, da un lato, si pone l'obiettivo di semplificare e rendere più efficiente l'agire amministrativo e, dall'altro, colpisce proprio coloro che, con una visione complessiva e sistematica, dispongono delle competenze tecniche per concretamente raggiungerlo. E ciò proprio negli Enti pubblici più numerosi e dotati di più estese e diffuse funzioni.