Libri di Chiara Gallanti
Lo sguardo sui colli. Fotografie, mappe e paesaggi euganei di ieri e di oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 120
I Colli Euganei rappresentano da sempre un luogo di riferimento per i geografi e le geografe dell’Università di Padova, che con costanza nel tempo li hanno fotografati, cartografati, vissuti come oggetto di studio o teatro di pratiche didattiche. Per questo, dei Colli restano numerose tracce nelle collezioni del Museo di Geografia dell’Ateneo patavino. Nella prima parte del volume le carte geografiche, i plastici, le fotografie e le escursioni didattiche che raccontano questa lunga relazione sono illustrati dalle voci degli studiosi che li hanno utilizzati o analizzati nella ricerca geografica accademica o museale. La seconda parte si focalizza su un nucleo di tredici fotografie scattate sui Colli Euganei dal geografo Bruno Castiglioni negli anni Venti del Novecento e conservate presso il Museo di Geografia. Oggetto di una minuziosa operazione di fotografia ripetuta e di un’attenta analisi da parte dello sguardo esperto e sensibile di Toni Mazzetti, esse, come evidenzia il geografo Andrea Pase nella sua prefazione, «dicono sì delle trasformazioni (lente o rapide, silenziose o rumorose) dei Colli, ma non possono evidenziare l’invecchiamento di ciò che sempre rinasce».
Esplora misura racconta. Alle origini del primo Museo di Geografia in Italia
Mauro Varotto, Giovanni Donadelli, Chiara Gallanti, Elena Canadelli
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 132
Il Museo di Geografia dell'Università di Padova, inaugurato il 3 dicembre 2019, è il primo museo universitario in Italia dedicato alla geografia, pensato per dare valore ad una storia prestigiosa e ad un patrimonio accumulato in oltre 150 anni di ricerca e didattica presso l'Ateneo patavino. Il volume ripercorre, attraverso il racconto dei protagonisti, la genesi e lo sviluppo di questo inedito progetto, dalle origini storiche del patrimonio alle scelte e ai contenuti che hanno ispirato il concept museale. Il Museo di Geografia non si propone soltanto di conservare e valorizzare un'eredità, ma di rilanciare un sapere spesso concepito a torto come arido e nozionistico. A partire dal ritratto del geografo presente nel celebre racconto del Piccolo Principe, che segna sul suo taccuino solo cose immobili ed eterne, il Museo invita a scoprire un sapere mobile, dinamico, innovativo: torna ad essere il "luogo delle Muse" di alessandrina memoria, spazio in cui coniugare ricerca e sperimentazione, didattica e formazione, diletto e coinvolgimento della società civile per affrontare la complessità delle sfide del mondo contemporaneo.