Libri di Cesare G. Romana
Smisurate preghiere. Sulla cattiva strada con Fabrizio De André
Cesare G. Romana
Libro: Libro in brossura
editore: LIT Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 192
La Genova stretta e impossibile da strapparsi dal cuore, il mare "dove ogni onda è un'altra", gli straccioni senza vergogna, l'amore mercenario delle puttane, la morte che punisce i potenti, le preghiere senza Dio, l'eresia, la bestemmia, l'anarchia. E poi ancora Villon, Rabelais, Brassens, Léonard Cohen, il Maggio francese, il Sessantotto, Spoon River, Aristofane, il canto delle onde e quello dei marinai. "Smisurate preghiere" è un cammino denso e inedito, lirico e mimetico, fatto di piccole rivelazioni e lunghi aneddoti, di memorie esposte al vento e narrate dall'amico che ne ha condiviso il viaggio. Un avvolgente amarcord dove il cuore rallenta e la testa cammina, e dove a volte è necessario un respiro lungo per non lasciarsi soffocare dall'emozione. I sogni, i dubbi, gli amori del nostro più grande cantautore raccontati attraverso le sue canzoni e la sua voce dorata. Quella di un poeta che è morto a stento, o che, come dice chiunque lo abbia amato, in quel gennaio del '99 non è mai morto davvero.
Smisurate preghiere. Sulla cattiva strada con Fabrizio De André
Cesare G. Romana
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2005
pagine: 183
Il libro, dedicato a Fabrizio De André, è un amarcord struggente raccontato da Cesare G. Romana, amico intimo e autore dell'unica biografia autorizzata dall'artista, "Amico Fragile". È un cammino a ritroso che parte con il funerale di Luigi Tenco, quando, accompagnando il feretro a Ricaldone, De André cantò e spiegò a Romana la prima bozza di "Preghiera in Gennaio", la canzone scritta nella notte e dedicata all'amico scomparso. Il racconto si snoda attraverso testi inediti, testimonianze dirette, dichiarazioni e notti insonni passate ad ascoltare musica e parlare del mondo.
De André il corsaro
Fernanda Pivano, Cesare G. Romana, Michele Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Interlinea
anno edizione: 2002
pagine: 56
I testi contenuti in questo volume provengono, come spiega il testo introduttivo, da un ciclo di incontri a cadenza annuale intitolato "De André il corsaro", promosso dal Comune di Borgomanero. Con un'eccezione: il saggio di Fernanda Pivano, che accosta il mondo poetico di De André a quello di Bob Dylan, è stato scritto originariamente in occasione dell'attribuzione a Dylan e a De André del Premio Librex-Montale nel 2001.
Fabrizio De André. Amico fragile
Cesare G. Romana
Libro: Libro in brossura
editore: LIT Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 254
"Amico fragile" è al contempo un affettuoso ritratto dell'uomo e un'impeccabile celebrazione dell'artista De André, scomparso l'11 gennaio 1999. Cesare Romana - decano dei giornalisti musicali italiani e amico personale dell'artista - ci lascia entrare in una conversazione intima, dove l'autore di "Via del campo" e "Bocca di rosa" si racconta ripercorrendo una carriera brillante e svela i retroscena delle sue canzoni fino a esaminare i capolavori della maturità come "Creuza de mä", che nel 1984 anticipò l'esplosione planetaria della world music rielaborando la tradizione musicale del Mediterraneo. Dall'infanzia trascorsa nella campagna astigiana fino alla Genova dei caruggi, dei marinai, delle "graziose", degli emarginati, degli esclusi; dalla formazione anarchica alla scoperta di Brassens, "Amico fragile" ricostruisce la vicenda artistica di Fabrizio De André e ce ne svela tutti i riferimenti culturali: la formazione borghese ma anche la scoperta di Bakunin, l'eredità dei trovatori ma anche le riletture dell'"Antologia di Spoon River" e dei vangeli apocrifi, fino alla riscoperta e alla reinvenzione della musica d'Oltreoceano (Dylan su tutti). Cesare Romana affronta con dovizia di particolari anche episodi "forti" nella vita del cantautore genovese - su tutti il drammatico rapimento di cui fu vittima nel 1978 insieme alla compagna Dori Ghezzi - regalandoci un ritratto irripetibile di quello che Fernanda Pivano ha definito "il più grande poeta italiano degli ultimi cinquant'anni".
Amico fragile. Fabrizio De André
Cesare G. Romana
Libro: Libro rilegato
editore: Arcana
anno edizione: 2009
pagine: 256
"...e così 'Amico fragile' fu completato. Uscì, piacque. Ne andavo fiero e un, poco, per proprietà transitiva e per complicità fraterna, lo eri anche tu. Né avrei immaginato che, otto anni dopo, avrei dovuto aggiungervi un nuovo episodio. Fu nel gennaio del '99, tu avevi preso congedo dall'unica malattia, dicevi, da cui si guarisce sempre, la vita. Tornai dal tuo funerale stremato nell'animo, mi dissero che il libro sarebbe stato ripubblicato, mi concedevano poche ore per aggiornarlo. Scrissi tre nuovi capitoli, in una notte, le dita che dolevano, figuriamoci il cuore. Oggi "Amico fragile" rinasce, per la terza volta. Tu, tra una dozzina di mesi, compiresti settant'anni. Come saresti? Non diverso, credo, da com'eri nel '64, quando ci conoscemmo e io non sapevo nulla di te. Perché un artista, lo diceva Orio Vergani, può invecchiare fin che si vuole, e perfino morire. Ma ha sempre vent'anni." (Cesare G. Romana)
Quanta strada nei miei sandali. In viaggio con Paolo Conte
Cesare G. Romana
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2006
pagine: 135
Con quella faccia un po' così e quell'espressione un po' così, Paolo Conte, avvocato astigiano cresciuto sotto le stelle del jazz, ha cambiato i lineamenti della canzone italiana, arricchendola di raffinate sfumature e carnali esotismi. In quarant'anni di quadri d'autore, ha saputo meglio di ogni altro artista italiano portare in scena l'altrove, quella voglia di teatralizzare in luoghi lontani storie che potrebbero tranquillamente accadere sotto casa. Pittore di territorio, autore sublime (da Azzurro per Celentano a Insieme a te non ci sto più per Caterina Caselli, la sua strada è lastricata di canzoni entrate subito nell'immaginario collettivo) e interprete sensibile, Conte ha colorato di epica la quotidianità, portando in scena un piccolo mondo antico dalle tinte forti e belle. Questo libro ripercorre il suo lungo cammino. Meta l'America del jazz di Jelly Roll Morton e quella che si consuma al ritmo di tango e habanera; la Parigi di Josephine Baker e del varietà; il mare antico, fuori dal tempo e dallo spazio; il passato delle Topolino amaranto, delle giarrettiere rosa, delle verdi milonghe e dei mocambi ricostruiti tra il naso di Bartali e la polvere sollevata da Gerbi il Diavolo Rosso. Corredato da un inserto di foto e di riproduzioni dell'altra grande passione dell'eclettico artista, la pittura.