Libri di Claudio Parisi Presicce
I volti di Roma alla Centrale Montemartini. Catalogo della mostra (Roma, 18 aprile-22 settembre 2019). Ediz. italiana e inglese
Luigi Spina
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 144
Il volume presenta la raffinata ricerca fotografica di Lugi Spina sul tema della ritrattistica antica, compiuta sulla collezione di sculture dei Musei Capitolini ospitata nella Centrale Montemartini di Roma, che con oltre seicento statue è una delle raccolte più importante al mondo. Le sessanta fotografie qui proposte – realizzate in bianco e nero, con banco ottico e stampate a mano dallo stesso autore – ritraggono opere scultoree di epoca romana, di età repubblicana e imperiale, raffiguranti sia personaggi sconosciuti, sia volti noti, sia copie di originali greci dal carattere ideale. Luigi Spina attraverso un sapiente uso della luce e delle ombre sembra infondere vita e calore al marmo che ritrae, offrendo all’osservatore una rassegna che svela quanto questi volti rivelino aspetti dell’animo umano immortali e universali. Le fotografie diventano così uno strumento di conoscenza dell’opera d’arte antica, specchio di un mondo che scopriamo non molto distante dal nostro. Saggi di: Claudio Parisi Presicce, Luigi Spina, Davide Vargas.
Il cavallo di bronzo nei musei capitolini: un originale greco a Roma-Quattro studi di cavalli. Ediz. italiana e inglese
Claudio Parisi Presicce, Marco Delogu, Cristiana Perrella
Libro: Copertina morbida
editore: Punctum
anno edizione: 2007
pagine: 112
Le due patrie acquisite. Studi di archeologia dedicati a Walter Trillmich
Eugenio La Rocca, Pilar Leon, Claudio Parisi Presicce
Libro: Libro rilegato
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2008
pagine: 400
Apoxjomenos. L'atleta del Kimbell Art Museum
Claudio Parisi Presicce
Libro: Copertina morbida
editore: Palombi Editori
anno edizione: 2011
pagine: 40
La testa di bronzo appartiene alla figura di un atleta, raffigurato nel gesto di detergere il corpo nudo dall'olio e dal sudore dopo aver completato l'esercizio ginnico. L'azione è compiuta con l'ausilio di un tipico attrezzo per la pulizia del corpo denominato strigile, che faceva parte del corredo atletico.
Marsia. La superbia punita
Claudio Parisi Presicce, Nadia Agnoli
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2014
pagine: 96
L'epilogo crudele del mito di Marsia rappresentato da una stupenda statua in marmo dalle venature rosso violace, alta 150 cm, una copia romana di originale greco che spicca per l'ottimo disegno anatomico e la drammaticità del volto, testimonianza del supplizio imposto da Apollo al satiro colpevole di averlo sfidato.
Made in Roma. Marchi di produzione e di possesso nella società antica. Catalogo della mostra (Roma, 13 maggio-20 novembre 2016)
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 144
Il segno, il marchio, il simbolo sono sistemi di riproduzione di valori e di esperienze che risalgono all'origine dell'uomo costituendo presupposti della comunicazione in numerose etnie. Il mondo romano non è esente da questo sistema di simboli. La mostra "Mode in Roma. Marchi di produzione e di possesso nella società antica" enfatizza queste forme di riproduzione all'interno del sistema produttivo e commerciale romano.
Il tesoro di antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento. Catalogo della mostra (Roma, 7 dicembre 2017-22 aprile 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2018
pagine: 383
«Vivo come un artista e come tale sono accolto nei luoghi dove ai giovani è permesso di studiare, come nel Campidoglio. Qui è il Tesoro delle Antichità di Roma e qui ci si può trattenere in tutta libertà dalla mattina alla sera». È il 7 dicembre del 1755 ed è con queste parole che Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino. Negli anni in cui Winckelmann rivoluziona il modo di studiare le testimonianze del mondo antico, il modello di museo pubblico rappresentato dal Museo Capitolino si diffonde in tutta Europa, segnando la nascita di nuove modalità di fruizione dei beni culturali: un «Tesoro di Antichità» non più concepito come proprietà esclusiva di pochi, ma come luogo destinato all'avanzamento culturale della società.
Luca Signorelli e Roma. Oblio e riscoperte. Catalogo della mostra (Roma, 19 luglio-3 novembre 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2019
pagine: 144
Viene celebrato uno dei più grandi protagonisti del Rinascimento italiano, la cui altissima parabola pittorica è stata oscurata solo dall’imponderabile arrivo di due giganti della generazione successiva: Michelangelo (1475-1564) e Raffaello (1483-1520), che al maestro di Cortona si erano però ispirati per raggiungere quell’insuperabile vertice della pittura che gli stessi contemporanei gli attribuirono. Come scrisse infatti Giorgio Vasari, Luca Signorelli «fu ne’ suoi tempi tenuto in Italia tanto famoso e l’opere sue in tanto pregio, quanto nessun altro in qualsivoglia tempo sia stato già mai». Attraverso un’attenta selezione di circa 60 opere di grande prestigio provenienti da collezioni italiane e straniere, molte delle quali per la prima volta esposte a Roma, il catalogo intende mettere in risalto il contesto storico artistico in cui avvenne il primo soggiorno romano dell’artista e offrire nuove letture sul legame diretto e indiretto che si instaurò fra l’artista e Roma. Il catalogo, organizzato in sezioni, parte da un’introduzione sull’errore vasariano del vero volto dell’artista, rappresentato nelle due diverse sembianze dai Busti realizzati da Pietro Tenerani (Museo di Roma) e da Pietro Pierantoni (Musei Capitolini, Protomoteca). I lettori vengono poi accompagnati nella Roma del pontefice Sisto IV (1471-1484), fra le Antichità Capitoline, e davanti ad alcune opere del Maestro in cui monumenti, antichità cristiane, e statuaria classica osservati a Roma rivivono o vengono rievocati, come il Martirio di san Sebastiano (Pinacoteca Comunale di Città di Castello), il Cristo in croce e Maria Maddalena (Galleria degli Uffizi), il tondo di Monaco e la pala di Arcevia. Seguono poi i capitoli dedicati al soggiorno di Signorelli a Roma sotto il pontefice Leone X (1513-1521) e ai suoi rapporti con Bramante e Michelangelo. In conclusione, un capitolo è dedicato alla riscoperta del Maestro tra Otto e Novecento nell’arte.
Colori dei Romani. I mosaici dalle Collezioni Capitoline
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2021
pagine: 60
Napoleone e il mito di Roma
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2021
pagine: 192
Ideata in occasione del bicentenario dalla sua morte, la mostra "Napoleone e il mito di Roma" (Roma, Mercati di Traiano-Museo dei Fori Imperiali, 4 febbraio – 7 novembre 2021) ripercorre il rapporto che Bonaparte ebbe sin dalla gioventù con Roma intesa sia come Archetipo che come Urbs. Formatosi sugli autori classici e profondo ammiratore dei grandi del passato – da Alessandro Magno ad Annibale, dai Bruti a Cesare, da Augusto a Traiano fino a Diocleziano e Costantino – Napoleone seppe presentarsi e autorappresentarsi come loro erede attraverso il sapiente uso di un linguaggio di propaganda ispirato all'Antico. Egualmente profondo il legame che egli ebbe con la Roma reale e contemporanea. Culla del Neoclassicismo e fonte inesauribile di modelli per l'arte, anche pubblica e di corte, la città fu annessa all'Impero dal 1809 al 1814. Napoleone non vi venne mai ma le riservò cure e imprese urbanistiche importanti per renderla una capitale moderna, seconda solo a Parigi. Tra queste, i lavori a sud della Colonna Traiana: intrapresi per la creazione di una piazza essi portarono alla scoperta dei resti della Basilica Ulpia e alla definizione del primo settore visitabile della futura area archeologica dei Fori Imperiali.
1932. L'elefante e il colle perduto
Claudio Parisi Presicce, Isabella Damiani, Nicoletta Bernacchio, Stefania Fogagnolo, Massimiliano Munzi
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2022
pagine: 64
La realizzazione di via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali, e la contestuale eliminazione della collina della Velia, non erano stati pianificati. Nel Piano Regolatore del 1926 non era previsto un rettifilo che collegasse piazza Venezia con il Colosseo e solo nel 1931 partì il progetto di un’arteria utilizzabile per le parate celebrative. La volontà di Mussolini era di inaugurarne l’apertura il 28 ottobre del 1932, per celebrare il decennale della Marcia su Roma. Gli sterri portarono alla luce resti di epoca medievale e rinascimentale, al di sotto dei quali emerse un’importante domus romana, con pitture e stucchi pertinenti almeno a due epoche differenti: la prima di fine I secolo d.C. e la seconda di fine II-inizio III secolo d.C. Il 20 maggio 1932, all’improvviso, dieci metri al di sotto della collina della Velia, comparvero i resti di un cranio di Elephas antiquus, con una delle zanne. Il ritrovamento fu spettacolare, ma il distacco e il trasporto dei resti all’Antiquarium non avvenne nel modo più consono dal punto di vista conservativo. L’Antiquarium, costruito nel 1893 come magazzino archeologico, era stato aperto al pubblico nel 1900. Qui i resti fossili rimasero per molti anni, non visibili al pubblico. Dal 2007 è iniziato il riordino sistematico dei reperti conservati nell’Antiquarium, che ha portato alle mostre archeologiche capitoline degli ultimi anni. L’intervento sull’elephas, di notevole complessità dato lo stato critico dei resti fossili e degli apparati di supporto in gesso e legno, è stato realizzato dal Laboratorio di Restauro del Museo Paleontologico dell’Accademia Valdarnese del Poggio. La sua prima presentazione è avvenuta alla mostra La Scienza di Roma allestita al Palazzo delle Esposizioni nel 2021. Il percorso della mostra si articola in quattro sezioni, che seguono una linea del tempo a partire dallo scavo del 1931-1932. Nella prima sezione sono illustrati gli aspetti relativi alla progettazione architettonica ed è evocata, con una vetrina colma di materiali, la modalità casuale del rinvenimento. La seconda sezione è dedicata alla storia della villa Silvestri-Rivaldi, la cui struttura monumentale è ancora oggi conservata, mentre fu totalmente cancellata la parte del giardino con i suoi muri di terrazzamento, i portali e le prospettive monumentali. La terza sezione riguarda la domus romana rinvenuta sotto villa Silvestri-Rivaldi, con documenti archeologici finora mai visti, come importanti resti di affreschi e stucchi dipinti di epoca romana. Nell’ultima sezione, infine, sono esposti i resti del cranio con la zanna appartenenti all’elefante fossile.
Imago Augusti. Due nuovi ritratti di Augusto da Roma a Isernia
Dora Catalano, Claudio Parisi Presicce, Beatrice Picca Caboni, Maria Diletta Colombo
Libro
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2023
A distanza di poco più di un anno e mezzo un’inaspettata scoperta ha accomunato Roma e Isernia: stesso soggetto iconografico e modalità del ritrovamento simili – anche se non uguali – che rimandano, in entrambi i casi, a città dove la continuità di vita, fatta di ininterrotte fasi di trasformazioni, ha radicalmente mutato il tessuto urbano antico condizionandone la lettura e facendone perdere, spesso irrimediabilmente, la memoria. Tra i resti della frequentazione di quest’area in epoca medievale è emersa la testa di Ottaviano Augusto. Nel caso di Isernia il ritrovamento della testa di Augusto è avvenuto nell’ambito dei lavori di ripristino di un tratto delle mura urbiche. La mostra “Imago Augusti” che si terrà nelle due sedi espositive di Roma e Isernia rientra negli obiettivi della Sovrintendenza Capitolina atta a integrare e coordinare la gestione e la fruizione di musei e aree archeologiche appartenenti a diversi enti.

